
se si toglie alla critica il vanto di essere un`obiettivazione calibrata e la si considera un`attivita` creativa e se, al tempo stesso, si riflette sul nucleo intraducibile che permane in ogni poesia, cadono le sicurezze degli interpreti e la gerarchia dei saperi. con questo sguardo radicale viviani visita luoghi e autori della poesia degli ultimi decenni. dalla questione sull`essenza del testo poetico ai tentativi di interpretarlo, dall`analisi di una societa` e di una cultura che allontanano dalla scrittura letteraria fino alle insicurezze dei poeti e ai pericoli per la sopravvivenza della poesia: questi saggi formano un libro teorico e di poetica, ricco di intuizioni e anche indicazioni per chi vuole leggere o scrivere versi.




i 111 pensieri del leopardi vennero pubblicati postumi da antonio ranieri che si avvalse di un manoscritto autografo predisposto dall`autore. sulla cronologia compositiva non si hanno dati certi, probabilmente la raccolta deve aver preso consistenza operativa dopo il 1832 al termine dello zibaldone, mentre la fase elaborativa deve essersi conclusa nel 1836, anno in cui l`autore avviava trattative per la pubblicazione.






2 CD. Us + Them riprende il meglio del tour mondiale che Roger Waters e la sua band hanno fatto nel 2017- 2018. L'iconico artista, già membro dei Pink Floyd, acerrimo nemico di Donald Trump, propone il messaggio di amore e pace, costruito proponendo la musica della sua ex band. Infatti buona parte dei brani sono tratti da dischi decisamente popolari quali The Dark Side of The Moon, Wish You Were Here, The Wall, Animals, sino al suo disco più recente This The Life We Really Want ?. Waters ha dedicato la sua vita lottando contro coloro che vogliono distruggere il pianeta su cui vivimao e che vogliono controllare le nostre vite.

LP. Futura Records, 1971, FR. Raro disco dal vivo pubblicato in Francia e registrato a Parigi al Teatro de l'Epée de Bois il 4 gennaio 1971 con una formazione che comprende l'autore al sax soprano, Ambrose Jackson alla tromba, Irène Aebi al violoncello, Kent Carter al basso e Jerome Cooper alla batteria. Una sontuosa dimostrazione delle capacità improvvisative e delle fantasie free del grande sassofonista americano.