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"la moda e` uno degli scritti piu` belli di georg simmel, forse il suo capolavoro, perche` si distingue per organicita`, chiarezza e compiutezza: affronta un problema specifico, di grande fascino, e giunge a specifiche conclusioni, senza che per questo alcuni temi "classici" generali della filosofia: soggettivita` ed oggettivita`, liberta` e necessita`, essere e divenire, sostanza e funzione, vengano ignorati. simmel sembra valersi qui dello straordinario vantaggio dell`arte nei confronti della filosofia, che "consiste nel fatto di porsi ogni volta un unico problema rigorosamente circoscritto, in modo tale che ogni estensione dello stesso verso il generale venga percepito come un dono, un beneficio immeritato." (dallo scritto di lucio perucchi)

oxford, anni trenta. il futuro autore del "riccio e la volpe", del "legno storto dell`umanita`", della "liberta` e i suoi traditori" e` un giovane studioso agli inizi della carriera, ma gia` rivela quelle singolari doti che faranno di lui uno dei grandi epistolografi del novecento: la passione per il gossip e la conversazione brillante ("la vita non merita di essere vissuta se non si puo` essere indiscreti con gli amici intimi" scrivera`), il talento di `imitatore di voci`, la curiosa mobilita` di uno sguardo capace di trascorrere con leggerezza da un oggetto all`altro, l`eleganza musicale della prosa, l`ironia degna di evelyn waugh o robert byron. che parli degli intrighi accademici oxfordiani o dei concerti di toscanini a salisburgo, del cenacolo di stefan george e dei prodromi del nazismo o di letteratura inglese, di gerusalemme o del "viaggio della memoria" nella patria russa, delle atmosfere di venezia o dei suoi incontri con virginia woolf, sempre la varieta` armoniosa, la versatilita` danzante del suo stile ci incantano. ma non basta: negli anni trascorsi fra new york e washington (1941-1946) come funzionario del foreign office - con il delicato compito di operare affinche` il governo di roosevelt decidesse l`entrata in guerra al fianco di churchill, nonche` di guadagnare l`america alla causa sionista -, berlin si rivela anche un geniale cronista del grande ebraismo americano (i warburg e i frankfurter, i brandeis, i rothschild), sicche` questo epistolario giovanile ci regalera` anche un`incursione nel cuore segreto della storia novecentesca.

fino a pochi anni fa la destra, negli usa, si caratterizzava per la sua critica dello stato e il suo entusiasmo per tutto cio` che e` spontaneo, privato, locale. la sinistra vedeva invece nella conquista dello stato e nel suo uso la via piu` breve per far accettare misure di assistenza e di ridistribuzione dei redditi. col progresso economico, il tema della disuguaglianza delle fortune ha perduto molto del suo peso, tanto che negli anni settanta e ottanta la controrivoluzione conservatrice ha potuto conquistare la mente e il cuore degli americani, pur promettendo lo smantellamento dello stato sociale e la riduzione dell`assistenza ai piu` deboli. poi il quadro e` cambiato. gli stati uniti, unica superpotenza di dimensione planetaria, hanno esteso il loro impegno in tutte le aree del globo e, di conseguenza, hanno ampliato e rafforzato le prerogative del governo federale. e cosi` che la destra ha scoperto la bellezza di uno stato forte e dotato di poteri ampi su tutti gli aspetti dell`attivita` economica e sociale. in apparenza, si recitano ancora le vecchie giaculatorie sulla spontaneita` delle forze di mercato, ma, in modo per ora sotterraneo, si vanno approntando gli strumenti di governance adatti a plasmare l`intera societa` in funzione delle esigenze della politica estera. per la sua natura e le sue tradizioni, la societa` americana non appare disposta a subire un tale appiattimento, e sfugge alla rete sottile che tenta di imbrigliarla.

"qua e la` questi personaggi, queste disfatte sembianze, questo mondo delle radici spente, possono far ricordare gli interni e le familiari epifanie di iris murdoch. poi, nel progredire della vicenda,il timbro diventa quello della citta` e della terra cui mimi` zorzi e` legata. soltanto tra milano e la brianza il crepuscolo della signora giuseppa e del decrepito coro che la circonda, poteva trovare la sua fatiscente, dolorosa ribalta." (giulio nascimbeni)

personaggi e interpreti: vincenzo, agronomo e scrittore, la moglie piera, postulatrice della vita dei santi, alfredo, figlio di vincenzo e piera, che sbaglia i rigori perche` si distrae a guardare il cielo, pietro, poliziotto e padre di vincenzo, riccardo, architetto che ama le zone oscure, sua moglie federica che non conosce le zone oscure del marito, giancarlo, pediatra che voleva fare il comico, sua moglie donatella che voleva di piu` dalla vita, verniani, agronomo, pipolo, tecnico regionale, elena che indora la pillola e vende alle persone tutto quello che si puo` vendere. contadini che hanno smesso di fare i contadini, psicoanalisti intimidatori, polacche che si prendono cura di corpi stanchi e anziani ladri che vogliono restituire qualcosa al prossimo.

