

il gesu` cristo di saramago, da alcuni cristiani ortodossi ritenuto blasfemo, e` un carattere fortemente spirituale, ma in tutto e per tutto umano, che incarna i dubbi e le sofferenze propri della condizione universale di uomo. il figlio di dio, dalla nascita a betlemme alla morte sul golgota, affronta le medesime esperienze descritte nel vangelo, qui pero` narrate secondo una prospettiva terrena, con spirito critico e senso logico. in questa storia non c`e` fede nei miracoli, bensi` coscienza di trovarsi in bali`a della volonta` di potenza di un dio padre distante e indifferente al dolore che provoca. la serie di disgrazie, stragi e morti che costellano l`esistenza di gesu`, fino al non cercato e non accettato compimento del destino di vittima sacrificale, diventa cosi` un`occasione per riflettere sulla contrapposizione tra bene e male, sulla problematicita` di fare il giusto tramite l`ingiusto, sull`imperscrutabilita` del senso della vita umana e sulla sconcertante ambiguita` della natura divina.

vuole tornare a parigi, dove da molti anni ormai vive, l`iraniana protagonista di questo romanzo. ma deve rinnovare il passaporto, operazione per quale, anche in iran, come in ogni paese del mondo, sono necessarie delle fotografie. e proprio nell`atelier ecbatana ha inizio l`epopea di nahal, costretta dapprima a sottostare alle severe norme islamiche in fatto di ritratti e poi, assistita da un medico legale che baratta organi e che afferma di avere gli agganci giusti, affrontare la folle macchina burocratica dell`ufficio centrale dei passaporti di teheran. nella sua avventura non sara` pero` sola, perche` con il passare dei giorni, dodici in tutto, il medico intrallazzatore sara` affiancato da un numero infinito di persone che, con motivazioni piu` o meno filantropiche, si mobilita per aiutarla. portinai, taxisti, traduttori, burattinai, dietologi, amici, tecnici televisivi, domestiche (e loro figli oppiomani), tenutarie di bordelli, parenti di primo, secondo e terzo grado, insomma mezza teheran consiglia, critica, offre te` e accetta caffe` (francese), corrompe e si fa corrompere, talvolta recita le poesie di rumi, immancabilmente intavola ta`orof, gli infiniti convenevoli che regolano i rapporti sociali fra gli iraniani.

ci sono natalie e david, in america, che per adottare un bambino sono pronti a volare dall`altra parte dell`oceano, in un orfanotrofio che mette in esposizione i bambini su internet. ci sono annalisa e fausto, in italia, che invece per un`adozione devono attraversare un interminabile e umiliante percorso burocratico. c`e` andrea, che frequenta una palestra dove si predica la risurrezione dei corpi e vive in un appartamento da single che comincia a stargli stretto. poi ci sono laura e carlo, che abitano la stessa casa ma vivono due mondi incompatibili. lui non puo` rinunciare ai suoi wargames con gli amici, lei non riesce a stare un giorno senza andrea. ma i "piccoli animali" in cerca di qualcuno che si prenda cura di loro sono ovunque in questa storia, e partendo da secoli e continenti diversi si ritrovano all`incrocio dei desideri piu` profondi. stalin, padre del comunismo e della capricciosa svetlana, a forza di attenzioni costringe la figlia prediletta a meditare la fuga. il cadavere di lenin riposa in un mausoleo sotto la piazza rossa, e viene costantemente accudito dagli imbalsamatori. maurizio torchio costruisce una storia in cui i legami si intrecciano e si moltiplicano all`infinito, un romanzo di idee e sentimenti che dimostra come tutti, in modi diversi, sognano di essere adottati da qualcuno.

dopo aver viaggiato nel mondo intero, un uomo ritorna nella sua cittadina natale immersa nella provincia danese. in un`atmosfera tinta di realismo magico, rievoca i conflitti con il padre, l`intenso rapporto con la sorella poliomielitica e soprattutto l`universo fantastico dei giochi dell`infanzia culminato nel ritrovamento, ovviamente nascosto ai "grandi", di uno scheletro sepolto in giardino. il racconto si rianima filtrato da stupiti occhi infantili e da una mente bambina eppure pronta a interpretare i discorsi degli adulti.

le proprieta` benefiche dell`argilla, conosciute fin dalla piu` remota antichita`, vengono utilizzate nelle terapie naturali per curare un numero grandissimo di disturbi. l`argilla, la terra che guarisce, e` costituita da minutissimi frammenti di minerali, ed e` un rimedio efficace per depurare, disinfettare e cicatrizzare, per assorbire i gas se ingerita, per rendere piu` bella la pelle. facilmente reperibile in natura, ma anche in vendita nelle farmacie e nelle erboristerie.



se qualcuno vi chiedesse di cosa parla questo libro, ve la cavereste facilmente rispondendo: e` la storia di un matrimonio. anzi, di un matrimonio tardivo. in realta` pero` questo libro parla della paura della felicita`, che spesso va di pari passo con quell`esercizio di equilibrismo che chiamiamo vita di coppia. drina e gi si sono baciati per la prima volta a vent`anni, ma senza lingua. per la lingua hanno dovuto aspettarne altri venti. ritrovarsi, quando la vita un po` sembra alle spalle, e` cosi` strano. come se cenerentola in premenopausa incontrasse il principe azzurro - stempiato e con la pancetta - e gli dicesse: "parliamone". drina ha un figlio adolescente, molti problemi e un bellissimo sguardo sulle cose. soprattutto su gi. gia`, perche` drina guarda suo marito in un modo cosi` divertente e complesso che ti pare di essere li`, a ridere, disperarti, passare l`aspirapolvere con loro: invece lo stai facendo a casa tua. gi fa l`architetto, accumula ingiunzioni di pagamento nel bagagliaio dell`automobile, aggroviglia le lenzuola mentre dorme e butta folate di ottimismo su chiunque gli cada a tiro. e imperfetto, come tutti i mariti, ed e` assolutamente irresistibile. perche` gi "non e` di quelli con un percorso dritto, che dall`inizio alla fine vanno sempre dalla stessa parte", ma uno capace di sparigliare ogni giorno le carte grazie alle armi dell`allegria.

Il disco di debutto degli Iron Butterfly. 1968. Ristampa rimasterizzata, vinile 180 grammi, contiene download code.


La storia si svolge in Inghilterra e in Francia verso la fine del XII secolo. Re Enrico II è legato da profondissimo affetto a Tommaso Becket, suo Cancelliere. Egli lo considera suo unico e fedele amico, sia nelle avventure sentimentali che nelle vicissitudini politiche, in un periodo di particolare drammaticità per il trono. Mentre i due si trovano in Francia per la riconquista di alcuni territori, la morte dell'arcivescovo di Canterbury suggerisce a re Enrico un progetto per legare il clero inglese alla corona: nominare Becket Arcivescovo di Canterbury. La nomina provoca nel Cancelliere un profondo turbamento morale che spingerà alla fine Tommaso a schierarsi apertamente contro il re a difesa della libertà della Chiesa e dell'"onore di Dio". Colpito duramente dall'abbandono del suo unico amico, Enrico II dà l'avvio ad una intransigente politica contro l'arcivescovo che culminerà drammaticamente.