
commedia in prosa in tre atti, rielaborazione di una sua commedia precedente in francese "l`e`ventail". durante un colloquio tra gli innamorati evaristo e candida a quest`ultima cade un ventaglio che si rompe. evaristo ne compra uno nuovo che da` alla contadina giannina perche` lo porti in regalo a candida. la cosa suscita la gelosia di crespino e coronato, innamorati di giannina, che pensano che il dono sia per lei. anche candida lo crede e per dispetto accetta la proposta di matrimonio del barone del cedro. evaristo, deluso, lascia il ventaglio in dono a giannina. infine l`equivoco si chiarisce e evaristo si riconcilia con candida.

passiamo un decimo della nostra vita da svegli completamente ciechi. solo l`un per cento di cio` che vediamo e` a fuoco nello stesso tempo. viviamo in un mondo che e` sempre mezzo secondo indietro rispetto a quello reale. le vespe non possono vedere, ma sono in grado di mappare il mondo che le circonda in un modo simile a quello che noi impieghiamo quando ascoltiamo la musica: attraverso relazioni temporali. l`occhio deve sempre essere in movimento: un occhio immobilizzato diventa cieco, ecco perche` i polli, il cui occhio non puo` muoversi autonomamente, sono costretti a ruotare continuamente la testa. e se il pensiero fosse una risposta evolutiva all`atto di vedere? perche` gli uomini hanno la sclera nell`occhio e le altre specie no? ecco soltanto alcuni fra i tantissimi temi toccati da questo libro dedicato all`occhio e alla visione. l`organo della vista, lungi dall`essere strumento di misurazione "oggettiva" del mondo, permette d`interpretare soltanto una frazione della realta`. vedere e` un problema di relazioni tra le cose, ed e` un`attivita` differenziata e complessa, adattata a diversi scopi, negli adulti, nei bambini, negli uccelli o negli insetti. alla "storia naturale" dell`occhio simon ings associa un mix di ricerca scientifica, matematica, fisica, filosofia, storia culturale, neuroscienze, teoria del linguaggio ed esperienze personali.

in questa biografia critica bernhard paumgartner ricrea la figura, l`evoluzione e l`opera di mozart. sulla scorta di documenti, annotazioni, articoli di giornali d`epoca e di un accurato scandaglio dell`epistolario mozartiano, ricostruisce la personalita` del musicista, collocandolo nel suo contesto familiare e nel clima culturale del tempo. il bimbo prodigio e il padre leopold, la madre e la sorella-amica nannerl, la moglie costanza, i viaggi, i rapporti del musicista con le corti e con i compositori coevi, vengono colti in un costante intreccio fra dato biografico e analisi estetico-musicale delle principali opere, dai quartetti d`archi alle messe, dalle sinfonie ai concerti per pianoforte, dalle opere al requiem, dalla musica strumentale e da camera alla liederistica.

maria angela bedini ha realizzato un denso poemetto in cui la parola viene tesa, accelerata e stritolata in direzione di una spiritualita` quasi fisica, "muscolare", alla maniera delle grandi mistiche. ne scaturisce un profondo senso di esaltazione e di annullamento. nella furiosa estasi della parola, desiderio, corpo, dolore, lacerazione si fanno tutt`uno. la costante invocazione alla notte, al buio dell`essere, e` al tempo stesso ricerca di autodistruzione e volonta` di adesione a un respiro totalizzante.


Terzo album, il più ambizioso del cantautore, con i Pariah Dogs ( la band di Ray LaMontagne ) come gruppo di accompagnamento ed una serie di canzoni intense da servire al proprio pubblico.






