
fin da adolescente virginia woolf aveva sofferto di ricorrenti attacchi di una malattia nervosa che la costringeva a lunghi periodi di inattivita` e di profonda depressione. ma nonostante cio` la sua morte sorprese tutti, a cominciare da suo marito leonard e sua sorella vanessa, i piu` vicini parenti. il suicidio di virginia ha fatto a lungo discutere critici letterari e biografi. sembrava che il successo letterario e la costante presenza di amici molto cari avessero scongiurato la tendenza suicida che si era gia` manifestata nella scrittrice. ma fu proprio il suo coraggio e la sua lucidita` di fronte ai sintomi che preludevano a un ennesimo e forse definitivo piombare nella malattia che la spinsero a scegliere la morte. grazie a questa raccolta di piu` di duecento lettere di scrittori, amici, letterati e conoscenti - tra cui d.h. lawrence, t.s. eliot, vita sackville-west, mary sarton e e.m. forster inviate in questa occasione a leonard woolf e alla sorella vanessa bell possiamo sentire il polso di coloro che conobbero e amarono un personaggio tanto geniale quanto umano come virginia woolf. da ogni lettera traspare un aspetto particolare, un inedito dettaglio, un omaggio affettuoso e l`impronta di un ricordo indelebile.




in queste storie zen, raccolte e narrate dal maestro taisen deshimaru (alcune di esse risalgono a duemilaseicento anni fa), la straordinaria carica di umorismo e la potenza dello spirito fecondo dello zen trovano una perfetta esemplificazione. perche`, senza dubbio, ciascuna di esse ci apre una porta e racconta un modo di vedere la realta`. la storia e la leggenda qui sfociano in una verita` profonda e racchiudono un significato eterno. dice un proverbio zen che, quando ci viene indicata la luna, dobbiamo guardare quest`ultima e non il dito che ce la mostra: ecco un buon metodo da seguire anche nella lettura di questo libro.



