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"in sicilia non si ammazza piu`, e questo e` il termometro per capire che le cose per la mafia vanno bene. tutti pensano che dopo qualche arresto eccellente la mafia sia stata sconfitta. ma lo sanno anche i bambini che quando c`e` troppo silenzio e` perche` gli affari tirano. le bande hanno imparato la lezione: lavorano a compartimenti stagni e se uno si pente puo` fare arrestare cinque persone, non piu` cento come prima. negli ultimi dieci anni noi inquirenti non abbiamo fatto che quello che ci dicevano i pentiti, perdendo il contatto con il territorio, con i confidenti, con la strada, e adesso e` di nuovo il buio. ci vorranno anni prima di capire che sta accadendo, cosa fa la nuova mafia. le loro parole d`ordine oggi sono riciclaggio, investimenti, alberghi. e poi la borsa, la ripresa dell`edilizia, i grandi appalti, e soprattutto la politica. la mafia puo` essere il ragazzo che ti pianta la pistola in faccia, ma piu` spesso e` un tizio con la cravatta, e nella giacca solo la penna per firmare assegni e atti notarili. io su questo avrei una storia da raccontare. ho quasi quarant`anni, sono un poliziotto, ma questa non e` una biografia. solo un pezzo di sicilia, e di me, e di tutti noi. sono un poliziotto. non proprio uno dei tanti: uno scomodo, cosi` dicono". gianni palagonia e` il nome falso di un poliziotto vero. una voce che racconta di grandi appalti e di affari sporchi, di stragi e di morti ammazzati. una storia di rabbia e ostinazione, che mostra il volto della mafia di ieri e di oggi.

dalla certosa di pavia all`abbazia di montecassino, dalla basilica di san francesco ad assisi al convento di santa maria delle grazie a san giovanni rotondo, un viaggio nella spiritualita`, nella storia, nella cultura e nelle tradizioni. per ciascun monastero, una scheda chiara e dettagliata con indirizzi, itinerari, annotazioni storiche, artistiche e architettoniche, informazioni su attivita` religiose, eventi culturali, celebrazioni, ospitalita` e prodotti tipici.

e l`autunno dell`anno domini 1600 quando il giovane domenicano tommaso grozio si rifugia a varanasi. e stato costretto ad abbandonare in gran fretta l`italia della controriforma, segnato dal marchio dell`eresia, per sfuggire agli scherani della santa inquisizione. porta ancora negli occhi l`immagine del suo maestro che arde sul rogo, e impressa nella mente l`enigmatica indicazione che giordano bruno gli ha consegnato prima di morire. una traccia, un`esortazione, un messaggio, che per tommaso tuttavia rimane oscuro. nella citta` sacra indiana, l`eretico viene raggiunto da un emissario dell`imperatore della cina, da anni alla ricerca di alcuni manoscritti di marco polo che il veneziano non aveva voluto divulgare: sono le pagine proibite del milione. quei testi custodiscono un segreto, la ragione di mille trionfi: il potere di guarire i soldati da ogni ferita, e nei pochi frammenti rinvenuti, riportano uno strano accenno che per grozio e` una folgorazione: "se la setta di lazzaro vorra` illuminare". rapito da quella promessa di conoscenza, tommaso accetta di mettersi sulle tracce degli scritti perduti. ripercorrera` i passi segreti di marco polo dal tibet alla mongolia, dal deserto dei gobi alla persia. in ogni luogo sara` chiamato a fronteggiare insidie e pericoli. in ogni luogo sara` impegnato a collegare reperti e indizi, per avanzare fino al cuore della propria ricerca: il potere della taumaturgia, che conduce dalla comunita` di qumran a gesu` di nazareth, e da li` alla setta che venera il nome di lazzaro.

un risotto puo` essere proposto per un pranzo in famiglia o una cena importante con pochissimi cambiamenti strategici e uguale disinvoltura. l`aggiunta di qualche scaglia di tartufo o di una manciata di fagioli a un semplice risotto alla parmigiana genera effetti totalmente diversi: e` la ricetta di base, abilmente elaborata e, se passa il termine di moda, accessoriata, che funge come l`equivalente culinario della petit robe noir. assimilare la tecnica per un buon risotto si rivelera` utile quanto l`acquisto di quell`abitino passpartout. appropriato in ogni stagione e infinitamente variabile, il risotto perfetto rappresenta una conquista importante per ogni cuoca(o). franco luise offre 10 semplici regole per impadronirsi della tecnica di base, 4 formule per il brodo di cottura e piu` di 25 ricette per risotti che valorizzano le primizie di ogni stagione. non e` un semplice gioco di sostituzione delle verdure. lo chef va oltre, stratificando i sapori e sorprendendo con le presentazioni: trasforma il risotto anche in farcia, tortino, timballo e beignet.

ci sono cose che non fareste mai. cosi dite: ne` ora ne` mai. sprecare una fruttuosa domenica pomeriggio negli studi di cinecitta` per partecipare a una trasmissione televisiva, per esempio. sgomitare in autogrill durante l`esodo delle vacanze. mettersi in coda per il giro della morte sulle montagne russe e spendere un intero stipendio sotto il giogo di figli ipnotizzati. affrontare il pigia-pigia per l`ultimo cinepanettone, quello che vanno a vedere tutti, quello che incarna l`animo dell`italiano medio e trovarsi li con tanti italiani medi a sorbirsi l`ennesimo girovagare degli equivoci. e poi succede che vi ritrovate dentro le cose che non fareste mai. a tutti, prima o poi, succede. "e il momento in cui ci si chiede se ci si sente un po` stupidi. e la risposta non e`: no. la risposta e`: si. ma questo si e` comprensivo e caloroso, suggerisce un diritto a essere un po` stupidi qualche volta nella vita. e a lasciarsi andare". francesco piccolo ci porta con se` alla scoperta di un paese, il nostro, dove i cliche` stereotipati che etichettano precisi gruppi umani non hanno "diritto di cittadinanza". perche` non puo` esistere un "noi" e un "loro".

mestre: durante l`abituale aperitivo serale di un gruppo di amici ormai piu` che trentenni, riappare alessandro, di cui si erano perse le tracce. dopo dieci anni all`estero e un soggiorno in giappone durante il quale si e` affiliato alla yakuza, ale e` tornato per vendicare la morte del cognato egiziano e della nipote, avvenuta in condizioni poco chiare. insieme al suo vecchio amico giorgio comincera` una caccia spieiata al colpevole scontrandosi con una provincia ottusa e perbenista, che dietro la facciata pulita nasconde una realta` fatta di giri di droga, prostituzione e criminalita`.

napoli, 1754. le raffinate porcellane di capodimonte sono al centro di una vicenda che, partendo dal furto dell`oro usato per la decorazione, portera` il capitano ferrante chilivesto, incaricato delle indagini, prima nel mondo alchemico dell`arcanum, la formula della porcellana, poi sulle tracce di un giovane straniero e del suo servo, disposti a tutto pur di entrare in possesso delle preziose statuine. il rapimento del primo scultore della real fabbrica mutera` il caso in un vertiginoso quanto intricatissimo affaire internazionale. dopo aver decifrato la misteriosa lingua usata dai due, chilivesto si imbarchera` in un lungo viaggio che lo portera` fino ai confini estremi dell`europa, dove la vicenda avra` una sorprendente soluzione.

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