
selezionando un`ottantina di autori, illustri o meno (da adams a zimmermann), questa guida ha il compito di offrire uno stuzzicante florilegio di titoli del teatro d`opera. ne sono stati scelti circa 150, con criteri di obiettiva rilevanza quanto di personale sensibilita` del curatore; ma per ciascuno di essi e` stata chiara la mira: esplorare le fonti e le trame di ogni opera, stabilirne il background storico e il grado di "contemporaneita`"; ma insieme esaminarne aspetti collaterali, che vanno da un`ampia rassegna delle voci critiche agli aneddoti, talora divertenti, in grado di alleggerire il percorso e stimolare la curiosita` del lettore. abbiamo la convinzione che tutto cio` renda assolutamente unica la nostra guida nell`attuale paesaggio editoriale: essa offre infatti una complessita` di articolazione del tutto nuova e, insieme, la possibilita` di fruire di una specie di fil rouge nel giudizio dei titoli, che attiene all`unicita` della voce "narrante". ogni scheda e` corredata da consigli discografici, frutto di oltre un trentennio di esperienza critica dell`autorevole rivista "musica".

florent-claude labrouste e` un quarantaseienne funzionario del ministero dell`agricoltura, vive una relazione oramai al tramonto con una torbida donna giapponese, piu` giovane di lui, con la quale condivide un appartamento in un anonimo grattacielo alla periferia di parigi. l`incalzante depressione induce florent-claude all`assunzione in dosi sempre piu` intense di captorix, grazie al quale affronta la vita, un amore perduto che vorrebbe ritrovare, la crisi della industria agricola francese che non resiste alla globalizzazione, la deriva della classe media. una vitalita` rinnovata ogni volta grazie al captorix, che chiede tuttavia un sacrificio, uno solo, che pochi uomini sarebbero disposti ad accettare.

vittorio sgarbi chiude la sua trilogia del rinascimento, dopo leonardo e raffaello, con il racconto impetuoso della vita e delle opere di michelangelo buonarroti. la parabola di un artista predestinato - narrata da vasari nelle vite con l`ammirazione che gia` suscitava nei contemporanei - capace di realizzare tra firenze, bologna e roma una sequenza di capolavori che lo affermano come un maestro assoluto, venerato, copiato, rispettato per tutti i secoli a venire, fino ai giorni nostri. le parole di sgarbi guidano lo sguardo alla ricerca delle fonti e delle consonanze che le opere, opportunamente interrogate, ci suggeriscono: cosi` sentiamo nostro il dolore muto e senza tempo della madonna della pieta` vaticana, la forza interiore del david, proviamo la stessa vertigine provata da raffaello nella cappella sistina, di fronte al gesto assoluto che unisce e allontana dio e l`uomo. ancora vibriamo dell`energia che la pietra trasmette ai prigioni, al mose`, all`estremo abbraccio tra la madre e il figlio nella pieta` rondanini. e in questo viaggio michelangelo non ci appare mai solo: egli studia e rivoluziona la lezione dei maestri del passato - masaccio, donatello, antonello da messina -, si confronta con gli artisti coevi - niccolo` dell`arca, bellini, mantegna -, e dialoga con i pittori e scultori successivi su cui esercitera` la sua influenza, dai manieristi che ne subiranno il mito a tiziano, caravaggio, picasso, pollock, fino all`arte contemporanea. vittorio sgarbi insegue michelangelo nello stupore della bellezza, indaga le ombre della sua personalita` inquieta, e pagina dopo pagina la storia del piu` grande di tutti diventa una storia che ci riguarda, il racconto del genio che ha mostrato al mondo l`anima dell`uomo. "michelangelo evoca fantasmi. nelle sue opere non c`e` soltanto la bellezza e la pienezza della forma, ma anche il tentativo di cogliere uno stato d`animo e uno spirito che sono dentro la scultura e la pittura. questa e` la sua grandezza, la sintesi for