
onirica eppure concreta, questa storia della gazza cola cola e della colomba desdemona sviluppa uno dei temi piu` cari a nigro: la fuga verso un paradiso illusorio e la lotta per la sopravvivenza in un contesto culturale ostile. cola cola e` l`icona dei tanti che partono dall`africa verso i paesi del benessere, l`isola del grano e del miglio. ma nell`isola, oltre al cibo, ci sono anche disperazione e pulsione alla fuga. le bianche colombe, che dal mondo della poverta` sembravano felici, sono creature angosciate, che non sanno piu` dialogare con la luna, simbolo del sogno e della voglia di comunicazione fra le creature. ma la speranza non muore: nell`incontro fra due infelicita` cola cola insegnera` alle colombe il linguaggio per parlare alla luna.

manuel castells, studioso della societa` dell`informazione, offre in questo volume un`analisi del complesso dei problemi sociali generati dalla diffusione di internet: dagli effetti sul modello organizzativo delle aziende e sul modo di fare business alla produzione del consenso e alla formazione delle societa` civili, dal digital divide al problema della privacy fino alle ripercussioni sui modelli organizzativi statali.

novello gentiluomo di campagna, dalla cascina in monferrato nel quale si e` ritirato gad lerner scrive questo pamphlet polemico che elogia il tradimento delle appartenenze e riconosce infine: per fortuna, siamo e resteremo bastardi. perche` sono in tanti che, come lui, si sono ricreati un`identita`. facendo nomi e cognomi, lerner porta il lettore all`incontro con tanti insospettabili spacciatori d`identita`: le femministe che elogiano ratzinger in nome della differenza sessuale; gli intellettuali ebrei che coltivano una narcisistica separazione, contraddicendo l`intento emancipatorio del sionismo; i simboli etnici introdotti sui campi di calcio; l`ulivo disfatto in nome delle identita` di partito...


tra i fondatori del partito d`azione, giorgio agosti appartiene a quella generazione di uomini che ha segnato un`impronta profonda nella cultura nazionale di una "italia civile", trasmessa in eredita` dal novecento al nuovo secolo. il diario che ha lasciato, con alcune anticipazioni relative al 1946-47, abbraccia senza interruzioni quasi trentacinque anni di storia repubblicana, dal 1953 al 1988. giorno per giorno si succedono commenti alla situazione politica interna e internazionale, resoconti di incontri con amici e maestri, come salvemini, calamandrei, galante garrone, bobbio e tanti altri. il diario e` curato dal figlio aldo.

in questo romanzo pubblicato postumo sono rappresentati un giovane scrittore di successo, la giovane donna affascinante e inquieta che ha sposato, la cui nevrosi scivola verso la follia, e "l`altra donna". la costa azzurra dei ruggenti anni venti fa da sfondo agli ambigui giochi erotici che si intrecciano fra i tre. e parallela alla vicenda che il protagonista vive, l`altra vicenda, che il protagonista scrive: un lungo safari in africa, un difficile rapporto fra padre e figlio, un romanzo faticosamente portato avanti.

l`edizione aggiornata e aumentata della biografia laica di santa maria goretti, che tanto clamore suscito` alla sua prima apparizione. inoltre la risposta, in un`apposita appendice, di giordano bruno gueri alle contestazioni del vaticano,la difesa della sua "scandalosa" ricostruzione dei fatti e l`analisi dell`attuale "politica dei santi" di giovanni paolo ii.


eliot nailles e paul hammer: due uomini, due archetipi prigionieri della cabala del loro cognome (nail e hammer sono, in inglese, rispettivamente chiodo e martello). uno e` un marito innamorato e un padre affettuoso, l`altro un bastardo psicotico, perduto in un mondo che non sa che farsene di tipi come lui. la culla del loro dramma magnetico e irresistibile e` il sobborgo di bullet park, ancora una volta un nome simbolico (bullet, proiettile) che ospita un`ossessione - quella di hammer per il "sacrificio" di una vittima predestinata - e allo stesso tempo e` la culla di quella media borghesia, americana ma non solo, che cheever ha ritratto come nessun altro.