quarantatre` e` un romanzo articolato in sette capitoli, che prendono ciascuno il titolo da una ricetta di cucina. la protagonista si rivolge alla madre, morta piu` di trent`anni prima, quando lei era ancora bambina, e le racconta la propria vita, secondo una scansione cronologica che diventa pero` anche scansione tematica, segnata appunto dalle ricette che rappresentano gli snodi cruciali di un`esistenza. il colloquio con la madre diventa un percorso alla ricerca di se` in un dialogo continuo tra identificazione e affrancamento dalla figura materna. ma e` anche una sorprendente analisi di come i ricordi si modifichino nel tempo adeguandosi ai nostri bisogni. solo dopo aver raggiunto e superato l`eta` che aveva la madre al momento della morte, quarantatre` anni, la protagonista riesce a sentirsi davvero autonoma e capisce che il modo piu` giusto e piu` bello per ricordarla consiste nel considerare la madre sua pari, una donna adulta come lei, una figura forte, impossibile da dimenticare, il cuore della famiglia, il nucleo da cui prende vita il senso delle cose.

nel corso del lavoro per la sua monumentale biografia di kafka, reiner stach ha isolato novantanove "reperti" che corrispondono ad altrettanti momenti ed episodi, testimoniati dallo scrittore stesso o da suoi amici e contemporanei. tale mosaico ci mostra un kafka poco conosciuto: frequentatore di casino` e bordelli, o di un collezionista di foto ose`, o in ufficio in preda al "fou rire" di fronte al sussiegoso superiore, o fra gli appassionati di nuoto e d`aeroplani, o seduto in giostra in mezzo a ragazzine vocianti, ma anche abile falsificatore della firma altrui - si tratti di thomas mann o di una sedicenne vagheggiata a weimar... fra le sorprese che ci riserva il libro vi e` la prima lettera al padre, rivolta ancora ai "cari genitori", e la piantina dell`appartamento in cui gregor samsa si risveglia trasformato in un insetto. se esilarante e` la pubblica lettura della colonia penale in una galleria di monaco, dove gli astanti cadono in deliquio o fuggono, incapaci di reggere quell`"odore di sangue", mentre kafka prosegue imperterrito, commovente e` la storia delle lettere che lo scrittore attribuisce a una bambola persa in un parco di berlino, per consolare una bambina in lacrime. lettere perdute per sempre. conservato e` invece l`appello a kafka di un infelice messo alle strette dalla cugina che non comprende il senso della metamorfosi.

un vademecum di italiano per il turista straniero in versione inglese. la formula e` quella di una collana che si presenta con un formato pratico e testi essenziali che richiamano le situazioni piu` frequenti del viaggio e del soggiorno turistico. completano il volume numerosi riquadri e specchietti dedicati al funzionamento e alle particolarita` di trasporti, servizi pubblici, uffici, banche, poste, telefoni nel nostro paese.

zeus diventa un cigno oppure un toro per sedurre le ragazze di cui si e` invaghito. atena trasforma in ragno la donna che aveva osato sfidarla in una gara di tessitura. apollo scuoia vivo un rivale impertinente. ermes, appena nato, scivola via dalla culla e si dedica al furto di bestiame. dioniso fa impazzire una madre e la costringe a uccidere il suo stesso figlio. la capricciosa afrodite viene sorpresa ad amoreggiare con il dio della guerra ares: efesto, il marito tradito, ingabbia i due amanti in una rete d`oro. gli de`i dell`antica grecia sono rissosi, violenti, bugiardi, passionali. molto diversi dall`immagine imbalsamata che spesso abbiamo di loro. queste "biografie non autorizzate" svelano i lati oscuri e talvolta meno noti dei grandi protagonisti della mitologia in un racconto leggero e divertente, affidato alla penna di un autorevole studioso del mondo antico. un viaggio nel mito, dove le storie che stanno alla radice della nostra cultura ritrovano tutta la loro affascinante immediatezza.

Quattro giochi per un divertimento esplosivo in compagnia di amci e famiglia! Il grande classico dei giochi da tavola, il Gioco dell'oca, torna in una veste nuova e super divertente.. chi sarà il primo a raggiungere la meta? La dama è pensata per divertirsi a colpi di strategia e lanciarsi in appassionanti sfide fino all'ultima pedina! Con la Battaglia Navale si parte alla volta di un'avventura in mezzo ai mari... chi riuscirà ad affondare tutta la flotta nemica? L'impiccato è il gioco perfetto per lasciare tutti senza parole.. tante lettere da indovinare per scoprire la parola misteriosa.. ma attenzione a non commettere errori!

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