
tic - tac, tic - tac, tic - tac, tic tac. il tempo si accorcia, i colpi sono sempre piu` violenti, la palla da tennis viene messa in gioco da una crisi economica, da una crisi ambientale, da una crisi sociale, da una crisi culturale. crisi: separazioni che cerchiamo sempre di ricucire. spesso ci viene contro, quella palla, e non incontro. possiamo anche scansarla. nel frattempo lo spazio si deforma, il campo si allarga a nuove valenze, nuove istruzioni, nuove attualita`, fenomenologie piu` ampie. la nostra risposta puo` essere raffinata come lo e` un confetto alla menta o all`arancia, tic o tac, ugualmente adatto, a disparita` di gusto, per soddisfare desideri, opportunita`, convenienze. siamo pronti a rispondere a un servizio sempre piu` rapido, sempre piu` angolato? sono pronti i nostri riflessi? quanto siamo cinestetici? quanto ci siamo allenati a reagire istintivamente e quanto a ragionare sul colpo da scegliere? quanto tempo ci viene concesso per fermarci a pensare al punto precedente, per guardarci intorno prima di replicare? quanto tempo abbiamo? quanto tempo ci resta? quanto tempo? quanto tempo, per ribattere il servizio di mario ancic? solo 0,41 secondi. possiamo permetterci di pensare alla partita vinta ieri? possiamo distrarci e guardare a quello che succede sugli spalti? siamo convinti che l`allenatore possa aiutarci a rispondere a quel servizio? (...) nondimeno si tratta di un libro, articolato in tre parti, segnato da "riflessioni architettoniche se non urbanistiche"...

come, quando e perche` e` nato il cosmo? qual e` l`origine del tempo e dello spazio? come possiamo definire il `nulla` primordiale? fino a dove la scienza puo` risalire alle cause e ai fattori che determinano la realta`? sono quesiti intorno ai quali si interrogano senza sosta da molti decenni i cosmologi moderni. john barrow, uno dei piu` noti scienziati contemporanei, presenta le piu` recenti ipotesi della fisica sulla natura del tempo, sull``universo inflazionario` e sui `cunicoli`. una breve storia dell`inizio per i non iniziati, che da` occasione di aggiungere alcuni tasselli al mosaico delle conoscenze, senza dimenticare pero` i limiti del territorio da cui questo sapere e` dedotto. un itinerario affascinante e allo stesso tempo inquietante, dove `i segreti piu` profondi sono quelli che rimangono non svelati`.



il libro e` stato paragonato da umberto eco a un cucchiaio: un oggetto perfetto e non ulteriormente migliorabile. ma come si e` arrivati a questo risultato? federica formiga spiega quali siano gli elementi che identificano il prodotto librario e propone, in un percorso sistematico attraverso i secoli, le tappe del suo sviluppo e i suoi maggiori protagonisti. e tra quattrocento e cinquecento che si stabilizza un`accezione di libro come oggetto in grado di contenere testo in quantita` considerevoli, prodotto a costi relativamente bassi e capace di resistere nel tempo. il settecento e l`ottocento sono invece i secoli di svolta per gli autori, che iniziano a vivere del lavoro della propria penna, mentre gli editori si aprono alle nuove tecniche di stampa, che hanno lanciato il libro verso la modernita`, passando dalla censura e dai diritti editoriali. infine, agli e-book e` riservata l`ultima parte, in cui si cerca di capire quali, forse, nuovi scenari aspettano il libro.
questo libro raccoglie in nuova edizione un importante dialogo-intervista con italo mancini (1925-1993). oltre a ripercorrere aspetti biografici significativi di uno dei piu` grandi filosofi cristiani del novecento, il volume introduce alle linee teoriche centrali della sua ricerca: l`interpretazione della trascendenza, la teoria dell`entusiasmo, la