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l`opera, in due volumi, raccoglie scritti e interventi stesi da un critico militante lungo un ventennio. se l`impegno diretto e a caldo ha imposto un`ottica di partecipazione ravvicinata, non ha tuttavia impedito di cogliere e di seguire via via alcune grandi linee nel loro svolgimento. emerge cosi`, come ipotesi primaria, il carattere esistenziale-fenomenico della ricerca nella seconda meta` del novecento, come risulta da movimenti quali l`informale storico e, successivamente, il cosiddetto informale "freddo" (arte povera, land art, comportamento ecc.). un carattere che dapprima viene indagato con gli strumenti culturali tipici degli anni `50, tra cui in primo luogo la fenomenologia husserliana filtrata da merleau-ponty, mentre poi puo` essere posto in congiunzione con le teorie di mcluhan, che decretano la fine della galassia gutenberg e l`avvento dell`era elettronica. contro queste successive ondate di forme "aperte", secondo la formula di wolfflin, non mancano di disegnarsi le fasi di segno opposto volte a riaffermare le esigenze del "chiuso", dell`ordine e dei valori iconici (la pop e la op art, o in genere l`attenzione all`oggetto). quindi, questo aspetto di ritorno al "formato" e al definito si allarga in un`ipotesi generale di rivisitazione sistematica dei dati accumulati in tutte le eta` precedenti. questo primo volume riporta gli studi sui grandi protagonisti dell`informale e testimonia l`avvento delle ricerche oggettuali, dal new dada al nouveau re`alisme alla pop art.

un ingegnere nucleare contaminato mortalmente dalle radiazioni che, per salvare la famiglia dalla fame, tenta di vendere al mercato nero del plutonio; una ragazzina convinta di aver provocato la morte dell`adorato "compagno stalin"; le vicende di due intellettuali russi tra la breve fioritura liberale degli anni sessanta e la repressione post `68... ecco alcuni temi dei racconti di questo volume in cui ken kalfus, acclamato come uno dei piu` significativi narratori contemporanei, esplora gli ultimi cinquant`anni di storia e i mille volti di quell`immensa regione della geografia e dell`anima chiamata russia. storie lievi e tragiche insieme in cui l`horror si unisce al comico e la realta` al fantastico.

ambigui, misteriosi, carichi di un arcano simbolismo, gli undici racconti di rappresentano i primi riuscitissimi tentativi di gabriel garcia marquez di dar vita a un universo letterario nel quale il realismo delle cose quotidiane si mescola con le atmosfere della magia. gia` nei primi testi di questo volume il mondo della quotidianita` risulta stravolto dall`intrusione di elementi fiabeschi e surrealmente macabri, spiazzanti allegorie di duplicazione e di morte nate dalle nevrosi e dalla solitudine, mentre negli ultimi racconti, tra i quali il , vero e proprio atto fondativo della citta` che verra` poi cantata in , lo spazio fantastico giunge a prendere definitivamente il sopravvento.

emily dickinson (1830-1886) nacque e mori` ad amherst (massachusetts), dove visse nella grande casa paterna, la homestead, in reclusione volontaria dal 1866. il "caso" emily dickinson deflagro` nel 1890, con la pubblicazione di un volumetto di poesie che ebbe un successo straordinario. e una poesia assertiva, lucida, dura, quella di emily dickinson, che inquieta e incanta il lettore. ed e` un personaggio fuori dal comune, quello di emily dickinson, che scelse una vita di solitudine e isolamento, non volle lasciare traccia pubblica di se` e tenne le proprie poesie nascoste nel cassettone della camera da letto, da dove furono recuperate solo dopo la sua morte. fu uno spirito ribelle e determinato, capace di decidere a trent`anni di vestirsi solo di bianco e di chiudersi in casa, per tutta la vita. di lei come persona si sa pochissimo, ma per lei parlano i suoi versi, enigmatici, scarni, che suscitano stupore e curiosita`, ammirazione e inquietudine. lettrice onnivora, assetata di conoscenza, austera e insieme sensuale, sapiente nel coniugare la cultura con una sensibilita` ricca e complessa e con una limpida intelligenza, emily dickinson ci consegna una poesia modernissima, non smette di risvegliare domande e attenzione nei lettori.

