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"`mi sembra una curiosa sopravvalutazione di se stessi, quella di ritenersi troppo preziosi per condividere con gli altri un destino di massa.` etty hillesum, ebrea olandese del 1900, scrive cosi` nel suo diario prima di essere deportata in campo di sterminio. ha avuto occasione di mettersi in salvo e ha rifiutato, scrivendo questa sovrana sentenza: `curiosa sopravvalutazione di se stessi`. non separera` il suo destino da quello del suo popolo. ester ha gia` detto la stessa cosa, al tempo di un altro annientamento programmato: `e come potro`? e vedro` nella cancellazione della mia nascita?`. lei, moglie del re, e` intoccabile anche se ebrea come il suo popolo che e` stato condannato allo sterminio totale dal decreto di hama`n, vice del re. ester non vuole salvarsi da sola. esclama davanti al re la sua appartenenza all`insieme dei condannati. senza il suo popolo e` cancellata anche la sua nascita. due donne ebree a distanza di millenni affermano la stessa volonta` di condivisione. ma ester, regina, riesce a contrastare lo sterminio e a sventarlo." (erri de luca) questo libro sta nelle scritture sacre ebraiche e cristiane. ester, dalla radice del verbo nascondere, e` l`ebrea segreta che salva il suo popolo da uno sterminio pianificato. erri de luca afferma che sia proprio lei la scrittrice del libro.

Con "Il signore di San Francisco" ha inizio la pubblicazione, incentrata sui temi dell'amore e della morte, dei racconti di Ivan Bunin, narratore e poeta russo ingiustamente negletto e distrattamente ricordato unicamente in quanto primo scrittore russo a vincere il premio Nobel per la letteratura, nel 1933

antonio e fausto non potrebbero essere piu` diversi: il primo, cinquant`anni in jeans e t-shirt, vive di lavoretti in un appartamento in condivisione con tre ragazzi, sempre connesso, in attesa che il mondo riconosca il suo talento di giornalista; il secondo e` un imprenditore di successo, molto riservato, con una famiglia perfetta, che dicono stia per candidarsi a sindaco della capitale. due rette parallele che non dovrebbero incontrarsi mai. percio`, quando antonio riconosce fausto nella bottega di oreste, un anonimo barbiere al nomentano, si convince subito che questa ribellione alle leggi della geometria sociale nasconda qualcosa: che ci fa un uomo ricco e di potere come fausto maria borghese in un posto come quello? e perche`, poco dopo, oreste sparisce nel nulla? da quel momento, stanare fausto diventa l`ossessione di antonio e l`ordinata quotidianita` dell`imprenditore comincia a deragliare. ma cercare la verita` di qualcun altro puo` essere un gioco pericoloso, se non si sono ancora fatti i conti con la propria. ne "l`invisibile", giovanni floris racconta una trama di segreti capace di dirottare vite e anestetizzare amori, fotografando un tempo, il nostro, dove la reputazione coincide con quello che siamo, dove vince solo chi santifica le apparenze, e nessuno e` mai davvero innocente.

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