
la giovane lily, "120 chili di donna", vive sola, dopo che il fidanzato ha annullato il loro matrimonio all`ultimo momento. ha pero` un`amica, ninouch, che ha incontrato nella clinica in cui lavora e da cui e` diventata inseparabile; anche se ninouch ha un fidanzato violento, leon, che spesso non la lascia neppure uscire di casa. e allora una sera lily si trova a dover andare al circo da sola, in taxi; e qui, dopo varie peripezie, incontra il giapponese taro, l`uomo che per primo l`aveva sedotta e gli aveva fatto perdere la verginita`, a bordo di un boeing 737 che sorvolava l`atlantico. e taro, diventato domatore del circo, regala a lily un piccolo cucciolo di tigre; e sara` un regalo che le cambiera` per sempre e inaspettatamente la vita.



e l`anno 3000 e l`uomo vive su un`altra galassia, da cui contempla, lontana, la terra. e proprio su questo pianeta uno storico scopre l`archivio che raccoglie la storia di un piccolo paese, noto successivamente con i nomi di giudea, palestina, israele, e del popolo che lo ha via via abitato, nei secoli. e il racconto si sposta su un piccolo borgo di podhoretz, nella polonia ottocentesca. qui vive il rabbino haim yaacov, un ciabattino violinista osannato come un santo, che con il suono del suo violino risana gli animi e i malati. un secolo dopo, da podhoretz invasa dai nazisti, fugge un bambino, haim schuster, discendente del rabbino, che si rifugia nel ghetto di varsavia solo per essere deportato ad auschwitz... quello che si salva dall`orrore, anni dopo, e` un uomo distrutto, uno scrittore apolide incapace di superare il dolore e l`angoscia del sopravissuto, fino all`incontro a parigi con sarah, figlia di un compagno di prigionia, con la quale decidera` di trasferirsi in israele. un`intensa saga famigliare, venata di sense of humour, per raccontare con toni luminosi e pacati l`indicibile dell`olocausto.

esiste una bibbia degli imperatori, splendidamente miniata, ed esiste, meno appariscente e meno nota, anche se non meno preziosa, una bibbia dei villani. e la bibbia dei contadini, degli straccioni, dei poveracci, che la tradizione orale e scritta di ogni regione d`italia ci ha tramandato, e che dario fo e franca rame hanno scoperto in anni di ricerche sulle tradizioni popolari e ricreato sulla scena e, in una versione inedita e arricchita, in questo libro. sono tabulazioni tragiche, miste al grottesco e alla sempre presente autoironia, inventate nei secoli dai siciliani, dai calabresi, dai napoletani e dai contadini di tutta la valle del po. in questa bibbia dei villani dio e` nella brocca del vino, nell`agnello che nasce o che stanno ammazzando. da sempre i villani mangiano dio, lo amano e discutono con lui, perche` sono certi che dio sia il bene ma in parte anche il male, la vita ma anche la morte. dio per loro e` gioia ma anche sofferenza, godimento e pianto, sorriso e sghignazzo. ecco perche` la bibbia dell`imperatore e` solenne e spesso ridicola, mentre quella dei villani e` commossa e piena di risate.

a ottantadue anni il premio nobel per la letteratura yehiel bar-nun, il piu` grande scrittore israeliano vivente, e` all`apice della fama. elusivo e sfuggente come una bella donna, come la bruna ragazza yemenita di un suo racconto giovanile, ama confondere e sconcertare i suoi ammiratori, concedendosi loro con il contagocce; e forse proprio questa reticenza contribuisce al suo fascino. ezra shultish, professore di letteratura ebraica in un college newyorkese e scrittore di belle speranze, si e` trasferito a haifa per un anno di congedo sabbatico proprio per passare quanto piu` tempo possibile con quell`uomo leggendario, che ammira fin dalla giovinezza, ma bar-nun sembra continuamente sfuggirgli: la delusione e` tale che shultish, mortificato, finisce per ammalarsi. nel corso della convalescenza conosce miriam, "una regina esther yemenita", che gli appare come l`incarnazione vivente dell`eroina del suo racconto prediletto. e proprio grazie a miriam, forse, shultish riuscira` ad acquistare una nuova consapevolezza di se` e del suo rapporto con il maestro. sullo sfondo di un`israele solare e luminosa, "la ragazza yemenita" e` una storia di amicizie asimmetriche in cui la vera protagonista e` la letteratura.

