

"per cinquantasei anni ho percepito me stesso come musulmano e, intorno a me, gli altri mi hanno individuato come un musulmano. a cinquantasei anni sono rinato da cristiano azzerando l`identita` islamica, che ho consapevolmente e volutamente rinnegato. dentro e fuori di me tutto cambiera`. nulla sara` piu` come prima." nella notte del 22 marzo 2008, durante la veglia pasquale celebrata da papa benedetto xvi nella basilica di san pietro, magdi allam ha ricevuto dalle mani del pontefice i sacramenti dell`iniziazione cristiana, completando un lungo e sofferto percorso che lo ha spinto a sancire il definitivo distacco dall`islam, la religione ereditata dai genitori, e da una storia personale di dubbi e lacerazioni. l`evento ha suscitato non solo l`interesse dei mass media di tutto il mondo, ma anche roventi polemiche, alimentate da quanti hanno considerato la decisione di allam di rendere pubblica la sua professione di fede, e quella del papa di ratificarla, una sorta di "provocazione", un modo di soffiare sul fuoco della "guerra di religione" e dello "scontro di civilta`". "grazie gesu`" e` il racconto di una conversione religiosa, e` un grido d`allarme in difesa della sacralita` della vita e della dignita` e liberta` della persona e, insieme, un forte messaggio di speranza per un`autentica cultura del dialogo e della pace.

un`indispensabile guida introduttiva agli studi archeologici attraverso una trattazione sistematica (winckelmann - l`archeologia filologica - le fonti letterarie - le scoperte e le grandi imprese di scavo - ricerche teoriche e storicismo agli albori del novecento - problemi di metodo), e insieme l`appassionata polemica di uno degli ultimi "grandi intellettuali" italiani contro le tendenze piu` recenti della disciplina in cui era maestro. bianchi bandinelli (1900-1975) ha insegnato archeologia e storia dell`arte antica a cagliari, pisa, groningen, firenze e roma fino al 1965. dal `45 al `48 e` stato direttore generale delle antichita` e belle arti.






nel cuore della foresta di una piccola cittadina polacca viene trovato il corpo di un ragazzo. chi l`ha ucciso? l`indagine condotta in modo dilettantesco, da un giovane agricoltore, portera` alla luce non solo la rete di corruzione creatasi nei paesi dell`europa centrale, ma anche misteri ben piu` antichi, che risalgono ai tempi dell`ultima guerra mondiale e allo sterminio degli ebrei. romanzo della memoria che intreccia con forza le devastazioni dello sterminio nazista con le incongruenze del presente, la volonta` di dimenticare con quella, ancora piu` tenace, di onorare le vittime di un tragico passato.

il libro e` concepito come un faccia a faccia, un confronto che narra la storia delle due band che hanno cambiato la faccia della musica pop e tanta parte del costume occidentale. al di la` della contrapposizione storica, esiste un`opposizione che "lavora" sotto le scelte di gusto che fanno tuttora le nuove generazioni. georg diez ricostruisce fatti e misfatti, intrecciando le vicende delle due band e dando forma ad un "conflitto" (di idee, di promesse, di modelli comportamentali) che incide ancora sul nostro presente.

alcuni dei temi affrontati in questo libro: il rapporto tra natura e cultura, il problema dell`incesto, lo scambio ristretto e quello generalizzato, le regole sociali, endogamia, esogamia, poligamia, il principio di reciprocita`, l`organizzazione dualistica della vita sociale, il bambino e il primitivo, il matrimonio e la filiazione, patrilinearita` e matrilinearita`, i matrimoni tra cugini, prossimita` biologica e sociale, lo scambio matrimoniale, gli esempi australiano, cinese, indiano, le strutture complesse e il matrimonio moderno.

stare al mondo e` un maledetto numero da equilibristi. e inutile pretendere che `fuori` tutto funzioni se `dentro` c`e` disordine. isabel lo sa. non e` felice ma e` vitale e curiosa. vuole capire e vivere meglio. e cosi` si butta a pesce passando da un seminario new age a un week end in convento, da un corso di tai-chi a uno di sesso tantrico, da un workshop sulla reincarnazione a un incontro che promette il risveglio dell`assopito lato femminile. la via dell`illuminazione diventa una corsa ad ostacoli. massaggi, irrigazione del colon, danze collettive, angeli e fate, astrologia e chakra...





il libro racconta la storia di una famiglia in un lungo arco di anni. una dopo l`altra le generazioni si succedono nella stessa casa, al centro dello stesso podere, in apparente tranquillita`. ma il viaggio all`indietro verso l`origine rivela zone d`ombra e di mistero. non e` tutto stato come si tramanda e cio` che si scopre tra le reliquie e le memorie della famiglia e` la vertigine del proprio destino.











