


nato il 9 settembre 1941 a dowson, georgia, otis redding e` stato insieme a ray charles e james brown il piu` grande soul singer mondiale. mori`, ironia della sorte, proprio al culmine della sua carriera musicale, in un incidente aereo a madison, nel wisconsin, il 10 dicembre 1967. insieme a lui perirono anche i componenti del gruppo che l`accompagnava in tour: i "bar keys". redding inizio` sin da bambino ad interessarsi di musica e, come molti afroamericani della sua generazione, il primo palcoscenico e` stata la chiesa con i suoi canti gospel. rivolse pero` ben presto la sua attenzione al r&b di little richard (originario di macon, la cittadina dove i redding si sono trasferiti all`inizio degli anni `40), e di james brown che spesso gravitava in quella zona.

che cos`e` donguan? una citta`, verrebbe da rispondere, se il termine non si applicasse solo per difetto a un enorme agglomerato di fabbriche, collegate da una rete di tangenziali che non contemplano il passaggio, o anche solo la presenza, di pedoni. ma perche` a donguan arrivano ogni giorno, dalle sterminate campagne di tutto il paese, migliaia di ragazze? qui la risposta e` piu` semplice: intanto perche` le braccia delle giovani donne sono le piu` ambite, nel mercato del lavoro cinese, e poi perche` una ragazza, in un posto come donguan, puo` realizzare il suo sogno, l`unico apparentemente concesso, in cina, oggi: fare carriera. certo le condizioni di partenza sono durissime: turni massacranti, paghe minime, il tempo che avanza al lavoro reinvestito nell`apprendimento coattivo di quei rudimenti di inglese senza il quale una carriera non puo` avere inizio. e come alternativa, una bella serata fra colleghe al karaoke aziendale. ma le ragazze di donguan - e in particolare le quattro che leslie t. chang, in questo suo reportage, ha seguito per anni sono disposte ad accettare tutto: un nomadismo incessante; relazioni personali fuggevoli, ma irrinunciabili; e una vita interamente costruita intorno al possesso di un unico bene primario, il cellulare. sembra l`anticipazione di un incubo futuribile, ed e` invece solo una scheggia di un presente parallelo al nostro, e molto piu` vicino di quanto vorremmo sperare.




appassionato del pensiero di james hillman, il libraio antiquario paolo pampaloni ha costruito negli anni, per rendergli omaggio, una selezionatissima biblioteca sull`anima e sull`anima mundi: incunaboli, cinquecentine, preziosi commenti, da omero, pitagora, platone e l`intera letteratura neoplatonica del rinascimento sino alle prime edizioni di jung, kere`nyi, corbin. una tradizione millenaria, una trama variegata di miti, sogni e teorie, dove sempre si ritrova quel singolare splendore che sembra emanare da una segreta animazione delle cose. secondo plotino l`anima, dispiegandosi al mondo, si degrada e s`intorbida nell`oscuro caos delle passioni e dei desideri, ma per hillman qualche scintilla ancora ne trapela. e la collezione di paolo pampaloni cerca di restituire la continuita` di tutti i discorsi attorno a questa luce, cogliendo le tracce di un cosmo animato che parla ormai solo con voci lontane. la dettagliata schedatura bibliografica da` conto della presenza fisica dei libri sugli scaffali dell`antiquario, mentre al commento e` demandato il compito di ritessere una tela strappata, depositaria di una sapienza ancor oggi viva per chi non sia sordo a quelle voci e cieco alla misteriosa luce dell`anima mundi. con una nota di roberto calasso.









c`e` una bellissima contraddizione che avvolge la storia, la musica, la personalita` di lucio battisti: essere, forse, l`artista musicale piu` celebre di sempre in italia, quello piu` conosciuto, popolare, con canzoni che sono ancora parte integrante del tessuto connettivo della cultura italiana, ma al tempo stesso essere "sconosciuto", privo di una biografia pubblica, misterioso per chiunque abbia voglia di scoprire l`uomo oltre all`artista. ed e` proprio il "mistero" battisti quello che questo libro indaga, provando a mettere insieme i pezzi di un puzzle per sua natura incompleto. partendo dal binomio battisti-mogol, i cui brani sono stati la colonna sonora assoluta di un decennio della storia d`italia, gli anni settanta. per poi passare a quel momento, alla fine degli anni settanta, in cui battisti e` diventato soltanto una voce, priva di corpo, lontana dal pubblico e dai media, cristallizzato nell`immagine del ragazzo con i capelli ricci e il foulard che non invecchia mai, come le sue canzoni. battisti elettronico e invisibile, che con pasquale panella ha disegnato i contorni di un universo visionario e ai limiti dell`avanguardia, anticipando una rivoluzione di linguaggio che ci porta dritti alla musica contemporanea. la biografia di ernesto assante racconta piu` storie, quelle di un artista e uomo multiforme, capace di essere accessibile ma concettuale, rivoluzionario ma popolare. un libro di racconti di vita e di canzoni memorabili, inevitabili ed eterne. un libro che celebra con fine sapienza il mito senza tempo di lucio battisti.