un fasullo trattato accademico; un testo che, sotto la finzione di una plumbea serieta`, trova la sua cifra stilistica nello humour grottesco e nell`ironia salace; una "storia naturale" di un mondo inesistente e mitologico che riesce a descrivere e raccontare tante, tantissime cose del nostro e realissimo mondo. si parte con i giganti, quelli dei poemi cavallereschi. se ne tenta una descrizione: usi, costumi, linguaggio, alimentazione ecc. soprattutto si prova a comprendere la loro attivita` sessuale cosi` atipica e discutibile. ma in breve e` colui che ne descrive i comportamenti a diventare protagonista della storia: e` lui infatti che ha maturato una passione per una giovanissima signorina (con fidanzato) e una gelosia congestionata per i liberi amori e amorucoli che lei gli racconta, e su cui lo studioso rimugina, dando ai rimuginamenti sempre piu` spazio. e cosi`, crescendo la smania, cresce via via nello studioso la voglia di essere un extraterrestre, fino a trovarsi coinvolto in una gran truffa che promette davvero lo sbarco degli extraterrestri come obiettivo politico, onde punire il genere umano; e in particolare punire quei soggetti del genere umano che hanno o hanno avuto commerci, contatti venerei o sguardi concupiscenti con la signorina suddetta.



scriveva eugenio montale che "il caso di hardy e` piuttosto raro", perche` "non si ha notizia di un prosatore-pensatore che, su altro registro, sia stato tanto poeta-poeta". e in effetti il grande narratore inglese (1840-1928), giustamente famoso per i suoi romanzi (fra i quali "tess dei d`urberville" e "giuda l`oscuro") e i suoi racconti, e` stato anche grande poeta e la sua poesia ha avuto un ruolo di primo piano nella formazione di altri grandi poeti di lingua inglese, come robert graves, phiip larkin, dylan thomas e gli stessi pound e auden, che ebbe a dire di non poter "scrivere liberamente su hardy perche` una volta ero innamorato di lui", definendolo "mio padre poetico"; e non c`e` bisogno di ricordare che questo debito poetico lo confessava apertamente lo stesso eugenio montale per i suoi "xenia" pubblicati nella raccolta "satura", e che di lui scrisse ancora che sull`importanza della "sua poesia d`amore tutti sembrano concordi. le liriche in memoria della sua prima moglie sono una delle vette della poesia moderna, e non di quella poesia vittoriana alla quale si sarebbe tentati di ascrivere un poeta gia` operante nel 1870". un`ampia selezione di questa sua poesia d`amore viene qui proposta da un suo autorevole specialista, poeta e traduttore, g. singh, che gia` ha curato per la passigli editori una scelta dal suo vasto poema drammatico "i dinasti".



l`autobiografismo e` un aspetto peculiare dell`identita` ebraica, che accomuna gli scritti della tradizione biblica alla letteratura contemporanea. elena loewenthal percorre questo filo, riflettendo sulla consapevolezza di se` del mondo ebraico e muovendosi tra ezechiele e philip roth, umberto saba e amos oz, arthur miller e saul bellow. la prospettiva che cerca e` quella della fuoriuscita dal compiacimento addolorato della storia ebraica; i temi che incontra sono quelli dell`ebraismo politico e culturale contemporaneo. il tono e`, nonostante l`importanza e complessita` del tema, anche ironico e leggero, nel tentativo di muoversi "a` la chagall" sopra la volatile identita` ebraica.

