

quando lessero il manoscritto di rosso di lago, elio vittorini e lalla romano pensarono di avere tra le mani un bel romanzo e un giovane scrittore di talento. scrisse la romano a manlio corabi: vittorini fu prodigo di elogi e ne paragono` la prosa e l`intensita` narrativa a quelle di francis scott fitzgerald. era il 1958. poi le circostanze presero una piega inaspettata... e il romanzo rimase in un cassetto. ne riemerge dopo piu` di 50 anni, arricchito dal fascino del tempo trascorso. bello per la sua prosa evocativa e coinvolgente. affascinante perche` con freschezza ci conduce nei giorni tumultuosi e colmi di aspettative della resistenza. lo scenario e` quello del lago di como. i personaggi, disarmati nelle loro passioni, sono reali e attuali come solo s`incontrano nelle opere di vera poesia.



per una volta non ci sono dubbi: bela, il protagonista di questo romanzo, ha molti dei tratti che fecero di janos sze`kely quello straordinario personaggio che fu. uno che, nato povero in ungheria all`alba del novecento, riusci` (al pari di celebri conterranei come il produttore alexander korda, il regista george cukor, gli attori bela lugosi e zsa zsa gabor) ad arrivare a hollywood, dove divento` un brillante soggettista e sceneggiatore, e vinse perfino un oscar nel 1941. il libro, pubblicato in inglese nel 1946 sotto pseudonimo, e` stato definito dai critici americani "a mix of charles dickens and vicki baum": come dire, un po` oliver twist, un po` grand hotel. in realta`, tutto quello che potrebbe esserci di patetico nell`infanzia del piccolo bela, abbandonato dalla madre nelle grinfie di un`orribile virago, e` costantemente contraddetto dal tono del narratore, la cui ironia non viene meno neanche nei momenti piu` difficili. e quando infine, a quattordici anni, bela raggiungera` la madre, anche sopravvivere nella budapest degli anni venti, e poi degli anni trenta, si rivelera` un`impresa quasi disperata. tanto piu` che dovra` continuamente barcamenarsi fra due mondi agli antipodi l`uno dall`altro: l`insanabile miseria del quartiere in cui abita e il lusso sfrenato, sfavillante di luci, del grande albergo in cui riesce a trovar lavoro.


"ti amo" e` una divertente e originale raccolta di idee per trovare il modo di rilevare o esprimere i propri sentimenti diversamente e con un pizzico di follia, infrangendo anche qualche tabu`. l`autore suggerisce bizzarrie e spiritose tenerezze capaci di vivacizzare piacevolmente la vita di coppia non soltanto il giorno di san valentino. dalla ripresa su videocassetta di se stessi impegnati a recitare un monologo in cui si dichiara tutto il proprio amore alla cenetta intima a base di portate su ciascuna delle quali campeggia un diverso messaggio d`amore. "ti amo" e` un libriccino adatto a tutti coloro che, innamorati, non vogliono rinunciare al piacere di stupire la persona amata.



alla domanda del titolo sono state fornite risposte variabili da 1 a 1000 miliardi di abitanti. oltre la meta` delle stime, tuttavia, ricade tra i 4 e i 16 miliardi di abitanti, segno che un`ipotesi sufficientemente attendibile non e` proibitiva. in ogni caso, con la popolazione del pianeta giunta a 5,7 miliardi e una crescita, al tasso di incremento attuale, di circa 1 miliardo ogni decennio, siamo ormai entrati nella zona critica della capacita` demografica terrestre. oggi e` ancora possibile frenare la crescita della popolazione mondiale in maniera non traumatica, volontaria e graduale, senza ricorrere a mezzi di coercizione fisica, chimica o biologica, come rischiamo di dover fare in futuro.

cos`e` accaduto ai democratici americani negli anni del lungo dominio di george bush? quali idee muovono il mondo della sinistra statunitense? con quale proposta politica si presenteranno allo scontro per la vita e per la morte delle elezione presidenziali del novembre 2008? e infine, sara` davvero hilary clinton il candidato per la casa bianca? sono alcune delle domande a cui risponde questa indagine nel mondo politico e intellettuale della sinistra americana, all`inizio di quello che sara` il decisivo anno elettorale.













valle camonica, 1943. con l`occupazione tedesca, anche a breno i fascisti hanno rialzato la testa. nel bar monte grappa, tra un torneo di briscola e una bevuta, si ordiscono le trame e si ordisce un piccolo attentato, allo scopo "di dare una lezione ai quei dannati tedeschi". non tutto procede per il verso giusto. persino i collaborazionisti, da don pompeo alla "signora maestra" lucia, stimata custode dell`orto fascista, vengono coinvolti in una girandola di equivoci. tra un sidecar che salta in aria e qualche rappresaglia, anche i bambini prendono parte a una singolare tragicommedia che a volte sfiora la pochade.










Omnibus Press, 1996, UK. Negli ultimii mesi del 1973, Paul McCartney concesse una lunga e approfondita intervista al giornalista e scrittore Paul Gambaccini: il volume contiene l'integrale della discussione tracciando un ritratto molto intimo e sincere dell'artista, dell'uomo, del padre e del musicista.