

ancora una volta manguel conduce il lettore nel mondo dei libri, debordante ed inesauribile come l`esperienza umana. la sua attenzione si concentra sulla biblioteca, luogo deputato a custodire e a tramandare la memoria passata. dall`utopia di immortalita` perseguita nell`antica alessandria d`egitto all`evanescenza dell`odierna internet, la biblioteca, privata o pubblica, si presenta nel corso della storia come spazio di potere, di ordine, di identita`, di immaginazione, di oblio, di mito, di sopravvivenza ma, soprattutto, di indiscussa liberta`.

orfana, senza un focolare, mosca e` una creatura randagia, felice solo al vento, nella natura. komsomolka per fede nel futuro paradiso socialista vuole vivere secondo "verita` e lavoro". puro istinto, non conosce norma ne` disciplina. si accoppia con tutti gli uomini che incontra e assapora tutto quanto la vita le propone. intorno a lei ruota l`universo maschile del romanzo. tutti amano mosca e vorrebbero fermarla, farla propria. solo uno sembra riuscirci: il pensionato komjagin, relitto della "sventurata epoca borghese", con il quale mosca precipitera` in un ripugnante abisso sovietico-familiare prima di fuggire ancora.