quando la pace dei boschi e` percorsa da un fremito improvviso di rabbia silvestre, e di notte le volpi sembrano mettere sotto assedio il villaggio, forse bisognerebbe credere a una premonizione. in quel villaggio svizzero che vive da sempre in armonia, tutti e mille gli abitanti si sentono scrittori. ma l`uomo che sta arrivando e` il diavolo in persona. le sue sembianze, neanche a dirlo, sono quelle di un editore. . la letteratura e` un affare molto serio per questo borgo svizzero stretto in una vallata quasi soffocata dalle montagne: si narra che goethe di ritorno dall`italia vi trascorse una notte per via di un guasto alla carrozza su cui stava viaggiando. addirittura tre locande, a lui intitolate, si contendono il vanto di averlo ospitato. inoltre, dal prete anzianissimo che redige le sue memorie alla ragazzina un po` sciocca autrice di filastrocche, passando per il borgomastro, tutti gli abitanti del paese si sentono scrittori e ambiscono a essere pubblicati. spediscono romanzi per posta e per posta ricevono i rifiuti dagli editori. c`e` poco da scommettere, quindi, sul talento di queste mille anime. finche` il diavolo fa il suo solenne ingresso in scena: . si professa grande editore e dice di voler aprire proprio li` una filiale della sua prestigiosa casa editrice. chi non e` disposto a un patto col diavolo pur di veder pubblicato il proprio romanzo? l`unico che sembra in grado di capire la pericolosita` della situazione e` padre cornelius, mandato dalla diocesi in aiuto del vecchio parroco. ma forse nasconde anche lui qualche ombra. paolo ma

Disponibili i numeri: 1 (1966) 2- 3 - 4 (1967) 5 - 6 - 7 (1968) 8 -9-10 (1969) 11 - 13 (1970) 14-15-16 (1971) 17-18-19 (1972) 20-21-22 (1973) 24 (1974) 27-28 (1975) 29-0-31 (1976) 32-33 -34 (1977) 35-36-37 (1978) 38-39-40 (1979) 41-42-43 (1980) 44 (1981) 47-48 (1982) €10,00 a rivista.

il filo che lega le riflessioni di simmel, nella prospettiva originale proposta dai curatori, e` quello dell`estetica sociale, ovvero lo studio dei fenomeni sociali alla luce dei metodi attinti dall`estetica, intesa sia come teoria della percezione sensibile sia come teoria dell`arte. unendo l`interesse per le costanti antropologiche a un piu` sociologico , simmel ci insegna a riconoscere nell`estetica una dimensione costitutiva della societa` umana e a distinguere le modificazioni storiche del sensorio promosse dall`avvento del moderno stile di vita. giochi di sguardi e di odori, ornamenti e corteggiamenti, ponti e porte, manici e cornici, mode e tipi urbani, fiere industriali e trasformazioni della sensibilita`: l`estetica sociale non e` solo un capitolo imprescindibile della filosofia di simmel, ma un pensiero vivente, ancora valido per esplorare la nostra estetica quotidiana e per comprendere le trasformazioni della societa` contemporanea.

il primo grande romanzo di thomas mann racconta la storia di una famiglia tedesca dell`ottocento che dopo anni di prosperita` e` esposta a una tragica decadenza: le basi di un patrimonio e di una potenza che sembravano incrollabili sono sgretolate da una forza ostinata e segreta. opera di ispirazione autobiografica, questo romanzo, capolavoro della letteratura europea, esprime compiutamente la concezione estetica e politica dello scrittore tedesco, il suo rimpianto per una mitica e solida borghesia, la coscienza della crisi di un mondo e di valori destinati inesorabilmente a scomparire.

1952. trovare lavoro a enniscorthy, nel sud-est dell`irlanda, semina solo frustrazione e desiderio di un benessere che non c`e`. la giovane eilis lacey, prigioniera del confronto quotidiano con la madre e la sorella rose, non ha davanti a se` alcuna prospettiva, finche` la visita di un prete emigrato, padre flood, le fa intravedere l`opportunita` di un`esistenza migliore, al di la` dell`oceano, a new york. sara` proprio a brooklyn che eilis a poco a poco imparera` a sentirsi a casa in una terra dove tutto e` possibile. e l`incontro con tony, un ragazzo italiano, cambiera` la sua vita per sempre.

cantore di de`i ma soprattutto cantore di uomini, esiodo nella teogonia, opera di ineguagliabile grazia poetica, ha saputo dare una ragione del suo mondo: come e` arrivato a essere quello che e`, quali sono i principi, le forze e le passioni che lo animano. all`inizio ci fu chaos. poi giunse gaia, dall`ampio petto, sede sicura degli immortali come de`i mortali. dopodiche` vennero il nebbioso tartaro e il bellissimo eros. da qui fino al trionfo di zeus, per raccontare la nascita dell`universo e delle divinita` che lo regolano, esiodo chiede aiuto alle muse, certo, ma e` lui poi a cantare sia menzogne simili al vero sia vicende che nel vero gettano radici. le canta per far dimenticare i dolori che affliggono il cuore dell`uomo, come vuole la tradizione, ma anche abbandonando la pretesa di conoscere tutto, facendosi carico di spiegazioni incomplete, che testimoniano la faticosa ricerca di un senso da dare alle cose e ai nomi che ci circondano. per mezzo del mito parla dunque di noi, dei nostri sforzi, vani ma inevitabili, per organizzare una realta` che, migliaia di anni fa come oggi, da sempre ci sfugge. questa edizione, oltre alla traduzione di graziano arrighetti, e` completata da una dettagliata introduzione e un ricco apparato di note.

