
Ristampa di un classico del 1975.



"in queste tre pie`ce bernhard concentra la sua attenzione su quella figura di interprete-esecutore-attore che e` al centro di tutta l`impalcatura della sua opera e di cui egli ora, riducendo al massimo i termini della rappresentazione, rimette in gioco il senso. (...) contraddizione e spettacolo come termini interscambiabili. soprattutto l`apparenza inganna e semplicemente complicato mimano le contraddizioni di cui e` fatta non solo l`esistenza dell`attore, ma quella di chiunque tenti di arrivare a una propria rappresentazione del mondo." (dal saggio introduttivo di eugenio bernardi)



considerato l`archetipo del romanzo gotico, "i misteri di udolpho" fu pubblicato nel 1794, anno dell`ascesa e della caduta di robespierre. sull`apparente struttura del racconto di formazione femminile, ann radcliffe modella un percorso attraverso gli spazi sublimi del terrore, nei quali l`eroina si smarrisce in una vertigine noir che la conduce oltre i limiti della ragione e della natura. nella francia del 1584 la giovane e sensibile emily st. aubert, rimasta orfana di entrambi i genitori, viene rinchiusa dalla zia madame cheron e dal suo compagno, il perverso zio montoni, nel tenebroso castello di udolpho, sugli appennini. solo dopo una convulsa serie di avvenimenti agghiaccianti emily riesce a riacquistare la liberta` e a ricongiungersi con il suo innamorato, valancourt. l`introduzione al romanzo di viola papetti, oltre a definire il genere gotico, racconta come la "debole mano" di ann radcliffe sia riuscita a trasfigurare il castello di udolpho in una perfetta e animata macchina del terrore.

la storia e le storie delle coraggiose pioniere - giornaliste, fotografe, inviate di guerra - che hanno dato un contributo importantissimo al giornalismo italiano e, con il loro impegno, hanno rivendicato forte il diritto delle donne, nel nostro paese e non solo, a far sentire la loro voce.

