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enrico carella, tra le 20.40 e le 20.45 del 29 gennaio 1996, con la complicita` del cugino e dipendente massimiliano marchetti, appicca il fuoco alla fenice di venezia. carella era il titolare di una piccola ditta che aveva ottenuto il subappalto per alcuni lavori elettrici nel restauro della fenice (il capocantiere dell`azienda appaltatrice era suo padre). carella (d`ora in poi il cugino padrone, ) era in ritardo sulla consegna dei lavori: avrebbe dovuto pagare una penale che non sarebbe mai stato in grado di saldare. il cugino padrone conduceva una vita al di sopra delle sue possibilita`, una vita che coincideva con l`immagine che aveva di se stesso ma non con le finanze di cui disponeva. decide di appiccare un incendio: un incidente nel cantiere avrebbe rimandato la chiusura dei lavori. e l`innesco che provochera` la completa distruzione della fenice. . il flashover identifica il momento di transizione tra un incendio in crescita e un incendio nella sua fase matura: la temperatura e` altissima e uniforme, il fuoco ha raggiunto la totalita` delle superfici disponibili, tutto brucia all`unisono. giorgio falco ha scritto un libro che come un incendio illumina e divora il suo oggetto: ricostruzione di una storia vera e sua decostruzione; autobiografia di tutti, ritratto in maschera - e di una maschera - degli ultimi quarant`anni di storia italiana; romanzo di un`ossessione; iconotesto in cui le fotografie inchiodano le parole, in un autentico controcanto che brucia sotto traccia fino all`esplosione finale; interrogazione del denaro, del suo potere distruttivo e seduttivo; indagine sul desiderio, il desiderio di cose, di possesso, di riconoscimento, ma anche sul

se l`unica costante all`alba del terzo millennio e` il cambiamento, e` necessario pensare ai processi piu` che ai concetti. che risposta dare a un centro che si frammenta? come fornire ai soggetti nomadi e ibridi della post-modernita` un`etica all`altezza della metamorfosi perenne? ispirandosi alla filosofia dell`immanenza e della differenza sessuale, rosi braidotti indaga gli aspetti materiali e discorsivi della frantumazione delle identita` unitarie, con una particolare attenzione all`immaginario mostruoso, al cyberpunk, al fanta-horror. un testo che rivendica - sulla scorta di gilles deleuze e luce irigaray - l`urgenza di un pensiero materialista e femminista, di linguaggi porosi e versatili in grado di rivelare orizzonti sociali di speranza e generare visioni alternative sul presente.

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