

una vagabonda muore, dando alla luce un bambino, oliver twist, che resta fino ai nove anni in un ospizio di mendicita` da cui fugge. arriva a londra e viene introdotto in una banda di borsaioli che deruba il signor bronlow. oliver viene per errore scambiato per il vero ladro e arrestato. bronlow lo discolpa e lo ospita in casa sua. per ordine di fogin, viene di nuovo catturato. in un`impresa ladresca oliver e` ferito e salvato dalla signora maylie. fagin continua a cercare il ragazzo con monks, uno strano personaggio che odia oliver. infine bronlow fa arrestare fagin e si scopre che monks e` un fratellastro di oliver che, per togliergli la sua quota d`eredita`, voleva ucciderlo. infine oliver viene adottato dal bronlow che lo educa con affetto.



l`introduzione di giulio ferroni chiarisce in che senso la poesia di cacciatore rinvii a un orizzonte manieristico e barocco, configurandosi come una poesia-pensiero insieme metafisica e antimetafisica, in cui l`uso del vario repertorio di artifici metrici, retorici e strutturali non e` mai gratuito, ma sempre finalizzato a colpire la sostanza profonda della lingua, a riprodurre anche sul piano stilistico il nucleo tematico che percorre l`intera produzione poetica di cacciatore: il gioco di trasmutazione incessante in cui e` presa la realta`.

nel primo volume sono raccolti i testi che hanno rivelato il drammaturgo inglese e ne hanno decretato poi il successo internazionale coronato dal premio nobel, in quanto erede e continuatore di maestri come beckett, genet e ionesco; sono il compleanno, la stanza, il calapranzi, la serra e il guardiano. il secondo volume - che contiene anche alcuni "ritocchi" compiuti dallo stesso autore - comprende le commedie scritte tra il 1962 (the lover) e il 1991 (party time). dai capolavori della maturita`, come il ritorno a casa del 1964, e terra di nessuno di dieci anni dopo, alle tragicommedie sulla "menzogna dell`amore" - l`amante, vecchi tempi, tradimenti - ai brevi drammi "politici" piu recenti - il bicchiere della staffa, il linguaggio della montagna, party time, in cui pinter denuncia, con la consueta forza di ambasciatore di amnesty international e di illustre rappresentante del p.e.n. club inglese, torture, guerre, violazioni dei diritti umani e abusi di potere. il volume e` accompagnato dall`appendice pinter in italia e da una nota del curatore che da` conto delle altre numerose "arti" di cui egli e` maestro: regista, sceneggiatore, attore.





"confessioni di un borghese" e ben piu di un libro di memorie sul cuore e dal cuore della mitteleuropa, e la sua originalita consiste nell?essere un magnifico romanzo di formazione che nasconde tra le righe, e a tratti rivela, un trattatello esoterico sull?arte di diventare scrittori... capace di evocare ambienti e personaggi memorabili e di imprimere a ogni dettaglio il ritmo avventuroso dell?immaginazione. e cosi che sotto gli occhi ipnotizzati del lettore, marai riesce a trasformare se stesso nel personaggio fondamentale di "confessioni di un borghese" senza lasciar prevalere nel suo autoritratto ne una timida indulgenza ne l?esibizionismo narcisistico di chi si confessa in pubblico: come se questa autobiografia di un uomo poco piu che trentenne fosse stata scritta per tagliarsi via dal tumulto banale della vita cosiddetta normale, e entrare definitivamente in quella eccitata ed eccitante esistenza postuma che l?arte di scrivere pretende da chi la pratica fino alle estreme conseguenze.