"questo libro nasce da un sentimento semplice. dal vuoto che lascia il troppo pieno. di politica parliamo tutti, in parlamento come nei bar, e viceversa. ma lo spazio che riempiono le parole, immenso, e` direttamente proporzionale al vuoto di senso che lasciano dietro di se`. tanto che oggi e` frequente vivere la politica come un territorio da cui tenersi lontani. eppure non e` sempre stato e non e` sempre cosi`. la politica, oltre che il principio della guerra con altri mezzi, e`, soprattutto, il fare che ha per interesse la vita in comune. senza retorica e senza la retorica del cinismo. con questa idea, abbiamo provato allora ad affidare la politica a chi non ne fa in un modo o nell`altro una professione. il linguaggio della letteratura, il suo sguardo che disloca, forse, avrebbe potuto mostrarci o farci recuperare un senso nascosto o perduto anche della politica. forse, avrebbe potuto farci ricominciare a capire. ne e` venuto fuori il libro spietato e fantasioso che ora il lettore, cui spetta il giudizio ultimo, ha fra le mani. ci sembra di poter dire, pero`, che di certo non trovera` in questi racconti le formule che la politica sembrava dover necessariamente portare con se`. infine va detto che il titolo del libro proviene da una frase contenuta in un ormai antico discorso di enrico berlinguer". (dalla nota dell`editore)

all`indomani della sua pubblicazione, la biografia scritta da melissa muller ha fatto scalpore. il motivo: il ricorso a un documento scottante, ovvero a cinque pagine dello stesso "diario" di anne frank, rimaste a lungo inedite per la volonta` di otto frank, il padre di anne. sono pagine in cui la giovane parla del matrimonio dei suoi genitori, rivelandone anche gli aspetti oscuri: pagine che, gettando nuova luce sui rapporti interni alla famiglia frank, contribuiscono a umanizzarla, a toglierle quella patina mitica di cui il successo del "diario" di anne l`aveva ricoperta. ed e` in questa chiave che va letta la biografia: non come un libro-scandalo, ma come la piu` approfondita testimonianza sull`autrice del principale documento sulla shoah.

per vivere questa nuova avventura salgari ci trasporta sul delta del gange, in una jungla nera, dove il buio e` popolato di giorno da un silenzio funebre e di notte da un frastuono di urla, ruggiti e sibili che gela il sangue. e sullo sfondo di un ambiente cosi` ostile e misterioso che si intrecciano le vicende di tremal-naik, cacciatore di serpenti ed eroe solitario, kammamuri, suo fedele compagno, il diabolico suyodhana, ada corisbant, figlia di un ufficiale inglese che e` stata rapita dai thug, i sanguinari fedeli della nera kali, le cui vittime vengono offerte in sacrificio alla dea della morte e della distruzione.

un "angelo custode" dagli inquietanti occhi verdi, la mozartiana regina della notte, un generale magnanimo e allegro, un musicista, aron, "salvatore" ingenuo: questi e altri inusuali personaggi fanno da sfondo alla storia di antonia sahler, giovane figlia di contadini della valle del reno che, costretta dalla miseria, emigra nella new york anni venti del proibizionismo e della crisi economica. sulla nave conosce balthasar, un giovane con cui condividera` esperienze distruttive e sentimenti, droga e fame. d`un tratto nella sua vita entra aron, musicista di belle speranze, che la introduce nello scintillante mondo della lirica.


trafalgar square, con la statua di horatio nelson in cima alla poderosa colonna di granito; la torre di londra, dalle atmosfere ancor oggi inquietanti; l`east side, cupa e delittuosa, in cui si aggiravano mr hyde e jack lo squartatore; greenwich e il tamigi dei corsari e dei pirati, che ebbero un ruolo importante nella costruzione dell`impero. sono solo alcuni dei luoghi della capitale britannica attraverso cui corrado augias ci accompagna, svelando le storie significative, misteriose e spesso sconosciute che si nascondono dietro le vie, i monumenti, i parchi, traccia dei numerosi passati succedutisi nel ciclo vitale di questa straordinaria citta`.





