![Pensiero_Delle_Pratiche_il_-Sini_Carlo](cops/big/9788816412439g.jpg?tit=Pensiero_Delle_Pratiche_il_-Sini_Carlo&r=89)
gli scritti raccolti in questo secondo tomo del volume dedicato al "pensiero delle pratiche" riprendono sotto una nuova luce temi centrali nel lavoro dell`autore sin dagli anni settanta e ottanta. da un lato e` in questione la relazione tra semiotica ed ermeneutica; da un altro lato il pensiero delle pratiche e la sua relazione col tema della scrittura. il punto di approdo e` quella declinazione etica del conoscere e della funzione genealogica della filosofia che assume, nei lavori qui presentati, i tratti seducenti e sconcertanti del salto nell`abisso. il pensiero delle pratiche dissolve infatti i punti di appoggio consolidati nella tradizione filosofica e impone di slanciarsi verso forme inedite del filosofare, non per amore di novita`, ma di verita`. come gia` era emerso nel percorso "abissale" di archivio spinoza (in opere, voi. iv, tomo i), vita e sapere si intrecciano in modalita` essenzialmente problematiche e nondimeno feconde. qui l`intreccio assume come tema una domanda tipicamente gnoseologica: come e` possibile la corrispondenza di mente e mondo, che e` la condizione stessa del conoscere? questa domanda e` il filo rosso che lega strettamente "idoli della conoscenza" con "gli abiti, le pratiche, i saperi" e con i sei testi, piu` recenti e piu` antichi, raccolti nelle appendici.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
"si sente spesso dire `come e` difficile il mestiere di genitori...`. e proprio questo il punto: essere genitori non e` un mestiere, non e` un progetto da portare a compimento. se essere bravi genitori diventa un compito, allora si` che abbiamo fallito. i bambini non si domandano se sono bravi figli. dovremmo imparare da loro. educare e` prima di tutto stare con i propri figli senza nessun retropensiero. vale a dire senza un fine, senza il progetto di migliorarli. `migliorarli` significa sempre omologarli al pensiero convenzionale e mettere a rischio la loro unicita`. questo libro non propone modelli educativi da perseguire, che diventano vecchi subito dopo essere stati annunciati. capovolge l`idea di educazione: non piu` centrata su obiettivi da raggiungere, su compiti e punizioni, ma sul talento, su cosa caratterizza i nostri piccoli. la stella polare dell`educazione e` chiedersi che cosa li rende unici, chiedersi: `che fiore e` mio figlio?`. e lasciare che cresca. se ci liberiamo dai luoghi comuni, dai falsi miti, delle idee sbagliate che contaminano la nostra epoca, accompagnarli verso la felicita` diventa la cosa piu` semplice, naturale e spontanea che esista." (raffaele morelli)