

i maneggi di un fratello tronfio di vanagloria e una sorella spiritualmente isterilita dalle molte astuzie, per accaparrarsi una ricca eredita`, ai danni della madre, grettamente egoista, e dell`altra sorella, dal carattere solare e in fondo distratta. ma al di sotto dei disegni segreti, dei complotti sotterranei, delle miserie e delle vigliaccherie inconfessabili, delle alleanze e delle strategie, che movimentano il racconto e coinvolgono il lettore in un crescente desiderio di vendetta, si sviluppa quella che puo` definirsi la tragedia delle migliori intenzioni: la falsita` si insinua nascosta dalla certezza di essere in buona fede; l`odio prende il sopravvento come reazione al sentirsi poco amati; l`affetto protettivo verso chi sembra indifeso diventa giustificazione della piu` cinica avidita`. viene in scena la dinamica del familismo, la cui angustia si rivela il laboratorio ideale per distillare veleni micidiali dagli effetti tardivi. un romanzo che appartiene al tema della letteratura familiare, segnato da una lucidita` antisentimentale e dissacrante, ma con un tono lietamente umoristico e crudele che regala un finale libertino.



fu benedetto croce che sollecito` ada gobetti a raccontare agli amici che cos`era stata nel suo svolgimento quotidiano la lotta di liberazione. ada cosi` rievoca la sua avventura di madre che va a combattere accanto al figlio paolo, diciottenne, e ne divide i pericoli e i disagi. non c`e` divario tra la donna che sfida le pattuglie tedesche e la madre in perenne ansia per il figlio. ada e` animata da una passione di liberta`, da un bisogno di azione, da una femminile concretezza e semplicita` che si ritrovano intatte sulla pagina, in cui affiora anche la sua vena di schietto umorismo. accanto a lei figure di comandanti, di politici, o di semplici partigiani.

i racconti di tolstoj scandiscono, anno dopo anno, tutta la sua lunghissima vita artistica. vi si susseguono senza soluzione di continuita`, intrecciandosi ai grandi romanzi, ai drammi, ai trattati: dal 1850 al 1910, dagli esordi del ventiduenne aristocratico "nichilista", timido, vizioso, fino al tolstoj patriarca, fondatore di religioni, rivoluzionario temutissimo. e anno dopo anno, capolavoro dopo capolavoro, registrano e rispecchiano come un diario le tante "fasi di crescita" tolstoiane, cosi` radicalmente diverse l`una dall`altra, contraddittorie, continuamente sorprendenti, in quella sua vocazione per le scommesse definitive, per il mettere in gioco tutto se stesso, ogni volta, in ogni trama, a ogni pagina.

che cosa e` stato veramente il fascismo? e quali sono gli elementi che ne intrecciano la storia con la piu` generale vicenda italiana? lupo risponde a queste domande, evitando di ricalcare le diverse interpretazioni ideologiche che hanno caratterizzato tutta una lunga stagione di studi e concentrandosi invece sulla politica del fascismo, il cuore per cosi` dire del problema. certo, il fascismo, per le sue stesse caratteristiche totalitarie, e` stato presente in ogni ganglio della vita italiana. ma e` necessario distinguere la storia del fascismo dalla storia d`italia nel periodo fascista. il fascismo in realta` e` stato un fenomeno politico nato con l`intento di realizzare una vera e compiuta rivoluzione antidemocratica. suo obiettivo era di sostituire al sistema rappresentativo, visto come inefficiente e corrotto, una coesa catena di comando, in grado di restituire all`italia la dignita` perduta. si e` trattato di un esperimento cruciale e tragico, capace di innescare una fortissima mobilitazione collettiva, e via via trasformatosi - per autonomi meccanismi, che il libro, in modo documentato, con ritmo serrato analizza e descrive - in regime, in oligarchia sempre piu` angusta e, da ultimo, in tirannide.




un romanzo dalle passioni devastanti, passioni che catturano e imprigionano i personaggi fino a seppellirli. e` la rappresentazione a tinte fosche e allucinate del carcere in cui ogni singolo viene rinchiuso dal proprio vizio. per evadere dall`amarezza, dal turbamento, dal dolore, il protagonista arrivera` a risoluzioni tanto tragiche quanto illusorie. "come nella tragedia antica, leviatan e` dominato da una forza alla quale siamo costretti a dare il nome di destino", come ha detto piero citati.

se non fosse montato in modo quasi cinematografico, come quei piano sequenza in cui l`occhio della macchina si sposta da un personaggio a un altro intercettandone la storia a ogni incrocio casuale, questo libro probabilmente rischierebbe l`infinita`. e infatti una folla sterminanta quella dei personaggi eminenti che passano e raccontano le vicende, i casi e i capricci dei loro incontri, tra parigi e l`italia. daria galateria ha scavato in un secolo di memorie letterarie, testimonianze, ricordi a caccia delle conversazioni e liaisons parigine: ungaretti, apollinaire, barre`s e d`annunzio; buzzati e camus, malraux e moravia; sciascia e bernard-henry le`vy; ma anche gide con la capria a napoli, a capri malaparte e vailland e sartre e carlo levi a roma.







il volume contiene saggi di: r. p. coppini, a. de francesco, m. meriggi, g. pescosolido. cronologia e indice analitico a cura di a. miniero. appendice statistica a cura di s. schipani e m. teodoli.


in questa storia raccontata a ritroso, la vita di un criminale di guerra nazista, il dottor tod t. friendly, viene narrata a partire dalla sua conclusione, procedendo all`indietro verso l`inizio. cosi il dottor friendly muore e in seguito si sente significativamente meglio, rompe con le sue amanti con un gesto che prelude alla loro seduzione; inoltre fa scempio dei propri pazienti prima di mandarli a casa. fuggendo dal corpo del medico morente, che aveva lavorato come complice dei nazisti nei campi di concentramento, la coscienza del dottor friendly inizia a vivere la sua vita dal fondo, consapevole soltanto che quella che sta vivendo e` la vita di un uomo orribile in un tempo tremendo.

"prometti che non mangerai l`uovo" stridette aprendo gli occhi. "prometto che non mi mangero` l`uovo" ripete` zorba. "promettimi che ne avrai cura finche` non sara` nato il piccolo" stridette sollevando il capo. "prometto che avro` cura dell`uovo finche` non sara` nato il piccolo". "e prometti che gli insegnerai a volare" stridette guardando fisso negli occhi il gatto. allora zorba si rese conto che quella sfortunata gabbiana non solo delirava, ma era completamente pazza. "prometto che gli insegnero` a volare. e ora riposa, io vado in cerca di aiuto" miagolo` zorba balzando direttamente sul tetto. "sepulveda costruisce un mondo dove aiutare chi e` in difficolta` e` il valore supremo, dove - lezione non trascurabile -riesce a volare `soltanto chi osa farlo`". eta` di lettura: da 9 anni.

a partire dall?8 settembre del 1943 e fino al 25 aprile del 1945, migliaia di giovani e meno giovani abbandonarono la loro vita abituale, presero le armi e si gettarono in un?avventura che stravolse la loro esistenza. quali furono i sentimenti e le passioni che li spinsero a fare questa scelta e li sostennero in quei venti mesi?