
tutti gli italiani che abbiano almeno 40 anni, e sono piu` della meta` della popolazione, conoscono le storie di jacovitti, non foss`altro che per la popolarita` del diario vitt. conoscono anche le sue tavole erotiche, sempre di un erotismo soft, fanciullesco, perche` comparvero su testate ad alta tiratura (per esempio "playman") e sono state anche riproposte nel volume di stampa alternativa "kamasultra". pero` le sue carte da poker con soggetti erotici ancora nessuno le conosceva. semplicemente perche` gli erano state commissionate da un collezionista che le aveva tenute finora chiuse in cassaforte. finalmente vengono alla luce. e soprattutto viene alla luce il loro contenuto di fantasia e irriverenza, al livello piu` alto mai raggiunto da jacovitti, che sposa lo spazio delle carte da gioco superando i limiti imposti dal formato e dai simboli. le carte di jacovitti sono qui proposte in volume, con la prefazione del massimo esperto jacovittiano, gianni brunoro. il volume e` qui riproposto in una nuova edizione.


pubblicati nel 1959, i racconti de "la messa dei villeggianti" compongono un ritratto sfaccettato della vita di provincia. ambientate tra il lago d`orta e il lago maggiore, queste storie realizzano una grande varieta` di psicologie umane. da anni introvabile nelle librerie italiane, questo volume resta uno dei maggiori successi dello scrittore torinese, che in queste pagine ha riversato tutto il suo amore per i ritmi lenti della campagna e della villeggiatura, per i paesaggi brumosi del piemonte, per il gusto del buon vivere.





per questo, la geochimica e geobiologa statunitense hope jahren ha dedicato anni a catalogare una sconfinata serie di dati. dati che descrivevano la crescita demografica, come si e` intensificata l`agricoltura, come sono saliti alle stelle i consumi energetici nell`ultimo mezzo secolo. jahren li ha setacciati alla ricerca di pattern ricorrenti riproponendosi di quantificare i cambiamenti in atto a livello globale nei termini piu` precisi e concreti possibili. lo scopo? presentare la crisi climatica senza catastrofismi ne` semplificazioni, senza avventurarsi in azzardate previsioni, ma concentrandosi su quanto e` gia` successo, su quanto il nostro pianeta e` cambiato negli ultimi decenni. perche` solo cosi` possiamo davvero persuaderci a cambiare rotta. con rigore scientifico e ironia, l`autrice osserva come la costante ricerca del benessere scandisca da sempre il ritmo del progresso umano. ma la nostra rapacita` ci spinge a consumare piu` del necessario, piuttosto che a condividere gli avanzi della nostra ricchezza. basti pensare che, su scala globale, dal 1969 a oggi la produzione di cereali e di carne e` triplicata, eppure gli scarti di cibo sono aumentati a tal punto da essere pari alla quantita` che servirebbe a sfamare tutte le persone denutrite del mondo. l`analisi di jahren rivela come sia questo insaziabile bisogno di abbondanza ad aver imposto al pianeta un cambiamento. "il lato oscuro dell`abbondanza" e` un vibrante appello alla civilta` del benessere affinche` ripensi il legame fra la cultura dello spreco di alcuni e lo stato del pianeta di tutti. perche`, seppur drammatica, la situazione si puo` ancora salvare.