
Album solista, il secondo, per il chitarrista di Hootie & Blowfish. 2008

poeti italiani, olandesi e tedeschi che, pur differenti tra loro, paiono trovare un terreno comune in quella che si puo` definire una "poetica dello spaesamento", interiore e fisico, nato dall`impossibilita` di mettere nuove radici laddove si e` sofferto uno sradicamento profondo. spaesamento che si trasforma in qualcosa di piu` grave nei poeti olandesi, nei quali la specifica cifra stilistica - una lingua a volte stralunata, fatta di nonsense o di una reiterazione autoipnotizzante - e` cio` che contraddistingue le descrizioni di luoghi e persone visti e vissuti come attraverso una lente deformante. nei poeti italiani e` l`indagine del passato, proprio o di persone amate, la continua interrogazione, a rappresentare la terraferma in un mondo instabile.

quando nel 1889 fu inaugurata a parigi la tour eiffel, tra i nomi di tutti coloro che, con i loro studi sull`elasticita`, avevano consentito la realizzazione dell`opera e che erano stati riportati sull`ardita costruzione, mancava quello di sophie germain. la cosa non stupisce, perche` si trattava di una donna, sia pur vincitrice di un premio di 3000 franchi, bandito da napoleone, per studi appunto sull`elasticita`. premio che, a causa dell`eccessiva timidezza, la giovane sophie, che all`epoca aveva trent`anni, non ando` a ritirare. eppure le lettere che le sono state scritte da alcuni tra i piu` illustri matematici e fisici del suo tempo, tra cui gauss, lagrange e fourier, testimoniano quanto l`intensa attivita` scientifica di questa singolare studiosa fosse tenuta in considerazione.

"per decifrare il codice dell`anima e capire il carattere, la vocazione, il destino, nel suo best seller hillman si ispira al mito platonico di er: l`anima di ciascuno di noi sceglie un "compagno segreto" (daimon lo chiamavano i greci, genius i latini, angelo custode i cristiani). sara` lui a guidarci nel cammino terreno. eminenti modelli sfilano sotto l`occhio stregonesco di hillman ... il suo set e` affollatissimo. judy garland, jose`phine baker, woody allen, quentin tarantino, hannah arendt, manuel manolete, henry kissinger, richard nixon, truman capote, gandhi, yehudi menuhin, elias canetti e tanti altri, con le loro storie d`infanzia e maturita` abilmente sezionate dal bisturi analitico, testimoniano apoteosi e disastri. ma nell`eta` della psicopatia il ruolo del protagonista spetta a hitler: il suo demone gli ha cucito addosso la divisa di un prototipo, il criminale dei tempi moderni. forse di tutti i tempi." (enzo golino)

il libro si apre su una "scena della vita di provincia", grottesca e quasi allucinata, finche` "dal fondo dell`oscurita`" il protagonista si sente guardato da "due occhi neri, dilatati e selvaggi", che lo gettano nello stupore e nel terrore. "una ragazza ad ogni modo" osserva subito dopo. cosi` ci appare guru`, la fanciulla-capra, che presto condurra` il giovane giovancarlo e il lettore fra i "lunari orrori" di creature diafane, fantomatiche, e fin nelle viscere della terra, nel regno arcano delle madri. con "la pietra lunare", suo primo romanzo (1939), landolfi presentava gia` tutti i registri fondamentali di un`opera che rimane, come scrisse zanzotto, "uno dei punti di riferimento piu` radiosi del nostro novecento letterario".

l`autore, rivolgendosi alle due figlie gemelle nate nel 1996, ripercorre quasi diaristicamente le tappe che hanno segnato la scoperta della sua paternita`, e prosegue fino a quando le bambine abbandonano il nido e, ormai "grandi", iniziano l`avventura dell`asilo. il libro ha un tono commosso, a tratti poetico, riflette una sensibilita` diffusa e forte, ma ancora poco affrontata nei testi narrativi. l`autore, invece, riesce bene a descrivere questa esperienza come apertura verso il cambiamento del proprio stile di vita e della propria visione delle cose.

le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del novecento. testo originale basato sull`edizione di franz susemihl e otto apelt. traduzione, introduzione e note di carlo natali.


che cosa possono scrivere dodici grandi matematici italiani, tra cui guido castelnuovo, federigo enriques e leonida tonelli, a giovanni gentile? la pubblicazione di questo carteggio, ricavato dal patrimonio archivistico del fondo gentile, getta una nuova luce su alcuni aspetti della storia della scienza (e della cultura) italiana nel nostro secolo, nonche` sulla figura dello stesso gentile.

questa storia della famiglia mann non mette al centro la figura di thomas, benche` molte delle vicende raccontate si rapportino anche a lui, ma offre un quadro d`un secolo di storia di questa importante famiglia. ci viene cosi` svelato il volto tragico d`un destino che per coincidenze non casuali sembra accomunare in una unica saga i membri della grande famiglia.




all`epoca del diario o, per esser piu` esatti, delle scarse tre annate (1554-1556) che ce ne rimangono, jacopo carrucci detto il pontormo ha passato la sessantina. a quel tempo, il pontormo finisce d`affrescare il coro in san lorenzo, poi scialbato nel 1738 (o 1742?) e del quale non ci resta altra diretta testimonianza che una trentina di disegni. e la fatica suprema della sua vita; e stanco e mezzo infermo, la porta innanzi da solo. i giorni che puo` lavorare, registra nel diario d`aver compiuto questa o quella parte d`una o d`altra figura, e a maggior chiarezza li` accanto ne schizza qualche tratto. in complesso, la materia del diario potrebbe raccogliersi sotto tre punti. oltre alle annotazioni del lavoro agli affreschi in san lorenzo; quelle dei cangiamenti del tempo in rapporto ai propri malanni, che il pontormo descrive con cinico compiacimento verbale; e in terzo luogo, finalmente, meticolosi, ossessivi, i bollettini di cio` che in quel dato giorno egli ha mangiato (ne` piu` poveramente poteva mangiare); ogni tanto interrotti da digiuni." (dallo sctitto di emilio cecchi)

satana, il grande tentatore, il nemico per eccellenza del genere umano, ha sempre avuto folte schiere di seguaci, anche nel nostro paese, misteriose sette di adoratori del demonio pronti a testimoniare la loro oscura fede in riti misteriosi che costituiscono un sarcastico ribaltamento delle cerimonie cristiane. questo saggio fa il punto sulle dottrine sataniche, ne traccia la storia plurisecolare e ne illustra gli ultimi sviluppi, portando alla luce un fenomeno di considerevoli proporzioni.



