




una storia a tre nella milano degli anni settanta. lele, un professorino siciliano, omosessuale malinconico ed introverso. roberto, un esuberante gay che non disdegna le esibizioni piu` sfrontate. l`ambiente: gli immigrati di colore, i barboni, i guardoni ed i maniaci delle periferie. il terzo e` massimo, un cugino di lele, bello da copertina. il triangolo apre un gioco di tensioni, attrazioni ed innamoramenti.



Con la propensione all'ascolto, originariamente determinata da un difetto visivo, don Marzio è il prototipo di quei frequentatori di caffè che sanno di questo e di quello, che raccolgono notizie dalla voce degli altri e dalle gazzette per farsene portavoce, senza la cura di controllarle e di verificarne la fondatezza, mescolando verità e invenzione. Nella bottega del caffè si nasconde una vena scientifico-filosofica caratteristica del diciottesimo secolo e non manca quel doppio livello di lettura, quell'aspetto metateatrale che più volte si ritrova nel Goldoni.







