

ludwig di wittelsbach sali` sul trono di baviera, con il nome di luigi ii, all`eta` di diciotto anni. e subito dimostro` la sua scarsa propensione agli affari di stato: attratto dalla musica di wagner, voleva trasformare la baviera in un grande teatro. finche`, deposto dal trono, dopo un solo giorno di prigionia fu trovato morto. in questo libro l`autore ricostruisce la tormentata vicenda di questo re, gli aspetti piu` enigmatici della sua persona, il mistero della sua morte.

quasi tutte le societa` umane, per quanto civilizzate, hanno praticato la tortura. per gli aztechi era parte del rituale religioso, per l`inquisizione dell`europa cristiana una forma di punizione con cui l`uomo si sostituiva a dio. ovunque poi si e` ricorso alla violenza per estorcere confessioni o per intimorire gli avversari. con una ricerca a vastissimo raggio, senza omissioni o tabu`, george riley scott ricostruisce la storia di questa pratica abominevole, dall`antichita` greca e romana fino agli orrori dei moderni regimi. un libro che non puo` mancare di far riflettere.





composto febbrilmente tra il 1928 e il 1929, "addio alle armi" e` la storia di amore e guerra che hemingway aveva sempre meditato di scrivere ispirandosi alle sue esperienze del 1918 sul fronte italiano, e in particolare alla ferita riportata a fossalta e alla passione per l`infermiera agnes von kurowsky. i temi della guerra, dell`amore e della morte, che per diversi aspetti sono alla base di tutta l`opera di hemingway, trovano in questo romanzo uno spazio e un`articolazione particolari. e la vicenda stessa a stimolare emozioni e sentimenti collegati agli incanti, ma anche alle estreme precarieta` dell`esistenza, alla rivolta contro la violenza e il sangue ingiustamente versato. la diserzione del giovane ufficiale americano durante la ritirata di caporetto si rivela, col ricongiungimento tra il protagonista e la donna della quale e` innamorato, una decisa condanna di quanto di inumano appartiene alla guerra. ma anche l`amore, in questa vicenda segnata da una tragica sconfitta della felicita`, rimane un`aspirazione che l`uomo insegue disperatamente, prigioniero di forze misteriose contro le quali sembra inutile lottare.

oggi negli stati uniti a dominare e` il modello del sud: nessun presidente puo` essere eletto senza i voti meridionali e la maggior parte dei politici importanti viene sempre dal sud. questa centralita` si e` riflessa anche nell`idea di un "new south" emergente epicentro economico del paese, modello sociale vincente e contrapposto ai declinanti stati industriali del nord, dell`est e del midwest. questo libro e` il risultato di una esplorazione antropologica attraverso gli stati che costituirono la confederazione sudista, alla scoperta delle forme di vita e delle mentalita` che, a partire da queste terre e dalla loro storia, hanno acquistato una incredibile centralita` nel modo di essere del paese piu` potente del mondo.

questo libro fortemente organico, che segna la piena, raggiunta maturita` di un poeta, si impone per l`identita` forte della sua struttura e per le articolazioni di una narrazione lirica condotta attorno all`emblematica figura di un protagonista, volutamente anche troppo umano, pur cangiante nel suo apparire, e proposto con il nome di caino. un nome che rivela la forte nostalgia di un paradiso perduto, nell`apparizione dei che segnano il nostro essere nel mondo, dunque nella storia e nei luoghi, nelle diverse generazioni e civilta` e nella memoria. alessandro rivali compie in questi suoi versi un viaggio apertissimo e inquieto, e ne da` un resoconto d`impronta lirica, ma che spesso si avvicina, anche per i toni, a un vero e proprio disegno epico. eccoci allora, per non citare che qualche episodio, dai sumeri e gilgamesh ai congelati del don nel `42, con esempi di violenza e guerra, ma non di meno con il manifestarsi delle opere di grandi artisti come leonardo bistolfi, arturo martini, marc chagall o miro, ma anche di ezra pound, orrendamente ingabbiato nel `45, eppure capace di splendidi versi dei "cantos". tra i molti luoghi in cui il viaggio poetico si svolge, domina peraltro genova, citta` natale dell`autore, con il popolo di morti del cimitero di staglieno. ma il dolore non esclude affatto l`amore, la ricerca di un volto paterno totale, il riparo della tenerezza, cosi` come l`aprirsi in momenti nei quali si manifesta improvviso un realismo dai vivi contorni marcati. alessandro rivali realizza una poesia nella quale si impone la potenza delle immagini guidate dal pensiero, nella continuita` di una insolita e densissima energia espressiva, che nelle terzine del testo finale, dedicato al commovente monumento funebre di margherita di brabante di giovanni pisano, trova un sensibilissimo, delicato compimento esemplare.