


in fondo a una vecchia biblioteca, tra molti altri volumi, e` stato ritrovato, per puro caso, un libriccino in pessime condizioni, privo di copertina e di frontespizio, e di cui ignoriamo quindi l`autore, il titolo, l`editore e la data di pubblicazione. in esso sarebbe contenuta la rivelazione di un "segreto della sibilla", pervenuto non si sa come agli avi dell`autore e da loro conservato e trasmesso di generazione in generazione. data la stranezza di questo "segreto", che potrebbe anche essere un "gioco" oppure un metodo originale, valido in ogni tempo, per interrogare gli antichi oracoli, si e` pensato di riproporre il libro ai lettori di oggi, facendolo precedere da una premessa che introduca, almeno in parte, alla conoscenza della famosa e misteriosa sibilla. il libro si presenta composto di una breve introduzione che racconta dell`origine dell`oracolo della sibilla. le pagine seguenti sono dedicate alla illustrazione dei diversi giochi per interrogare la sibilla e le 99 schede che compongono il metodo. una cinquantina di pagine pretracciate utilissime per trascrivere le risposte della sibilla concludono la preziosa edizione.

protagonista de "le due citta`" e` emilio viotti, personaggio dai tratti fortemente autobiografici, nato e cresciuto a torino in un clima di conformismo borghese, ipocrita e classista, e finito a dannarsi l`anima e perdere la vita a roma, la citta` della seduzione e della tentazione. il romanzo copre un vasto arco temporale, poco piu` di quarant`anni, dall`impresa di libia al secondo dopoguerra e narra l`evoluzione di emilio dallo stato di candore e onnipotenza infantile al ruolo di affermato produttore cinematografico, ricco dongiovanni, raffinato quanto astuto opportunista che, dopo aver dispendiosamente goduto di ogni cosa, e` costretto a riconoscere, dall`orlo del suo baratro di agiatezza e ipocrisia, di aver completamente mancato la propria vita. si rende conto di essersi lasciato e guardato vivere, sempre a meta`, sempre sospeso tra un mai-piu` e un non-ancora, tra il qui e l`altrove simboleggiati appunto dalle due capitali, torino e roma. ma e` proprio da questo personaggio, un vero "uomo senza qualita`", che l`arte di soldati ha saputo trarre un groviglio incandescente di sostanza umana, liberandolo da una "quiete vuota e senza fondo".


dieci minuti al giorno. tutti i giorni. per un mese. dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. dieci minuti fuori dai soliti schemi. per smettere di avere paura. e tornare a vivere. tutto quello con cui chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste piu`. perche`, a volte, capita. capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. che il tuo lavoro venga affidato a un altro. che cosa si fa, allora? rudolf steiner non ha dubbi: si gioca. chiara non ha niente da perdere, e ci prova. per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. lei che e` incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la citta`, balla l`hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. di dieci minuti in dieci minuti, arriva cosi` ad accogliere realta` che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. da cui ricominciare. chiara gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. e dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.



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