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il nome di dino grandi e` legato indissolubilmente alla seduta del gran consiglio del fascismo che nella notte dal 24 al 25 luglio 1943 voto` di fatto la sfiducia a mussolini, aprendo la via alla liquidazione della sua ventennale dittatura. di quella seduta, di quel pronunciamento del massimo organo del regime contro il duce, grandi fu l`artefice e il regista. ma, per quanto decisivo, il ruolo giocato nella fine del fascismo non rende giustizia alla figura politica di grandi, che fu fascista e anzi mussoliniano fino in fondo, nonostante tutto. sottosegretario dell`interno durante la crisi matteotti, quindi sottosegretario e poi ministro degli esteri, ambasciatore a londra, presidente della camera dei fasci e delle corporazioni, ministro della giustizia, grandi e` stato uno dei massimi protagonisti del regime. questo volume, che corona una ricerca di molti anni, ha inteso abbracciare in un`unica narrazione la vicenda umana e politica di dino grandi: una vita e una carriera che, proprio nella "fedelta` disubbidiente" a mussolini, nell`impasto di idealita` e astuzia, di fede e spregiudicatezza, serbano molti tratti esemplari di quel frastagliato rapporto che gli italiani ebbero con il duce.
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medici autorevoli sostengono che l`omeopatia non ha alcuna efficacia. affidabili siti internet scrivono nero su bianco che nei preparati omeopatici non c`e` nulla se non acqua o zucchero. eppure ci sono altri medici che prescrivono e farmacisti che vendono cure omeopatiche, e molte persone che conosciamo, di cui non possiamo mettere in dubbio ne` l`intelligenza ne` la buona fede, affermano di avere tratto grandissimi benefici dall`omeopatia. in questo libro, roberto burioni passa in rassegna bugie, leggende e verita` di un metodo di cura seguito da oltre 9 milioni di italiani. parla delle idee di samuel hahnemann, il fondatore, duecento anni fa, dell`omeopatia; della teoria dei quattro umori e del salasso come rimedio universale; di un elusivo batterio che un medico francese alla disperata ricerca di una cura per l`influenza spagnola trovo` in grande quantita` nel fegato e nel cuore di un`anatra muschiata; della tecnica delle infinite diluizioni alla base delle preparazioni omeopatiche, del numero di avogadro, delle leggi della chimica e dell`esperimento che trent`anni fa rischio` di farle saltare, ipotizzando l`esistenza di una "memoria dell`acqua" di un illusionista innamorato della razionalita` scientifica; delle prodigiose proprieta` della luce di sole, luna e saturno, della nota fa e del muro di berlino, tutti infinitamente diluiti; di effetto placebo e di sperimentazioni "in doppio cieco" di omeopatia e servizio sanitario nazionale. questa appassionante carrellata di storie, personaggi, fatti incontrovertibili e opinioni a confronto - alla ricerca della verita`, senza diluizioni - si conclude con una domanda: gli omeopati hanno qualcosa da insegnare ai medici "tradizionali"? la risposta ci sorprendera`.