




la torino dei signori tornio, quella dei loro tempi, era una citta` colma di certezze: "non ricordi? la fiat era tutto, e si faceva tutto in fiat. uno nasceva in fiat, viveva in fiat, moriva in fiat. c`erano gli asili nido in fiat, i pannolini fiat, i biberon fiat [...] erano anni fiat, divisi in mesi fiat, settimane fiat, giornate fiat". attraverso una pie`ce di straordinaria densita` giuseppe culicchia costruisce un libro che nel raccontare di una citta` ormai cambiata, descrive in realta` una generazione e un paese diversi ma disorientati, che sanno bene cio` che non sono piu` ma non sanno ancora cosa diventeranno. "ritorno a torino dei signori tornio" verra` rappresentata a torino in occasione del centenario dell`azienda tranviaria torinese, su un palcoscenico inusuale, una motrice tranviaria appositamente modificata.


aprire questo libro, come si farebbe con un cancello. e, passo dopo passo, incontrare delle statue diventate creature. nel silenzio che scaturisce dal mistero, all`ombra di lapidi, di alberi e di foglie, si ascoltano le voci di cose mai dette, segreti che tutti noi portiamo dentro come fossero cose sepolte. sfogliare "aeterna" e` come scendere verso il cielo, quando il cielo diventa profondo. un libro che ci racconta la storia della vita attraverso la bocca e gli occhi di corpi divenuti celesti. poesia e passione dove ognuno di noi, pagina dopo pagina, ha voglia di precipitare.





nel febbraio del 1617, a milano, caterina medici, serva