fin dalle origini della teoria psicoanalitica, la concezione dell`inconscio si intreccia con quella della coscienza, ma privilegiando essenzialmente l`elaborazione dei processi inconsci. freud stesso dedico` alla coscienza uno degli scritti della metapsicologia, che pero` decise di non lasciarci. l`autore inquadra nelle attuali conoscenze neuropsicologiche le teorie della coscienza, e ne propone un modello psicoanalitico a partire dalle conclusioni teoriche presentate in "struttura dell`oggetto e della rappresentazione" e in "psicoanalisi e neuroscienze". la coscienza emerge progressivamente da quattro linee maturative. l`interazione madre-bambino studiata dalla infant research chiarisce come la madre inauguri subito la regolazione necessaria al formarsi equilibrato dei primi stati di coscienza. questo sviluppo si raccorda con quello primario psicoanalitico identificatorio, e dall`intreccio di queste due linee maturative emergono quelle dell`attaccamento e della mentalizzazione. questo intero sviluppo confluisce nel linguaggio, rimanendo poi a fondamento della capacita` del terapeuta di riorganizzare in modo innovativo la coscienza del paziente. il modello presenta fondamentali analogie con le ipotesi freudiane sulla coscienza, e propone anche alcune spiegazioni delle difficolta` che possono aver spinto freud a rinunciare al suo scritto metapsicologico, ma che presumibilmente hanno anche fatto da guida alla sua successiva teorizzazione della seconda topica.







la principessa bari e` una sciamana e appartiene al mito. nella leggenda coreana e` la settima figlia femmina che viene ripudiata dal re suo padre e gettata in un fiume: il nome bari significa, appunto, "abbandonata". ma, una volta adulta, sara` proprio la ragazza a salvare la famiglia i cui membri si sono ammalati di un morbo misterioso e, dopo un lungo viaggio, a trovare l`acqua della vita e a guarire i suoi famigliari. ma bari e` anche una giovane donna che fra la fine degli anni novanta e l`inizio del duemila, dalla corea del nord devastata dalla carestia dove i cadaveri scivolano nelle acque del fiume tuman e le strade sono piene di disperati alla ricerca di cibo, fugge prima in cina e poi a londra. anche lei come l`omonima principessa nasce in una famiglia di sole femmine, anche lei viene abbandonata dalla madre e salvata dalla nonna che la protegge e le da` il nome della leggendaria principessa. con la nonna instaura il legame affettivo piu importante e da lei eredita i poteri sciamanici, che l`aiuteranno ad affrontare il mondo. bari possiede infatti un dono: e` in grado di avere visioni del passato delle persone e di entrare in contatto con le anime dei morti. quando e` ormai adolescente, dopo la dispersione della sua famiglia e la morte di molti dei suoi membri, e` costretta a partire su una nave di clandestini alla volta dell`europa.

Contiene un CD coi successi e delle foto











damian lobo e` disoccupato da mesi. ha un padre intellettuale che guarda solo programmi culturali, e una sorella cinese adottata. le ombre del passato e i fallimenti del presente l`hanno spinto a vivere in un mondo tutto suo: ha talmente bisogno di essere guardato da qualcuno che, invece di parlare con se stesso, immagina di dialogare con il presentatore di un reality di cui lui e` protagonista. un giorno, mentre curiosa in un mercatino dell`antiquariato, commette un furto. ma e` stato visto dalla vigilanza ed e` costretto a nascondersi all`interno di un grande - e misterioso - armadio. non fa in tempo a uscirne che il mobile viene impacchettato e portato a casa di lucia, che l`aveva appena acquistato. inizia cosi` per damian una nuova e fantasmatica vita all`interno dell`armadio che per lui si trasforma non solo in un perfetto nascondiglio, ma anche in un privilegiato punto d`osservazione - dall`ombra, appunto - da cui riuscire a scavare nei segreti piu` intimi di lucia e della sua famiglia. "dall`ombra" e` una satira feroce della societa` dello spettacolo, della televisione spazzatura e della narcisistica ossessione per mettersi in mostra, ma anche un`esplorazione delle zone d`ombra dell`animo umano: l`armadio, nelle pagine di millas, diventa l`archivio dei mostri infantili, ma anche figura dell`utero e dell`inconscio, dove il protagonista trova il proprio posto nel mondo a furia di dialogare con se stesso.


