

questo libro racconta la storia culturale e sociale del pene: visto di volta in volta come fonte di vita, simbolo di un sacrosanto patto con dio, come emblema della vergogna o come scettro e bastone del comando, come semplice "attrezzo scenico" per l`industria farmaceutica, e - infine - come puro (impuro) strumento di penetrazione. il pene si e` sempre situato al centro dell`evoluzione culturale dell`uomo (e della donna) in occidente. con luminari del calibro di leonardo da vinci, sigmund freud, walt whitman e norman mailer, che hanno trattato da par loro questo soggetto, david friedman passa con disinvoltura dal registro alto, supercilioso, a quello basso, popolaresco in questa sua divertente (ma in buona sostanza serissima) rassegna di usi e costumi che risalgono alla piu` remota antichita`. in eta` moderna il pene e` oggetto e soggetto di mille desideri, frustrazioni e rimozioni, fino a segnare, oggi, il confine tra il lecito e l`illecito, fra l`allusione e l`osceno, l`erotico e il pornografico...


una caratteristica fondamentale della modernita` e` consistita nella sua capacita` di creare spazi imprevedibili in cui attivare sia nuovi processi di sacralizzazione e di incantamento sia situazioni propizie a una nuova centralita` delle religioni tradizionali. i processi di globalizzazione hanno rovesciato il noto paradigma weberiano del disincanto e della secolarizzazione ineluttabili, generando una serie complessa di fattori che stanno favorendo, su scala globale, un rinnovato ruolo centrale, sia a livello individuale che collettivo, del fattore religioso. l`immenso fiume dei processi di modernizzazione si e` alimentato a molteplici sorgenti: grandi scoperte nel campo delle scienza, l`industrializzazione della produzione, epocali cambiamenti demografici, il diffondersi di nuovi sistemi di comunicazione, la nascita degli stati nazione e delle rispettive burocrazie, non per ultimo il trionfo di un`economia di mercato che ha finito per prevalere su ogni forma concorrente. questi e consimili processi, anche se hanno caratterizzato in particolare l`occidente europeo e nordamericano, hanno finito nel corso del novecento per imporsi anche agli altri paesi, condizionandone in modo profondo tradizioni culturali e vita religiosa.



l`esistenza di braque e` indissolubilmente legata all`atelier, cuore della sua casa, verso cui tutto converge, la cui raffigurazione metamorfica occupa nella sua opera il posto essenziale che questo libro vorrebbe evocare. dopo l`esame del tema dell`atelier nella pittura moderna, l`autore, grande amico di braque, analizza le serie di dipinti ("figure al cavalletto", "nature morte con la tavolozza", ecc.) che culmineranno nella fondamentale sequenza degli otto "atelier sinfonici", summa pittorica di braque e trasfigurazione poetica del suo universo quotidiano.


dioniso vuole diffondere in grecia il suo culto, a cominciare da tebe. qui il vecchio re cadmo ha chiamato a succedergli il nipote penteo, figlio di sua figlia agave. dioniso per punire agave e le donne della citta` della loro poca fede nella sua divinita`, le ha invasate. anche cadmo e tiresia sono invasati. dioniso si presenta in citta` come un mago. penteo cerca di far arrestare il falso mago, ma ormai e` anch`egli completamente soggiogato e viene convinto ad andare sul monte citerone a spiare i riti delle baccanti, travestito da baccante. li` agave e le donne lo fanno a pezzi credendolo un leone. cadmo riporta agave alla coscienza e cosi` la donna scopre di portare come trofeo la testa del figlio. la vendetta del dio e` compiuta.