

il 26 aprile 1937, sessanta aerei militari tedeschi e italiani aggredirono una tranquilla cittadina basca in un giorno di mercato. fu il primo bombardamento a tappeto della storia: una strage di innocenti che suscito` l`indignazione di tutto il mondo civile. in esilio a parigi e inorridito dall`episodio, in soli due mesi pablo picasso dipinse una tela enorme che esprime con immediatezza la drammaticita` del momento: figure umane urlanti, animali straziati, edifici disintegrati. tutto in un`ascetica assenza di colore che sembra riproporre il bianco e nero delle fotografie dei giornali. il quadro fu presentato al pubblico quello stesso anno nel padiglione spagnolo all`esposizione internazionale di parigi.


nel 1927 albert londres s`imbarco` per un periplo di quattro mesi nelle colonie francesi d`africa. aveva gia` scritto alcuni articoli sui "piccoli bianchi" di dakar, ma s`impegno` questa volta in un`inchiesta di grande portata sulle pratiche di coloni che si servivano del "motore a banana", cioe` servi che percorrevano per giorni la savana con carichi di manioca. ne trasse un racconto virulento e caustico, che denuncia le migliaia di morti sopraggiunte in nome dello sfruttamento delle foreste e della valorizzazione del territorio. per la violenza della sua denuncia "terra d`ebano" suscito` furiose polemiche e violente smentite.

rimasto inedito per quasi cinquant`anni questo diario raccoglie le confessioni di drieu dall`inizio della guerra alle soglie della morte: le ultime righe sono scritte due giorni prima del suicidio. fra queste due date, la guerra, l`invasione della francia, vichy e la collaborazione, la liberazione di parigi. e` la lenta cronaca di una fine: ed e` questa consapevolezza a dare un`acerba tensione alle pagine del diario, dove l`analisi dei propri fallimenti si unisce alle riflessioni sull`inarrestabilita` della decadenza europea, sulla "fine delle patrie", sui limiti dei nazionalismi, sui rapporti tra fascismo e comunismo, che acquistano oggi una strana attualita`.

il maggiore scrittore israeliano di oggi, da anni impegnato a sostenere la pace, ci parla di guerra ma anche di solidarieta`, ritrae da vicino gli uomini ch vivono quotidianamente tra fragili speranze e mai spenti rancori. yehoshua si interroga sulle lacerazioni aperte nella societa` israeliana fra la componente tradizionalista e la componente laica. il libro non e` solo una testimonianza sofferta dell`iter cruento di una "pace fredda", ma anche un impegno politico attivo, progetto concreto di costruzione di una pacificazione, anzitutto interna, fra i diversi gruppi che formano il mondo ebraico.



"novela total" lo ha definito mario vargas uosa in un suo famoso saggio degli anni sessanta: "tirante il bianco" come romanzo totale. e ha paragonato martorell a flaubert e faulkner, collocandolo tra i piu` grandi narratori della letteratura di tutti i tempi. a quasi cinquantanni dal giudizio entusiastico di vargas llosa, si puo` forse leggere piu` pacatamente questo romanzo cavalleresco scritto in catalano nel xv secolo, ma resta la convinzione che si tratta di un`opera affascinante e fortemente innovativa: ha aperto le strade della narrazione moderna con personaggi che "maturano" attraverso le vicende raccontate nel libro e che dimostrano un`interiorita` e una dimensione psicologica effettivamente in anticipo sui tempi, oltre le schematizzazioni tipologiche medievali. un punto di forza del libro, oltre le parti epiche e guerresche, riguarda l`amore e la sessualita`, trattati molto esplicitamente, con arditezza di situazioni e di linguaggio che ancora oggi possono colpire. la storia principale e` quella di tirante il bianco, gentiluomo bretone, campione di tornei cavallereschi, che riesce con il coraggio e con l`ingegno a liberare l`isola di rodi dall`assedio del sultano di babilonia, dopodiche` viene cooptato dall`imperatore di costantinopoli per condurre la guerra contro i turchi. tirante si innamora della figlia dell`imperatore, carmesina, e carmesina di lui, ma una serie di equivoci e di vicende allontana i due innamorati.