2 CD. Per il 13° volume delle Bootleg Series viene preso in esame il periodo, per così dire, religioso, cioè dal 1979 al 1981. Questo doppio CD contiene 30 registrazioni inedite, sia in studio che dal vivo, con 3 inediti assoluti 'Ain't Gonna Go To Hell For Anybody, Ain't No Man Righteous, No Not One, Blessed Is The Name). Inoltre il box è corredato da un libretto con fotografie mai viste ed un breve saggio. Ma la cosa più importante sono ovviamente le registrazioni che Dylan affronta con la band migliore che abbia mai avuto ( seconda solo al periodo Rolling Thunder Revue e, ovviamente, a The Band ). Gruppo formato da musicisti come Spooner Oldham, Terry Young, Jim Keltner, Fred Tackett, Tim Drummond oltre a diverse coriste.








che cos`e` l`andare in montagna senza la conquista della cima? un atto di non violenza, un desiderio di comprensione, un girare intorno al senso del proprio camminare. opera di narrativa che prende spunto da un viaggio realmente accaduto, taccuino di viaggio, ma anche il racconto illustrato, caldo, dettagliato, di come vacillano le certezze col mal di montagna, di come si dialoga con un cane tibetano, di come il paesaggio diventa trama del corpo e dello spirito. perche` l`himalaya non e` una terra in cui addentrarsi alla leggera: e` una montagna viva, abitata, usata, a volte subita, molto lontana dalla nostra. per affrontarla serve una vera spedizione, con guide, portatori, muli, un campo da montare ogni sera e smontare ogni mattina, e soprattutto buoni compagni di viaggio. se e` vero che in montagna si cammina da soli anche quando si cammina con qualcuno, il senso di lontananza e di esplorazione rinsalda le amicizie. le notti infinite in tenda con nicola, l`assoluta magnificenza della montagna contemplata con remigio, il saliscendi del cammino in alta quota, l`alterita` dei luoghi e delle persone incontrate. questo e` il viaggio che paolo cognetti intraprende sul finire del suo quarantesimo anno, poco prima di superare il crinale della giovinezza.

centocinquantasei scintille del genio letterario di dino buzzati: e` questo il contenuto di "in quel preciso momento", una raccolta di prose brevi, racconti lampo, note, appunti, divagazioni, parabole, riflessioni, memorie in cui si ritrovano tutti i temi piu` cari allo scrittore bellunese, che riesce a ridurre alla quintessenza, a condensare nel giro minimo di una battuta la sua interpretazione del mondo. sono frammenti, pezzi di laboratorio tratti spesso dalle pagine del suo diario, nei quali si coglie la materia prima del buzzati narratore `in grande`, quello del deserto dei tartari, dei sette messaggeri, di un amore. cosi` che proprio in queste note a margine di una piu` imponente produzione e` piu` viva e scoperta la sua emozione di fronte ai fatti della vita, piu` esplicita la visione magica del quotidiano, piu` immediata e illuminata da scatti improvvisi e segrete risonanze l`arte con cui lo scrittore si trasforma in lettore delle proprie giornate, che egli sfoglia a una a una, entrando in intimo colloquio con le proprie angosce e i propri raccapricci.
. (orson welles) con uno scritto di tatti sanguineti.

