
prima della discesa agli inferi della kolyma, la sterminata distesa di paludi e ghiacci nella siberia nordorientale dove il regime sovietico porto` al massimo livello di efficienza il sistematico annientamento delle sue vittime, salamov aveva gia` avuto modo di sperimentare la durezza della repressione staliniana: arrestato nel 1929 per "propaganda e organizzazione sovversiva", fu infatti condannato a scontare tre anni di lavori forzati in uno dei primi lager sovietici, quello di visera, nel nord degli urali. al ricordo di quell`esperienza - il primo impatto di uno spirito libero e forte con la spietata realta` politica e sociale del paese - salamov, dopo il rientro a mosca, torna in due momenti distinti della sua vita. nel 1961, mentre gia` sta lavorando ai "racconti della kolyma", scrive i due frammenti che aprono il volume, "la prigione di butyrki" (1929) e "visera": testi incompiuti, eppure fondamentali per introdurre il corpo centrale del libro - quello che nel diario egli defini` "l`antiromanzo di visera", composto tra il 1970 e il 1971, ma destinato a vedere la luce solo nel 1989. in queste pagine, che si saldano indissolubilmente ai "racconti della kolyma" e che spesso ne richiamano temi e personaggi, tanto da costituirne l`indispensabile preludio, prende via via forma l`epopea negativa dei lager staliniani.







quali forme assume il discorso politico? come parla un leader ai cittadini? e possibile dire tutta la verita`, parlare con franchezza, quando si tratta di questioni controverse e divise, quando il clima politico e` teso fino alla lacerazione, o occorre invece nascondere la verita` e giocare sulla presa delle emozioni? queste e altre domande sulla comunicazione politica lampeggiano, con inquietante lucidita` e spietata analisi, nei discorsi che tucidide fa pronunciare ai protagonisti del suo racconto storico nei contesti del dibattito assembleare dell`atene del quinto secolo. dall`elogio della democrazia, pronunciato da pericle, ai discorsi che riguardano la guerra e la prosperita` della polis, dai sacrifici richiesti ai cittadini alle scelte inerenti la conservazione dell`impero e i rapporti con gli alleati: i discorsi, uno dopo l`altro, dipingono un quadro che sollecita, nel confronto, l`orizzonte contemporaneo in una sconcertante attualita`. il volume contiene i tre discorsi di pericle alla citta` (l`epitaffio ai caduti in guerra, che e` al contempo un elogio della citta` democratica; i due discorsi che riguardano la decisione di entrare in guerra e la necessita` di conservare l`impero), il dibattito tra cleone e diodoto sul trattamento da riservare alla ribelle mitilene (sterminare gli alleati infedeli o ricorrere a misure piu` moderate) e l`orazione di alci- biade che incita atene alla spedizione in sicilia (il sogno di un`interminabile espansione dell`impero)...








le favole di luis sepulveda parlano ai bambini e agli adulti e raccontano i grandi temi universali: l`amicizia, la lealta`, l`amore e il rispetto per la natura. contiene: storia di una lumaca che scopri` l`importanza della lentezza; storia di un cane che insegno` a un bambino la fedelta`; storia di un gatto e del topo che divento` suo amico; storia di una gabbianella e del gatto che le insegno` a volare.