"e hashish... da` fuoco all`immaginazione": cosi` disse il poeta albert samain quando lesse le "vite immaginarie", ventitre` `percorsi di vita`, brucianti di rapidita`, dove incontriamo personaggi illustrissimi, come empedocle o paolo uccello o petronio, e gli ignoti destini di katherine, merlettaia nella parigi del quattrocento, o del maggiore stede bonnet, `pirata per capriccio`, o degli impeccabili assassini burke e hare - e tutti circondati dalle folle senza nome di mendicanti, criminali, prostitute, mercanti ed eretici che abitano la storia. e vano, come pure in borges, tentare di discriminare il vero e l`immaginato in queste superfici splendenti, perche` tutto vi e` visionario e segretamente unito in una sola catena, a dimostrare le parole di schwob secondo cui "la somiglianza" e` "il linguaggio intellettuale della differenza" e "la differenza... il linguaggio sensibile della somiglianza".

poche volte il titolo di un romanzo riesce a rendere con tanta efficacia l`intrinseca conflittualita` delle tematiche che vi si dipanano. il treno nella stanza: percorso e attesa, blocco e fuga, piani opposti e inconciliabili, ma ugualmente coesistenti e contemporanei, che caratterizzano la vita del protagonista della vicenda, ma che certamente vanno allargati alla condizione in genere della vita umana. l`autore riattraversa con la tecnica del flash-back il suo cammino, la sua formazione, rivedendo quelle che sono state le coordinate piu` incisive del proprio essere, sempre alla ricerca di una risposta che sfugge, ma che, proprio perche` e` inafferrabile, diventa tanto piu` incalzante. sogno e realta` si sovrappongono e si contrappongono. il senso della limitatezza, scandito da quella stanza: i due tavoli, la sedia ed altre poche suppellettili per l`arredo danno il senso del confine della vita, ma in quella stessa stanza penetra un fascio di luce solare che filtra attraverso le fessure di un`imposta, quasi a voler rompere la compattezza del buio. i rumori dell`ambiente esterno procedono quasi di pari passo con gli impulsi piu` improvvisi, e sono proprio quegli stessi rumori che riportano il protagonista alla sensazione del sopraggiungere di un treno. il treno, quindi, come fluire rapido del tempo a cui il protagonista vuole dare un senso, un significato, una collocazione scandita. traspare questa tensione a mettersi alla prova, a volte solo il bisogno di colmare un vuoto e magari autoassolversi. ma da cosa?

in queste storie zen, raccolte e narrate dal maestro taisen deshimaru (alcune di esse risalgono a duemilaseicento anni fa), la straordinaria carica di umorismo e la potenza dello spirito fecondo dello zen trovano una perfetta esemplificazione. perche`, senza dubbio, ciascuna di esse ci apre una porta e racconta un modo di vedere la realta`. la storia e la leggenda qui sfociano in una verita` profonda e racchiudono un significato eterno. dice un proverbio zen che, quando ci viene indicata la luna, dobbiamo guardare quest`ultima e non il dito che ce la mostra: ecco un buon metodo da seguire anche nella lettura di questo libro.




una biografia a vignette. con un tratto delicato, quasi melanconico, paulesu reinventa un gramsci che ha i tratti di un bambino. capelli in disordine, occhiali, braccia lungo il corpo: sembra lo scolaro modello dei libri di lettura, sembra un personaggio che viene da lontano. "sono sardo, sono gobbo, sono pure comunista. dopo una lunga agonia in carcere, spirero`. nino mi chiamo." cosi` si presenta nella prima vignetta, e a quella seguono altre che di gramsci ripercorrono le idee, le riflessioni, le lotte, gli amori. fra gruppi omogenei di vignette l`autore inserisce sequenze di testo che raccontano la vita dell`uomo o citano passi importanti delle opere del politico e dell`intellettuale. ne esce un libro del tutto originale che ci guida, come all`interno di un ideale museo (non monumentale, non celebrativo), dentro la vita, il pensiero, e l`eredita` umana e politica di antonio gramsci.












