
Tributo ad oscuri classici degli anni cinquanta

La cantautrice della Louisiana si sposta in Canada e va a farsi produrre dai Cowboy Junkies. Tra la band di Toronto e Madame Gauthier si crea una particolare alchimia. Maestra nel descrivere il dolore, Mary narra la sua vicenda di bambina abbandonata, quindi affidata, e della sua lunga ricerca della vera madre. Un soggetto triste, accorato, intenso e profondo che dà luogo ad un disco altrettanto bello, pervaso di amarezza, ma impreziosito da una serie di canzoni splendide a cui Michael Timmins ha donato suoni perfetti.Per impegno, costruzione melodica, struttura musicale, questo è certamente il disco più bello della Gauthier. Riedizione 2024.

Un disco immaginifico che trae la sua linfa vitale da una storia vera, ma che è stato registratato in una casa infestata da fantasmi. No, non è un libro di Stephen King, ma il nuovo disco di Ben Glover (and friends). Il cantautore irlandese, autore dell'ottimo Atlantic, uscito alcuni mesi fa, ha unito il suo talento a quello di gente come Joshua Britt, Neilson Hubbard, Kim Richey, Kris Donegan, Heather Donegan ed altri. Il risultato è un disco molto piacevole dove la musica, unita ad un storia solida narrata con forti influene letterarie, crea un album di notevole qualità. Un disco di musica roots che si basa su una ghost story di ambientazione southern, con influenze folk, rock e country. Tra i dischi più venduti del momento.

Sandy Bull è un precursore ulla chitarra acustica ( ma lui ha suonato anche altri strumenti a corda, come l'oud, il banjo ed il sarod). Già diverse volte la discografia Usa si è occupata del suo materiale, ma questa volta la Omnivore va ancora più a fondo, ristampando un disco, Steel Tears, edito a metà anni novanta, ultimo disco pubblicato nella sua scarna discografia. Oltre al disco la Omnivore aggiunge dei brani registrati adesso, con musicsti contemporanei che omaggiano il maestro. Musicisti come Jeff Hanna ( Nitty Gritty Dirt Band ), Matraca Berg, Mickey Raphael, Kevin Welch ed altri. Bull, contemporaneo di John Fahey, rimane, ancora oggi, il meno noto tra i maestri della chitarra acustica.

Atteso nuovo lavoro da parte di uno dei cantautori britannici più continui e più popolari. Gray, che ha raggiunto la notorietà già da diverso tempo, continua a produrre musica di qualità. Gold in A Brass Age propone delle canzoni adulte, con una prospettiva personale, ma legate anche all'attualità. La vena compositiva è sempre molto calda e la produzione costruita ad arte attorno alla sua voce. Un disco adulto, che forse cambia leggermente rispetto al passato ma che, ad un ascolto approfondito, propone sempre musica di grande qualità.



Slash Records 1987.