la storia della cina si svolge tutta nella tensione tra unita` e molteplicita`. a un`infinita diversita` di forme di vita, alle divergenze tra visioni del mondo inconciliabili e all`aspro contrasto fra ricchezza e miseria, si sente continuamente contrapporre l`orgogliosa affermazione: "noi siamo una cosa sola. una sola e` la nostra tradizione, la nostra cultura, la nostra storia". l`attenzione di questa storia millenaria della cina si rivolge, invece, proprio a queste tensioni, a questi conflitti. descrive la dura vita dei cinesi, le sue peculiarita` e la straordinaria ricchezza delle creazioni culturali, e al tempo stesso segue tutti i tentativi di domare questa irrefrenabile molteplicita`: dall`invenzione della tradizione confuciana alla creazione dell`impero unitario, fino agli spaventosi eccessi del totalitarismo e al nazionalismo dell`era presente. solo chi conosca la molteplicita` che si agita dietro alla facciata unitaria puo` intendere la cina nella sua storia e nella sua realta` attuale.

per chiarire, per spiegare, freak nel corso di tutta la sua vita ha scritto libri, canzoni, poesie, aforismi, calcando innumerevoli volte i palcoscenici di questa ingrata italia. tutto cio` che e` assurdo & bizzarro insieme, non eroico, non retorico, non modaiolo, non istituzionale, puo` essere demenziale. un cocktail di pseudofuturismo, dada, goliardia, improvvisazione, animazione pirotecnica, provocazione con ironia d`avanspettacolo, poesia surreale soprattutto cretina. ma ancora incidenti a caso, paradossi e colpi di genio, contraddizioni, sciocchezze e gazzarra. non c`e` arte ne` artista, in senso tradizionale: tutti possono praticare il demenziale con risultati incoraggianti. basta volerlo (con convinzione). in questa antologia (o "raccolta di fiori", come lo stesso freak avrebbe detto), il piu` grande poeta del suo condominio, eterno dilettante per scelta, non dimentichiamolo, si attorciglia si` sul genere demenziale, ma non disdegna di avventurarsi anche in analisi socio-antropologiche, di propinare manuali di sopravvivenza e/o prevenzione, ed esorcizzare, con quel suo stile fatto di citazioni, di convulsioni intellettuali, di metafore al limite del rigore scientifico, di multimedialita` ante litteram, il grande equivoco del tormento esistenziale che lo affliggeva da sempre.

sempre accompagnato dal fido watson, sherlock holmes e` il detective londinese astuto, imperturbabile, imprevedibilmente ironico: il prototipo dell`investigatore. pubblicata nel 1892, questa raccolta di dodici racconti usciti originariamente sullo "strand magazine" e` la prima edita da conan doyle, e ci mostra holmes alle prese con una serie di misteri e problemi da risolvere: recuperare una fotografia compromettente che minaccia il trono del re di boemia; scoprire un`ingegnosa "banda del buco" che opera con un sistema piu` unico che raro; salvare un ragazzo innocente dall`accusa, sostenuta da indizi schiaccianti, di aver ucciso il padre. o ancora, una ragazza che vuole la verita` sulla morte della sorella, una serie infernale di decessi legati a cinque semi d`arancio, o il mistero di un gioiello rubato: sfide al limite dell`impossibile, ma non per l`ingegno sovrumano di sherlock holmes.

imparare una seconda lingua e` come andare in bicicletta: da bambini e` molto piu` facile! il modo migliore per farlo e` quello di utilizzarla nella vita quotidiana: questo libro e` pensato per accompagnare i piu` piccoli nell`apprendimento della lingua inglese, iniziando a giocare con i numeri. just play together and have fun! eta` di lettura: da 1 anno.

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