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sono gli anni dell`immediato dopoguerra. un avvocato della virginia, peter leverett - si definisce lui stesso -, e` in vacanza a sambuco, piccolo borgo nell`entroterra amalfitano. lo ha invitato un vecchio amico, l`affascinante playboy mason flagg. a sambuco peter conosce anche cass kinsolving, un artista tormentato e passionale, a tratti persino brutale. l`indomani del loro incontro, pero`, dopo una notte di incubi, violenza, follia, mason viene ritrovato morto. un evento che segnera` a lungo la vita di peter e cass. amore e morte, colpa e redenzione, sesso e amore: "e questa casa diede alle fiamme" (1960) e` un romanzo implacabile nel quale l`eterna lotta tra bene e male assume nuovi contorni.
ci sono ferite enormi, insanabili, e piccole lacerazioni nel tessuto del mondo come dentro di noi. ci sono gesti che curano e gesti che distruggono. ci sono storie che parlano da sole. sette grandi scrittori e sette grandi scrittrici festeggiano con un racconto i cinquant`anni di medici senza frontiere, che da sempre s`impegna a curare le ferite degli altri, ovunque si trovino. con l`acquisto di questo libro il lettore sosterra` la causa di msf: tutti gli autori hanno ceduto gratuitamente i loro racconti, la curatrice caterina bonvicini ha rinunciato al suo compenso e l`editore devolvera` l`utile del progetto. racconti di marco balzano, diego de silva, donatella di pietrantonio, marcello fois, helena janeczek, jhumpa lahiri, antonella lattanzi, melania g. mazzucco, rossella milone, marco missiroli, evelina santangelo, domenico starnone, sandro veronesi e hamid ziarati.

con i versi di una ballata, che a stento riescono a contenere l`impeto affabulatorio, friedrich durrenmatt, come gia` nella morte della pizia, si inoltra sul terreno del mito. il suo minotauro, creatura terrifica e insieme innocente, imprigionato in un labirinto che e` un intricato gioco di specchi, si dibatte alla ricerca di una via d`uscita, in primo luogo da se stesso. e nel turbine di immagini in cui il mostro si perde, e si scopre, il mito rifulge di nuova luce.


tutto comincia nel 1906 a casa di una ricca famiglia a new rochelle, nello stato di new york, quando il celeberrimo artista della fuga harry houdini si schianta con la sua automobile contro un palo proprio davanti all`abitazione dove vivono il bambino, il padre, la madre, il nonno e il fratello minore della madre. da quel momento, magicamente, la linea che separa realta` e immaginazione sembra sparire. sono gli anni in cui henry ford costruisce automobili facendo diventare macchine gli uomini; j.p. morgan domina il mondo della finanza e colleziona reperti impagabili; emma goldman infiamma le folle con i suoi discorsi e il milionario thaw uccide l`architetto stanford white, amante della giovanissima moglie, l`ex ballerina evelyn nesbit. tutti loro, assieme a sigmund freud, emiliano zapata e tanti altri personaggi storici entrano ed escono dal racconto, incrociandosi con i membri della famiglia del bambino, ma anche con quella di un geniale immigrato ebreo dell`est europeo e di un elegante pianista nero, animato da un`inesauribile sete di giustizia. intorno c`e` la new york d`inizio secolo con i suoi mille volti, la ricchezza e la poverta`, il razzismo, il progresso e i ghetti, una citta` che soffre ma che ha voglia di futuro, e si muove all`indiavolato ritmo del ragtime. "ragtime" e` il libro con cui doctorow ha cambiato il concetto stesso di romanzo, l`opera di uno scrittore che ha affrontato con coraggio le ambiguita` della storia del suo paese, continuando peraltro a essere affascinato dalla bellezza e dal genio dell`esperimento americano.

FLD 213 S
Jean Parédès

secondo il racconto dei vangeli, gesu`, dopo l`ultima cena, si ritira nei pressi di un piccolo campo poco fuori gerusalemme: e` il getsemani, l`orto degli ulivi. alla testa di un gruppo di uomini armati, arriva giuda che indica gesu` ai soldati baciandolo. questo bacio e` divenuto il simbolo dell`esperienza straziante del tradimento e dell`abbandono. ma anche i suoi discepoli e pietro stesso, il piu` fedele tra loro, tradiscono il maestro lasciandolo solo. nella notte del getsemani non c`e` dio, ma solo l`uomo. e lo scandalo rimproverato a gesu`: aver trascinato dio verso l`uomo. la notte del getsemani e` la notte dove la vita umana si mostra nella sua piu` radicale inermita`. in primo piano c`e` l`esperienza dell`abbandono assoluto, della caduta, della prossimita` irreversibile della morte e della preghiera. la notte del getsemani e` la notte dell`uomo.

