
quattro uomini disperati decidono di lasciare la capitale argentina per tentare una rapina in una banca di provincia. il colpo sembra essere andato a segno, ma qualcosa va storto e la banda deve ritirarsi precipitosamente. gli abitanti della cittadina danno vita a una collettiva reazione di difesa e di atti selvaggi. i quattro non riescono a fuggire e cercano scampo nei vicoli e nelle case, ma e` come se si fossero nascosti sotto la pietra che occulta i rancori, le miserie e le turpitudini della gente. i rapinatori cosi` si trasformano da carnefici in vittime crudelmente perseguitate, braccati come animali dal cerchio dei cacciatori che si chiude intorno a loro.

una raccolta di poesie che e` macabro resoconto di un viaggio, attraversato da sensi di colpa e da una implorazione di spiritualita`, in quelle sale inondate di sangue dove si macellano gli animali, "dove si esibisce la morte". uno spazio di morte in cui i corpi degli animali diventano quarti di carne e mucchi di ossa. le crude immagini di un mattatoio dove quasi ogni verso ha un suo ictus determinato da una provocazione lessicale, che e` poi una provocazione tonale, quindi psicologica, ed e` anche soprattutto un`immagine visiva. nel "macello" di ferrari la carne e` calda, pulsante, liquorosa: il suo espressionismo e` lontano dal freddo nichilismo di gottfried benn, e` piu` lombardo, testoriano.




