

il testo offre una rivisitazione critica dell`intera produzione letteraria e cinematografica del grande scrittore francese. barilli, pero`, non si limita ad analizzare di volta in volta le singole opere, ma riporta idee e soluzioni di robbe-grillet nell`ambito di un concetto, il post-moderno, la cui comprensione e` fondamentale per recepire in pieno l`opera robbe-grilletiana.

in questo libro gli autori assumono l`esperienza del lutto come fondante i processi di separazione dai primi oggetti. la separazione ci mette di fronte al terrore per la caducita`, e il gruppo e` lo spazio in cui si organizzano modi di elaborarla. ma dal gruppo il soggetto deve poi emanciparsi, pur mantenendo una disponibilita` a lasciarsi impregnare dalla cultura dominante. la funzione di reverie e` qui intesa come un`apertura della mente al "contagio" da parte dell`altro. gli autori parlano poi di ideologie-rifugio, nel momento in cui anche gli orientamenti culturali piu` pregnanti (ambientalismo, femminismo, pacifismo) vengono assunti come "tane" in cui trovare scampo dalla paura di sentire e di pensare.






uno scintillante alone di glamour e di gossip ha sempre circondato le sei celeberrime sorelle mitford, figlie del barone redesdale, e nancy, la maggiore in ogni senso, ne ha trasferito sulla pagina riverberi screziati di veleno. questa micidiale comedy of manners, ambientata tra le due guerre, mette in scena gli impossibili montdore, di ritorno da cinque anni in india dove il conte, ricchissimo, aristocraticissimo, congenitamente stolido come i suoi degni pari, era vicere`. la consorte, di una prosaicita` adamantina, neanche fosse di origini borghesi o americane, sguazza nel bel mondo. e la figlia polly, la debuttante piu` concupita dai giovani blasonati che affollano i balli della stagione, decide per capriccio di farsi impalmare dallo zio, boy dougdale, di lei molto piu` vecchio e da pochi giorni vedovo, maestro nell`arte del ricamo nonche` per anni amante della madre. diseredata ipso facto, si ritira con il marito a vivere "di stenti" in sicilia. l`eredita` passa cosi` a uno spumeggiante cugino canadese, affermato gigolo` per signori, e basteranno un paio di sue battute perche` lady montdore, titillata nel suo organo vitale, la mondanita`, si rituffi nel girone festaiolo. dove finira` per tornare anche polly, ormai tanto disincantata da reagire ridendo alle sue disgrazie: non per niente siamo in arcadia, e mentre lei trova un consolatore, saranno ben altri scandali a scuotere tutta l`alta societa`.




il terzo volume della serie "atmosfere in verde" del noto stylist di giardini e artista del verde satoshi kawamoto, sempre impegnato a diffondere la propria visione del mondo con l`obiettivo di stimolare la sensibilita` altrui. come avverte l`autore nella prefazione, si tratta di un lavoro diverso dai precedenti, che rispecchia i suoi nuovi progetti e interessi, in costante evoluzione proprio come il panorama stesso delle citta`. il libro offre numerosi spunti per arredare appartamenti moderni con le piante, sfruttando il potenziale di ogni piu` piccolo spazio per coltivare il proprio rapporto personale con la natura; inoltre, presenta i lavori piu` recenti di kawamoto realizzati durante la sua attivita` che supera ormai ogni confine geografico, tra giappone, taiwan e new york, in collaborazione con negozi, marchi d`abbigliamento, gallerie, spazi per eventi e cosi` via. grazie alle centinaia di fotografie, l`intervista al designer e la presentazione dei punti vendita green fingerscollocati in diverse citta` del giappone e a new york, il libro e` una fonte d`ispirazione per chiunque desideri arricchire la propria esperienza quotidiana con le piante.


a roma, il 31 dicembre 1990, una sedicenne si prepara per la sua prima festa di capodanno: indossa un maglione preso alla caritas, ha truccato in modo maldestro la sua pelle scura, ma e` una ragazza fiera e immagina il nuovo anno carico di promesse. non sa che proprio quella sera si compira` per lei il destino che grava su tutta la sua famiglia: mentre la televisione racconta della guerra civile scoppiata in somalia, il jirro scivola dentro il suo animo per non abbandonarlo mai piu`. jirro e` una delle molte parole somale che incontriamo in questo libro: e` la malattia del trauma, dello sradicamento, un male che abita tutti coloro che vivono una diaspora. nata in italia da genitori esuli durante la dittatura di siad barre, igiaba scego mescola la lingua italiana con le sonorita` di quella somala per intessere queste pagine che sono al tempo stesso una lettera a una giovane nipote, un resoconto storico, una genealogia familiare, un laboratorio alchemico nel quale la sofferenza si trasforma in speranza grazie al potere delle parole. parole che, come un filo, ostinatamente uniscono cio` che la storia vorrebbe separare, in un racconto che con il suo ritmo ricorsivo e avvolgente ci svela quanto vicende lontane ci riguardino intimamente: il nonno paterno dell`autrice, interprete del generale graziani durante gli anni infami dell`occupazione italiana; il padre, luminosa figura di diplomatico e uomo di cultura; la madre, cresciuta in un clan nomade e poi inghiottita dalla guerra civile; le umiliazioni della vita da immigrati nella roma degli anni novanta; la mancanza di una lingua comune per una grande famiglia sparsa tra i continenti; una malattia che giorno dopo giorno toglie luce agli occhi. come una moderna cassandra, igiaba scego depone l`amarezza per le ingiustizie perpetrate e le grida di dolore inascoltate e sceglie di fare della propria vista appannata una lente benevola sul mondo, scrivendo un grande libro sul nostro passato e il nostro presente, che celebra la fr
