
da un`isola caraibica di fulgida bellezza si puo` anche fuggire. e in un`isola simile si puo` anche morire. l`agonia di un fratello malato di aids e` di per se` un`esperienza atroce. ma se questo fratello non lo vedi da vent`anni, se questo fratello non l`hai mai amato, puoi essere risucchiato in un gorgo di estraneita`, di colpe, di ricordi pieni di rancore. e` quel che accade a jamaica kincaid: l`enigma di un uomo che muore scatena in lei, piu` che dolore, l`implacabile rovello di chi si e` lasciato alle spalle una vita di miseria, abbandono e ostilita`, marchiata da un inesorabile senso di sconfitta.





"ora muoio, ma ho ancora molte cose da dire. ero in pace con me stesso. muto e in pace. ma all`improvviso le cose sono emerse". l`uomo che in una notte di agonia e delirio decide di ripercorrere la propria esistenza, per "chiarire certi punti", per smentire le "infamie" messe in giro su di lui da quel "giovane invecchiato" che da un pezzo lo perseguita coprendolo di insulti ombra, o fantasma, o figura della sua innocenza perduta -, e` stato un sacerdote, un membro dell`opus dei, e anche un poeta e un autorevole critico letterario. ma e` stato soprattutto uno che ha sempre badato a tenersi al riparo da ogni rischio, e per riuscirci si e` piegato a molti compromessi, ha chiuso gli occhi dinanzi a molte nefandezze, si e` macchiato di molte vilta`. ha accettato e svolto coscienziosamente incarichi bizzarri, come dare lezioni di marxismo a pinochet e ai membri della sua giunta, e ha preso parte a squisite serate letterarie in una sontuosa villa, alla periferia di santiago, nei cui sotterranei venivano torturati gli oppositori politici al regime. e adesso che le cose e i volti del suo passato gli turbinano davanti come sospinti da un soffio infernale, "si scatena la tempesta di merda". in questo, che e` l`ultimo grande romanzo pubblicato in vita, roberto bola?o fa i conti una volta per tutte con la storia di quel cile che non ha mai smesso di amare e odiare. lo fa scegliendo il punto di vista di un personaggio equivoco e meschino, e riuscendo a costruire un possente "romanzo-fiume".











perche` i prosciutti vanno tenuti appesi? e possibile prepararne uno in casa? salumi, salsicce, insaccati: che differenza c`e`? quali sono le specialita` piu` rare e gustose? questo ricco atlante soddisfera` tutte le curiosita` degli amanti dei prosciutti e dei salumi, invogliando all`assaggio e alla ricerca di prelibatezze da tutto il mondo. si troveranno, selezionati e catalogati, oltre 200 prodotti dall`italia e dal mondo, descritti nel dettaglio e accompagnati da consigli per degustarli al meglio; e poi schede illustrate e puntuali per identificare le razze di suini e bovini, e per conoscerne impieghi e caratteristiche, oltre a mappe di italia, francia, spagna, balcani, nord europa e altre zone del mondo, con i territori di origine e diffusione dei prosciutti e dei salumi.

in questo testo l`autore propone la sua interpretazione del contributo che il cinema sperimentale ha fornito all`affermarsi del cinema come arte autonoma, dotata di un suo statuto specifico. il filo conduttore dell`analisi, che dalle opere ispirate alle avanguardie storiche si snoda fino ad arrivare alle produzioni underground di fine anni `60, e` infatti il rapporto, apparentemente paradossale, fra le diverse forme d`arte e il cinema sperimentale. quest`ultimo infatti, nella sua ricerca di un "cinema puro", affrancato da ogni elemento che non sia filmico, riesce a realizzare le proprie qualita` piu` specifiche proprio attraverso le strutture e i linguaggi dell`arte, della musica, della letteratura.