"l`importante e` che la maestra sia brava": ecco il mantra che guida i genitori nella scelta della scuola dei propri figli. si`, ma se poi in classe ci sono dei bambini stranieri? potrebbero rallentare il programma... per farla finita con i luoghi comuni (e i timori incontrollati) che serpeggiano fra i banchi, benedetta tobagi e` andata a vedere cosa succede nelle scuole primarie. scuole pubbliche, ovviamente. un viaggio che e` cominciato ad amatrice, l`ombelico d`italia, e ha toccato roma, brescia, ancona, torino, i paesini della bassa mantovana, ma anche realta` piu` di frontiera come udine e palermo. in italia ci sono molti maestri e dirigenti bravissimi, ma la buona volonta` non basta a far funzionare bene una scuola. i bambini stranieri in realta` si rivelano una ricchezza, non un ostacolo. crescere e studiare in una classe mista permette di conoscere una porzione di mondo piu` grande. "e come fare un erasmus stando a casa" e infatti capita a palermo che studenti universitari e "minori stranieri non accompagnati" frequentino insieme gli stessi corsi di italiano. a genova e milano invece uno dei momenti piu` attesi dagli alunni e` la condivisione di parole e storie legate al proprio paese d`origine. ci sono scuole che cercano di ampliare l`offerta formativa specializzandosi nello sport o nella musica, altre che istituiscono attivita` extra senza chiedere costi aggiuntivi ai genitori.








brooklyn, ai giorni nostri. durante una tempesta di neve, richard bowmaster, professore universitario spigoloso e riservato, tampona la macchina di evelyn ortega, una giovane donna emigrata illegalmente dal guatemala. quello che sembra solo un banale incidente prende tutt`altra piega quando evelyn si presenta a casa del professore per chiedere aiuto. smarrito, richard si rivolge alla vicina, che conosce a malapena, lucia maraz, una matura donna cilena con una vita complicata alle spalle. lucia, evelyn e richard, tre persone molto diverse tra loro, si ritrovano coinvolte in un thriller dalle conseguenze imprevedibili. tre destini che isabel allende incrocia per dare vita a un romanzo molto attuale sull`emigrazione e l`identita` americana, le seconde opportunita` e la speranza che, oltre l`inverno, ci aspetti sempre un`invincibile estate.

una citta` di provincia, una casa in cima a una scalinata, una stanza al piano di sopra, dove c`e` un uomo, immobilizzato in un letto. ester studia poco, frequenta un gruppo di amici con cui passa tutto il tempo a fumare al baretto sul mare o a bere nelle cantine dei ragazzi delle case popolari. ester sembra libera e indipendente, bacia e sa farsi sfiorare, si concede e si ritrae, e sa scatenare il desiderio di un uomo piu` grande. invece, a un certo punto si perde, smarrendosi nel silenzio spesso di casa sua, nell`impossibilita` di comunicare con la madre se non attraverso frasi brevi e sprezzanti. affonda nell`incapacita` di nutrirsi, nel disperato sgomento di quella stanza di cui non si puo` parlare: li` dove c`e` il padre, da dieci anni muto, congelato tra la vita e la morte. "la stanza di sopra" e` il primo romanzo di rosella postorino: una cronaca dell`anatomia emotiva del distacco doloroso e incolmabile che separa l`infanzia dalla maturita`.

i diciassette racconti inediti rinvenuti nel computer di bolano dopo la sua morte che hanno fatto nascere e prosperare la sua leggenda nera, oggi per la prima volta tradotti in italiano, insieme a tutti i suoi racconti pubblicati in vita.

cosa significa essere il vicino della piu` grande nazione del mondo? da sempre attratta dalla cultura e dall`anima russe, erika fatland ha dedicato anni a cercare di capire quella terra smisuratamente vasta. dopo aver sognato di camminare su una grande carta geografica, muovendosi lungo il sinuoso confine russo, decide di tentare un nuovo approccio: e` possibile capire un paese e un popolo osservandoli dall`esterno? comincia cosi` la pianificazione di un itinerario favoloso che abbraccia l`intera superficie di uno dei giganti della politica mondiale. partendo da pyongyang e spostandosi verso ovest a bordo dei mezzi piu` disparati - aerei a turboelica, treni, cavalli, traghetti, autobus e persino renne e kayak -, l`autrice percorre l`interminabile linea di confine tra la russia e i paesi vicini. dall`oriente all`asia centrale, e poi attraverso il mar caspio fino al caucaso. e ancora, al di la` del mar nero, l`ucraina divisa dalla guerra, e poi l`est dell`europa e i paesi baltici, fino all`estremo nord e a murmansk. per 259 giorni, erika fatland ha raccolto testimonianze e immagini, componendo un ritratto affascinante e vivido di paesaggi, culture, societa` e stati le cui differenze sbiadiscono di fronte all`unico elemento che li accomuna: l`essere confinanti della russia. e le storie, ora pittoresche, ora tragiche, spesso incredibili, che le persone incontrate durante il cammino tra due continenti raccontano, trovano tutte una spiegazione in questa fondamentale condizione geopolitica.