ispirandosi a una frase fantasiosa di jean cocteau ("un uccello canta meglio sul proprio albero genealogico") jodorowsky, celebre in tutto il mondo come regista cinematografico, ha voluto "cantare" in queste pagine, in bilico tra il romanzo e la favola, la storia vera o presunta dei suoi antenati paterni e materni. spiega lo stesso autore: "tutti i personaggi, luoghi ed eventi sono reali. ma questa realta` e` trasformata ed esaltata fino a trasformarsi in mito. il nostro albero genealogico da un lato e` un recinto che limita i nostri pensieri, emozioni, desideri e vita materiale, ma dall`altro e` il tesoro che racchiude la maggior parte dei nostri valori".

"le storie di questo libro stanno nel perimetro di quattro cantoni: un`eta` giovane e stretta, di preludio al fuoco; una citta` flegrea e meridionale; la materia di qualche libro sacro; gli anni di madrevita operaia di uno che nacque in borghesia. il possedimento minimo per un passante, e` stato immenso per chi si e` fermato. esso rinchiude per attrazione un me narrato piu` che un io narrante, qualche tu femminile scalzo e ben piantato in terra, un noi promessa di frantumi. i pronomi sono frutti che maturano in stagioni diverse. qui sono colti acerbi, prima che si carichino di succhi e di se`. avvengono dei colpi fortunati, qualche salvataggio. si sbatte a zonzo tra i limiti del campo, come biglia di flipper..." (erri de luca)

"c`e` in noi un potenziale di vitalita` che, a forza di frustrazione, passa sul piano dell`atto aggressivo." in pochi giorni, in maggio, nasce un grande movimento rivoluzionario. rivoluzionario perche` contesta i fondamenti, i postulati primi della nostra societa`. e tutta una civilta` cui si ingiunge di spiegarsi. dalle commissioni di lavoro, dai comitati di base, dalle assemblee generali nascono nuove forme di intervento e un linguaggio politico originale: la volonta` di affrontare di petto i problemi essenziali, di procedere a una revisione totale, senza debolezza, senza cedimenti di fronte all`inerzia e all`abitudine. istigato anche dalla repressione, il movimento trova la sua unita` nella contestazione. contestazione dell`universita` oppressiva per i suoi metodi, arcaica nelle sue strutture, inadatta nel suo contenuto. contestazione di una societa` insipida nelle sue ambizioni, inumana nei suoi rapporti, alienante nella sua organizzazione.






2 LP. Il disco del 2005, tra i migliori incisi da Elton John nell'ultimo periodo. Nuova edizione in vinile, 180 grammi, copertina apribile.

al cuore della crisi economica e finanziaria degli ultimi anni c`e` un problema evidente: nel moderno capitalismo l`estrazione del valore, ovvero la raccolta dei profitti - dai dividendi degli azionisti ai bonus dei banchieri - e` ricompensata assai meglio della creazione effettiva di valore. oggi scambiamo chi raccoglie i profitti con chi effettivamente crea valore, chi guadagna con chi produce. quel concetto di valore cosi` centrale nella storia del pensiero economico - basti pensare alle riflessioni di ricardo, marx, schumpeter e keynes - oggi e` misconosciuto o distorto tanto nella teoria quanto nella prassi. se vogliamo riformare il capitalismo dobbiamo porci una serie di domande radicali: da dove viene la ricchezza? chi crea il valore? chi lo estrae? chi lo sottrae? solo rispondendo a queste domande possiamo sostituire l`attuale sistema capitalistico di tipo parassitario con un capitalismo piu` sostenibile, piu` interdipendente: un sistema che funzioni per tutti.

viaggio in una terra che sembra un set cinematografico, valorizzata e insieme insidiata dal boom turistico che ha conosciuto matera in epoca recente. citta` ipnotica, increspatura del paesaggio al pari dei tanti borghi aggrappati al crinale in cui ci si abitua