

harlem, biblioteca del museo afroamericano. la sedicenne geneva settle sta cercando notizie di un suo antenato vissuto nella meta` dell`ottocento che, ex schiavo, si era battuto per i diritti civili della gente di colore per poi finire misteriosamente in carcere. mentre la ragazza e` concentrata nella ricerca, un uomo si avventa alle sue spalle e tenta di violentarla. nonostante sembri un tentativo di stupro, lincoln rhyme inizia a indagare con l`aiuto di amelia sachs. in effetti, l`uomo ha un obiettivo piu` impegnativo: uccidere la povera geneve. e per far questo non esita a uccidere il bibliotecario che forse ha visto qualcosa. il primo indizio che rhyme ha a disposizione? la dodicesima carta dei tarocchi, l`impiccato.









campi di segale sotto il sole abbacinante dell`arkansas. le mani strappano i frutti dalla terra, la terra prude e si mangia le mani. i braccianti arrancano nel meriggio insieme ai cavalli e il sogno americano e` un abbaglio nell`afa, una zacchera di fango sulla schiena, un canto di nostalgia e speranza spezzato dalle spighe del grano. clara e` la figlia di due contadini e trascorre l`adolescenza a correre tra gli odori aspri ed erbosi delle piantagioni, e a rubacchiare oggetti insignificanti nei negozi per divertimento e noia. vagheggia un futuro di emancipazione, ricchezza e amori idilliaci; fantastica di evadere dalla promiscua violenza del suo mondo provinciale gettandosi con abbandono in ogni avventura: prima con lowry, fascinoso e ribelle apolide che la strappa alla famiglia e l`abbandona subito dopo averla ingravidata; poi con revere, facoltoso uomo gia` sposato che clara seduce in cambio di una promessa di stabilita` economica; infine con suo figlio swan - l`ennesima speranza di riscatto, l`estrema illusione di una riscossa impossibile -, destinato pero` a diventare un uomo violento e autodistruttivo e a far naufragare anche gli ultimi sogni della madre. primo capitolo dell`epopea americana di joyce carol oates, "il giardino delle delizie" racconta l`america proletaria degli anni cinquanta e sessanta, l`america white trash, avida di scalate sociali e rivincite, cianotica per i pugni incassati dai bastardi nelle bettole e dalla vita. manescamente sordida, fumeggiante e sognatrice. attraverso gli occhi di una ragazza fragile e bellissima, straziata dai desideri e dai demoni sociali ereditati, oates tesse una storia di abusi e violenze, un ritratto realistico di quella impetuosa fiumana americana che travolge e annega i suoi figli, attirandoli ai margini dell`esistenza, senza possibilita` di ritorno, nel miraggio di un paradiso terrestre, un giardino delle delizie che si rivela, alla fine, una terra desolata.