almeno fino a quella maldetta domenica di maggio di settantant`anni fa quando, dopo una partita amichevole con la squadra del benfica, l`intera squadra del torino calcio sali` sul trimotore i-elce per fare ritorno a casa e fini` invece per schiantarsi contro la basilica di superga, avvolta nella nebbia. quella sera scompare una squadra leggendaria, capace di dominare il calcio italiano e di conquistare grande prestigio internazionale. fu un lutto non solo per i tifosi e per i torinesi, ma per l`italia intera. come racconta giuseppe culicchia in queste pagine, il grande torino era da tempo al di sopra del tifo campanilistico: un orgoglio per tutti e il simbolo della rinascita di un paese uscito distrutto dalla guerra. nella narrazione di quei giorni, del dramma e dei suoi protagonisti, riscopriamo una pagina della nostra storia che e` un inno all`impegno della gioventu` e alla lealta` di uno sport che vorremmo piu` pulito e capace di unire anziche` di dividere.