ancora alla soglia degli anni quaranta claude shannon usava intelligence per parlare di informazione, un termine che avrebbe cominciato davvero a diffondersi solo qualche anno piu` tardi, con la sua "teoria matematica delle comunicazioni", insieme a una parolina, bit, destinata a diventare una delle piu` pervasive dell`ultimo mezzo secolo. amata e vituperata, quella parolina segna un punto di passaggio fondamentale: quando l`informazione diventa una grandezza quantificabile e misurabile. difficile valutarne davvero l`importanza, ma james gleick ci prova, raccogliendo i fili sparsi di una storia che parte da lontano, dai poemi omerici e dall`invenzione della scrittura e dell`alfabeto, passando per la lessicografia e i dizionari, i codici crittografici e le moderne tecnologie della comunicazione. e lungo la strada si incontrano figure chiave, talora insospettate: i compilatori di antichi dizionari o i curatori dell`oxford english dictionary; l`inventore del primo calcolatore, charles babbage; la sua musa, ada byron, figlia dell`illustre poeta; e una serie di altre personalita` fondamentali come samuel morse con il suo codice telegrafico, il matematico alan turing, il creatore della teoria dell`informazione claude shannon o il fondatore della cibernetica norbert wiener. conclude con la vera e propria epoca dell`informazione, il mondo contemporaneo dove tutti sono, volenti o nolenti, esperti di bit e byte. sotto un diluvio di segni e segnali, notizie e immagini, blog e tweet.

nel 1975 bob dylan, nel pieno del fermento creativo di "blood on the tracks" e "desire", torno` a calcare le scene allestendo una spettacolare tourne`e che coinvolse artisti come joan baez, joni mitchell, arlo guthrie, allen ginsberg, ramblin` jack elliott, e che tocco` ogni angolo del nordest americano. larry "ratso" sloman, allora giovane inviato di "rolling stone", segui` e documento` ogni tappa di quello che si chiamo` "rolling thunder revue" e che sarebbe diventato il piu` celebre tour di tutta la storia del rock. tra descrizioni dei concerti e interviste ai musicisti, chiacchierate con i fan e litigi con il management iperprotettivo e paranoico di dylan, scene commoventi come una visita alla tomba di kerouac o bizzarre come un saluto al sole in compagnia di un sedicente capo indiano, sloman racconta da testimone e protagonista un momento epocale dell`autunno del rock, in cui per un attimo sembro` che intorno a dylan potesse rinascere il sogno psichedelico e collettivo degli anni sessanta.



la posizione filosofica di ricoeur ormai non costituisce piu` una novita`. questo libro si sofferma sul suo contributo all`elaborazione di una filosofia dell`azione e quindi di un`etica radicata nella storia, saldamente fondata sullo statuto ontologico della persona umana. tale aspetto del suo impegno speculativo e` tanto piu` attuale ed importante in quanto ha preso forma in un momento in cui sembrava che la riflessione sull`azione e quindi sui valori dovesse diventare un capitolo non piu` della riflessione filosofica, ma della ricerca sociologica o psicologica. e appunto in quest`ordine di considerazioni che risiede l`interesse della presente opera. nel suo aspetto piu` immediato puo` sembrare centrata esclusivamente sul confronto tra l`analisi linguistica e la fenomenologia. tuttavia non si limita a definire i termini di questo confronto; delinea piuttosto un itinerario di ricerca che percorre i momenti speculativamente piu` rilevanti di una fenomenologia della volonta` che, pur costituendo il presupposto dell`analisi linguistica, non ha tuttavia in se stessa la ragione ultima del proprio essere. percio` perviene al riconoscimento dell`esigenza di una fondazione originaria, rispetto alla quale il discorso dell`azione, da descrittivo ed analitico, si trasforma in costitutivo e dialettico, cioe` in discorso dell`azione sensata, in etica.














2 CD - George Frayne ( in arte Commander Cody ) ci ha lasciato, da poco, ma questo doppio CD rinfocola la memoria nel modo migliore. Strange Adventures On Planet Earth presenta 33 canzoni, dal vivo ( im versione inedita), che confermano quanto fossero pieni di forza, inventiva ed idee Commander Cody and His Lost Planet Airmen, sopratutto negli anni settanta. Con la voce ed il piano di Cody in decisa evidenza, i Lost Planet Airmen mischiano con forza, idee ed anche una bella dose di humor, rock, country, rock and roll, rockabilly, western swing, jump blues e persino una dose blues e di jazz. Tra le canzoni eseguite dalla band: Hot Rod Lincoln, Seeds And Stems Again, Lost In The Ozone, Mama Hated Diesels, Smoke! Smoke! Smoke! (That Cigarette). Ed anche Beat Me Daddy Eight To The Bar e riletture di classici di ogni genre, come Mama Tried, Jailhouse Rock, Milk Cow Blues, Riot In Cell Block # 9, Sea Cruise, Twenty Flight Rock. Imperdibile.


