

il tema del magico, del "meraviglioso" percorre quasi tutta l`opera di bevilacqua, incantando i lettori di tanti paesi. ma qui il tema si traduce in una storia che avvince - oltre che per una suggestione e una suspense che si mantengono dall`inizio alla fine - per un sapore di verita`: la vicenda, infatti, e` stata realmente vissuta in prima persona dall`autore, messo a contatto fin da bambino con la dimensione magica. centrale nel libro e` la figura di miriam, la giovane sensitiva che entra concretamente nella vita reale del protagonista in crisi e lo rigenera, oltre che con gli eccezionali poteri di cui e` dotata, con le suggestioni naturale della sua intensa femminilita`. miriam, infatti, e` dotata di una sensitivita` spinta all`estremo: puo` ottenere che i sensi altrui vengano incantati, ossia riportati alla voglia di vivere. il romanzo acquista la portata di un messaggio piu vasto che indica modi, finora insondati, con cui e` possibile essere risanati dal male degli affetti, mentre l`uomo puo` trovare dio per strade diverse da quelle logorate dalla multiforme corruzione dei tempi.



il testo contiene l`interpellanza che il 16 dicembre 1948 calamandrei presento` alla camera dei deputati sul "caso" luigi russo. direttore della scuola normale di pisa dal 1944, luigi russo era stato sollevato dall`incarico il 28 novembre dal ministro della pubblica istruzione gonella, che aveva nominato al suo posto il biologo ettore remotti. l`intervento di calamandrei non e` solo una difesa dell`operato e della personalita` di luigi russo, quanto delle ragioni e del senso, per uno stato democratico, della cultura e del pensiero laico, della cui vitalita` e garanzia solo la scuola pubblica puo` farsi interprete e garante.