rovesciare una bustina di zucchero nel caffe` e` un gesto tanto comune da essere quasi invisibile. eppure non c`e` niente di scontato nella straordinaria ascesa dello zucchero: la sua e` una storia d`ingegno e potenza che nasconde un lato oscuro fatto di sfruttamento, razzismo e distruzione ambientale. (). prendere una bustina di zucchero e rovesciarla nel caffe` e` un gesto quotidiano, naturale, lo facciamo piu` volte al giorno, senza dargli alcun peso. eppure lo zucchero bianco da tavola ancora fino a duecento anni fa era un bene di lusso, perche` in realta` e` tutt`altro che un elemento naturale: ci vogliono creativita` e pazienza per arrivare ad estrarlo dalla molecola vegetale e poi un ulteriore sforzo per raffinarlo. la sua vicenda storica, proprio per via di questa difficolta` produttiva, e` relativamente recente, non ha piu` di 2500 anni. in particolare, la vicenda dello zucchero bianco e cristallino, quello a cui siamo abituati, inizia mille anni piu` tardi, in asia, dove viene consumato, a piccolissime dosi, nei grandi banchetti e nelle cerimonie di corte, oppure come medicinale miracoloso. dai palazzi regali comincia una diffusione lenta e capillare in tutto il continente, che lo porta a raggiungere anche il nordafrica. e infine l`europa, dove si trasforma in una merce globale e il suo destino si lega a doppio filo con la schiavitu`: si stima che piu` della meta` dei 12,5 milioni di africani deportati dall`altra sponda dell`atlantico fossero impiegati nelle piantagioni di zucchero. oggi quella merce globale abbonda sulle tavole di mezzo mondo, nascosta anche dove non ci si aspetterebbe di trovarla, con costi ambientali e sociali che rischiano di essere devastanti. ulbe bosma ripercorre una storia affascinante ma al tempo stesso crudele, in cui s`intrecciano le piccole biografie dei contadini, le

scriveva primo levi che niente e` piu` necessario della conoscenza per evitare il ripetersi della tragedia, soprattutto se essa prende forma lentamente nella progressiva seduzione delle masse. a un secolo di distanza da quando adolf hitler dettava il suo manifesto politico in una cella di landsberg am lech, quelle pagine sono diventate uno dei simboli del male assoluto, e come tali sottoposte all`anatema laico che ne ha fatto un libro proibito. ma questo cono d`ombra, figlio di una freudiana rimozione, ha contribuito ad accrescerne la mitologia fino a quando, nel 2016, la germania ha deciso di consentirne nuovamente la distribuzione in libreria proprio per smontarne la leggenda e percepirne gli echi nel presente, con la consapevolezza che niente puo` distruggere l`orrore piu` del senso critico, e dunque la riconversione del mostro nei perimetri della realta`. si`, perche` "mein kampf" e` in fondo solo l`autobiografia di un trentacinquenne delirante alla ricerca di capri espiatori e di sfoghi esistenziali, con l`aggravante pero` di una spiccata propensione all`empatia, agli albori di un novecento che nel carisma avrebbe eletto la propria apoteosi. da questa formula, ripetibile e tuttora emulata a ogni latitudine, discende l`urgenza di confrontarci ora piu` che mai con un testo mai morto, capace di riproporsi sotto marchi e colori diversi soprattutto in un`epoca in cui la propaganda si e` ramificata online, e ci raggiunge ormai capillarmente. dopo molti anni di ricerca e di scrittura, notomizzando parola per parola del testo originario, con l`innesto di centinaia di discorsi e dichiarazioni dello stesso hitler, stefano massini ci consegna la sua biopsia del testo maledetto, un feroce distillato in cui la religione nazista di rabbia e paura, il culto dell`io e l`esaltazione della massa ci appaiono in tutta la loro forza di potentissimo deja`-vu.