

il nuovo terrorismo fondamentalista e` un fenomeno per definizione sovranazionale; ma le legislazioni antiterrorismo rimangono incardinate sullo stato nazionale. con quali strumenti giuridici affrontare la nuova minaccia senza mettere in discussione le nostre concezioni di liberta`. dove comincia il bisogno di sicurezza? come deve essere ridefinito il concetto di garanzia individuale nelle nuove condizioni? come lavorano le istituzioni internazionali su questi temi? l`autrice, un magistrato da anni impegnato in questo campo, accompagna il lettore tra i molti interrogativi che attraversano la nostra coscienza civile e giuridica nel tempo nuovo del terrore globale.

quando, la mattina del 9 ottobre 1967, su ordine del generale rene` barrientos e in accordo con gli agenti della cia, il che venne assassinato nella piccola scuola di la higuera dal sergente mario teran, aveva solo 39 anni. mori` l`uomo, ma inizio` un mito che non ha cessato di crescere nei quarant`anni successivi. alberto filippi scava nella mitologia del che con questo lavoro di "archeologia storico-teoretica", cercando di decostruire la formazione dei miti guevaristi sorti di pari passo al decadimento teorico e al crollo politico del marxismo-leninismo, del maoismo e del comunismo sovietico. perche` e` la morte del che a trasformare l`utopia in mito, capovolgendola per sempre al di la` e al di fuori dei diversi contesti storici. laddove il mito del che diventa infine il paradossale precorritore del crollo e del superamento del comunismo, nella ricerca di un nuovo possibile soggetto politico "global-popolare". un`indagine sui rapporti tra utopia e mito: un filo che attraversa la storia dell`occidente da secoli e che gia` marx e sorel, bloch e marcuse, avevano cercato di comprendere, prima che che guevara ne fornisse un`altra spettacolare incarnazione.








