
Bry Webb, già leader dei Constantines, band rock canadese che aveva delle similitudini coi primi Clash, è ormai solista affernato. Quando, all'inizio dell'anno, ha annunciato di volere riformare la band, la stampa canadese si è mossa con entusiasmo. Ma poi Webb ha continuato a fare il solista, mettendo elementi della sua vecchia band nel disco. Il risultato è un album sorprendente, che passa dal folk rock al soul, dove la voce di Webb, molto interessante, offre gamme innovative per ballate venate di musica nera. Un disco fuori dagli schemi per un musicista che merita di essere conosciuto anche fuori dai confini canadesi.

Nelson Wright, da Washington DC, è un vero appassionato. Dal suo disco, Orphans and Relics, traspare passione, forza, intensità, voglia di libertà. Nelson si rifà ai suoi idoli, gente come Dave Alvin e Steve Earle e confeziona un disco solido, di pura Americana.

Antologia abbastanza divertente messa in piedi dal figlio di Frank, Ahmet e dal zappologo Joe Travers. Un antologia messa su CD e servita come se fosse una pranzo, divisa equamente tra Appetizers, Entrèes e Dessert. Zappatite, la foto di copertina con tavola imbandita e le tre portate. Un modo divertente di mettere alcuni dei brani più noti di Zappa in un solo CD facendo finta che non si tratti di una antologia.

Nuovo album per la band belga, gruppo tra i più importanti, in Europa, per quanto riguarda il rock alternativo. Assenti dal mercato, per quanto riguarda un disco nuovo, da almeno dieci anni, i dEUS tornano con un disco solido, in cui la melodia di base si stempera attraverso canzoni ben costruite come Le Blues Polaire o la title track How To Replace It.