
e possibile costruire la propria celebrita` su una frode? e possibile condurre una doppia vita senza perdere qualcosa? e possibile svelare il mistero della donna? sono questi i dilemmi affrontati da clive thurston, che narra in prima persona la sua storia di perdizione. da nullita` che era per un colpo di fortuna e con l`inganno e` diventato uno scrittore ricco e di successo, si e` trasferito a los angeles, ha vissuto lungo tempo di rendita, ha incontrato un`amorevole compagna e raggiunto hollywood. ma continua a non trovare la sua strada, si abbandona al vizio dell`alcol e un giorno si imbatte in una donna fatale. si fa chiamare eva, ma chi e` realmente? una prostituta con il vizio del gioco? una moglie innamorata? eva e` sfuggente, selvaggia, indipendente e insondabile, e` una partita difficile per clive, che non conosce le mosse ma ci scommette tutto se stesso, mentre gli eventi precipitano. da maestro del thriller, chase gioca sulla figura della "dark lady", caratteristica del genere noir e ce ne consegna un memorabile quanto originale ritratto, in un romanzo che e` stato anche portato sullo schermo nel 1962 da joseph losey in un film interpretato da jeanne moreau.

questo libro offre una panoramica dei temi, dei problemi, dei concetti che costituiscono la materia di cui si occupa la bioetica. una nuova disciplina che possiede una caratteristica singolare: quella di non proporre risposte rigide, ma di mantenere una costante sintonia con lo sviluppo delle scienze della vita, rispettando la pluralita` delle posizioni espresse dal dibattito.





le fiabe di hans christian andersen, composte e pubblicate in danese fra il 1835 e il 1874, scaturiscono n gran parte dalla fantasia originale dell`autore e solo in minima parte dalla materia popolare cui pure, almeno inizialmente, egli dichiaro` di ispirarsi. il fatto e` che - come mette in evidenza vincenzo cerami nell`introduzione al volume - andersen non si limita a ripercorrere e reinterpretare il filo della grande tradizione favolistica europea, inaugurata da basile, fissata da perrault e ulteriormente strutturata da hoffmann. dotato di un`inquieta tensione romantica e di un`autentica consapevolezza borghese, andersen "cambia radicalmente la prospettiva della fiaba". prima di lui maghi, streghe, gnomi, draghi, fate e orchi erano figure dotate di poteri speciali, dalla sapienza impenetrabile, misteriosa, ignota al lettore. andersen, al contrario, opera una sorta di umanizzazione di animali e cose, "mettendo in scena protagonisti di sconsolata umanita`, immergendosi in creature che per il semplice fatto di non esistere in natura sono segretamente afflitte da un rovello interiore". questa dimensione complessa, piena, consapevolmente adulta, che fa delle pagine di andersen un capolavoro della "letteratura pura", diventa finalmente percepibile a pieno da parte del lettore italiano, di fronte al corpo completo delle 156 fiabe e storie, riunite qui da bruno berni, con una cura meticolosa, in una traduzione omogenea e integrale, condotta sull`edizione critica danese.


questa edizione critica mira a una rettifica delle consuete proposte interpretative dell`opera dello scienziato torinese. il volume ripropone anche la relazione sulle principali ipotesi riguardanti la teoria atomica, formulate da ampe`re, berzelius, dumas e da altri ricercatori del secolo scorso.



"l`amore. cominciamo da qui, parliamo d`amore. ma per farlo dobbiamo ricordare che anche i sentimenti hanno una storia. tutto cambia nel tempo, persino questo sentimento che una retorica tanto facile quanto ingannevole ci spinge a considerare immutabile. dimentichiamo allora la concezione romantica e cerchiamo di capire che cos`era l`amore per i greci, cerchiamo, addentrandoci in un mondo lontano, di cogliere i diversi volti di quell`amore. innanzitutto, per i greci l`amore era un dio di nome eros. un dio armato, che con il proprio arco scoccava frecce spesso mortali. chi ne veniva colpito non aveva scampo: si innamorava. ma eros non era solo sentimento, era anche desiderio sessuale...".

nell`ottobre del 1961, dopo un lungo silenzio, francesca scrive all`amica d`infanzia isabella e le affida un incarico: conservare le lettere che le inviera` e consegnarle al marito guglielmo, nel caso in cui