

nel volume si esaminano la relazione fondamentale fra dialettica e intelligenza della fede nel secolo xi, secolo nel quale si vennero formando, con l`apporto di pensatori dotati di grande capacita` speculativa e logica, una consapevolezza e un metodo di indagine che seppe affrontare le controversie su alcune questioni di rilievo, quali il dibattito sull`eucarestia, o piu` tardi la disputa sull`onnipotenza. secolo fecondo, trova i suoi punti di sintesi nelle sintetiche affermazioni di pier damiani: la dialettica al servizio della parola di dio, e di anselmo, la "ratio fidei".

si tratta della terza delle quattro "considerazioni inattuali" di nietzsche. fu pubblicata nel 1874, quando aveva trent`anni, ed e` riconosciuta come la piu` bella delle quattro. e il suo diario, la sua "storia piu` intima" e il suo manifesto, che consente di comprendere la molla fondamentale e il motivo generatore di tutta la sua vita e la sua opera. attraverso l`esaltazione del suo "unico e grande maestro" schopenhauer, e` nietzsche stesso dunque che si presenta come educatore: educatore alla grandezza e a "compiti di portata storica universale". in essa egli espone la teoria del filosofo non come un contemplatore neutro e oggettivo, ma come un legislatore, un uomo destinato a trasformare i valori, a sovvertire ogni ordine esistente.

la pubblicazione di queste lettere ha lo scopo di contribuire a un approfondimento della conoscenza della vita di fernando pessoa, in funzione del lavoro di ricerca e interpretazione della sua opera. si tratta di lettere scritte da ofe`lia queiroz a fernando pessoa fra il marzo e il novembre del 1920 e fra il settembre del 1929 e il dicembre del 1932. e` infatti in questi due periodi che si dipana la storia d`amore tra il grande poeta portoghese e ofe`lia, giovane impiegata. proprio in un ufficio di import-export di lisbona i due si conobbero e a seguito della simpatia nata immediatamente, prese forma la loro relazione epistolare.



"genio del pianoforte", "miracolo della natura", "ciclone argentino", o ancora "leonessa della tastiera": non mancano certo le definizioni per evocare la personalita` di martha argerich. nata nel 1941, la leggendaria pianista argentina, applaudita sulle scene internazionali da vari decenni, affascina per la potenza delle sue esecuzioni e per il mistero della sua personalita`. il suo temperamento indomabile, il carattere libero e indipendente ne fanno un personaggio davvero atipico nel mondo della musica classica. in una narrazione costellata di aneddoti inediti e di sorprendenti rivelazioni, olivier bellamy dipana le fila di una vita ricca di eventi e di sviluppi imprevedibili: dall`infanzia in argentina, quand`era bambina prodigio a buenos aires, passando per gli studi di perfezionamento dapprima a vienna con friedrich gulda e quindi ad arezzo e moncalieri con arturo benedetti michelangeli, per arrivare all`esplosivo debutto ad amburgo, ai trionfi del premio busoni di bolzano e del concorso "chopin" di varsavia, fino agli anni piu` recenti, caratterizzati anche da momenti di crisi, da rinunce ai concerti e ancora da trionfali ritorni... di citta` in citta` (buenos aires, vienna, bolzano, amburgo, new york, ginevra, bruxelles, londra, rio de janeiro, mosca...), attraverso i suoi colleghi musicisti, gli amori, le amicizie, il libro delinea il ritratto intimo di un`artista dalla profonda umanita`.



metafisica: ecco la parola