c?e una donna in questa storia che, di fronte alla figlia appena nata, ha una sola certezza: da ora non potra mai piu permettersi di impazzire. la follia nella sua famiglia non e solo un pensiero astratto ma ha un nome,"e quel nome e venera. una bisnonna che ha sempre avuto un posto speciale nei suoi sogni. ma chi era venera? qual e stato l?evento che l?ha portata a varcare la soglia del mandalari, il manicomio di messina, in un giorno di marzo?"per scoprirlo, e fondamentale interrogare la mitologia familiare, che pero forse mente, forse sbaglia, trasfigura ogni episodio con dettagli inattendibili. questa non e solo una storia di donne, ma anche di uomini. di padri che hanno spalle larghe e braccia lunghe, buone per lanciare granate in guerra. di padri che possono spaventarsi, fuggire, perdersi."per raccontare le donne e gli uomini di questa famiglia, le loro cadute e il loro ostinato coraggio, non resta altro che accettare la sfida: non basta sognare il passato, bisogna andarselo a prendere. ritornare a messina, ritornare fra le mura dove venera e stata internata e cercare un varco fra le memorie (o le bugie?) tramandate, fra l?invenzione e la realta, fra i responsi della psichiatria e quelli dei racconti familiari. nadia terranova ci consegna con queste pagine il suo romanzo piu personale e piu intenso, che ci interroga sul potere della memoria, individuale e collettiva, e sulla nostra capacita di attraversarla per immaginare chi siamo.

e da tutta la vita che matteo lesables accompagna in giro per il mondo statue, sarcofagi, papiri. per il suo ultimo incarico scorta la sfinge - un "blocco di sabbia tenuto insieme dal tempo" - fino a shanghai, la citta che piu di ogni altra abita nel futuro. li, tra grattacieli e profezie, l?incontro con una donna gli fara capire davvero quello che ha perso quando ha scelto di restare fedele a se stesso. "in cina c?e un proverbio per rimproverare chi non conosce il valore di quello che gli passa sotto gli occhi: comprare un cofanetto e dare indietro le perle. io e una vita che compro cofanetti per dare indietro le perle". nel corso della sua lunga carriera, matteo lesables ha trasportato per le mostre e i musei di tutto il mondo sarcofagi, gioielli, statue, papiri, persino intere tombe, bighellonando solitario per camere d?albergo e serate di gala. questo viaggio in cui accompagna in cina l?antichissima sfinge, fiore all?occhiello del museo di torino, e l?ultimo incarico delicato prima di avviarsi verso il congedo. ma una settimana a quelle latitudini e piu rivelatoria e pericolosa di una vita intera: nel formicaio di shanghai, lesables incontra una donna. qualcosa, nello sguardo, nel corpo e nei movimenti di qi - "un?aria di malizia negli occhi che mi fa sospettare una certa dose di mistificazione anche nei discorsi piu sinceri" - lo riporta al passato, a rimpianti e tenerezze che credeva di aver insabbiato per sempre. in particolare la presenza di quella donna gliene ricorda un?altra, sara: l?amore perduto per orgoglio, o per poco coraggio, o perche a volte proprio non si ha la stoffa per essere felici. insieme a qi berra piu di un bicchiere di vino, osservera un uragano abbattersi sulla citta dalla finestra del suo hotel, nuotera tra le antiche rovine della grande muraglia sommersa e - suo malgrado - si trovera al centro di un intrigo eco-terrorista. quest?ultima trasferta, per lesables, sara l?occasione per spingere un po? piu lontano la solitudine a cui si e co

durante la guerra di spagna, un giovane americano antifranchista, robert jordan, l`"ingles", e` incaricato di far saltare un ponte in territorio nemico. nei tre giorni che trascorre nella foresta con i partigiani della "banda di pablo", incontra maria e il grande amore, ma soprattutto raggiunge - grazie anche alle discussioni con i compagni e alle profonde riflessioni che la costante vicinanza della morte gli suggerisce - quella comprensione della vita di cui era sempre andato in cerca. trovera` cosi` il coraggio di sacrificarsi perche` al di la` di ogni errore e di ogni violenza ci siano pace e liberta` per tutti, e l`uomo non si rassegni al dolore e alla vergogna.

"ho sedici anni, sono immortale, ho un amore, e non c?e mare che possa resistere alle mie bracciate, alle mie astuzie". esistono molti modi per guardarsi indietro e raccontare cosa si e stati. ernesto franco ne ha messo a punto uno tutto suo, per lampi, travestimenti, epifanie. il narratore di queste pagine ha mille forme e mille voci, a volte sparisce e a volte occupa l?intera scena: ora e un bambino travestito da corsaro nero, ora il padre che gioca a batman con il figlio; ora e marito, ora amante, ora ragazzo e militante negli anni settanta. e poi ladro, dottore, cecchino, editore, rivoluzionario russo, killer serale di topi... attraverso questa girandola di personaggi, ernesto franco ci racconta tutte le persone che siamo se ci osserviamo da vicino, fondendo vita immaginata e vita vissuta in un bricolage mitico, letterario ed emozionante. questo singolare autoritratto di fantasia e una scommessa narrativa che sfida l?esperienza individuale per farsi letteratura, trascendendo cio che esiste di piu intimo e personale, cioe il racconto della propria vita, per rivolgersi proprio a tutti. alla base di "sono stato" c?e l?intuizione di interrogare e ripercorrere, senza remore ne pudore, i molti volti e le molte fisionomie della persona con cui l?autore ha intrattenuto negli anni la frequentazione piu duratura: se stesso. e cosi i frammenti di un?esistenza riaffiorano e sfilano davanti ai nostri occhi in un elenco toccante di ricordi, di evanescenze sognate e di istanti vagheggiati. su questo palcoscenico dell?immaginazione la memoria gioca a nascondino con la letteratura, tra seminari lacaniani e pomeriggi d?amore, pranzi di natale a base di hashish e scuole di recitazione, componendo un ritratto mobile e intenso di uno scrittore, di un editore, di un uomo, a cui il destino ha consegnato la qualita rara di saper tenere insieme grazia e passione. ernesto franco ha convocato le moltitudini - anche quelle letterarie - che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita, tr
la teoria economica dominante continua a vedere nella tutela dell?ambiente solo un costo e una seccatura, un inutile ostacolo alla crescita. ma questo modello di sviluppo e oramai insostenibile, oltre che profondamente sbagliato. sono un biologo e un economista, entrambi studiosi di fama internazionale, a spiegarci perche la transizione ecologica non e solo una trasformazione urgente, ma anche un investimento che ha ricadute positive su lavoro, economia e salute pubblica. sgombrando il campo da paletti ideologici, questo libro dimostra che prendersi cura del pianeta e il modo migliore per assicurare il benessere nostro e delle generazioni a venire. gli esempi virtuosi per costruire un futuro sostenibile ci sono gia, basta solo seguirli.




"molte vite, molti maestri" e` uno di quei libri che fanno epoca: uscito per la prima volta nel 1988, ha aperto nuovi scenari sulla nostra visione della vita dopo la morte. nonostante gli scetticismi e le critiche, la storia di catherine, paziente del dottor weiss che durante una seduta di ipnosi rievoca ricordi di vite precedenti, riuscendo a guarire da uno stato di profonda depressione che nessuna terapia tradizionale era riuscita a curare, ha imposto a tutti un dubbio difficile da liquidare, una speranza a cui si puo` credere. quest`opera di grande successo mondiale e` accompagnata in questa edizione da un`introduzione di roberto giacobbo, esperto di questioni ai confini della conoscenza e da anni amico e compagno di discussioni di brian weiss.