

i maneggi di un fratello tronfio di vanagloria e una sorella spiritualmente isterilita dalle molte astuzie, per accaparrarsi una ricca eredita`, ai danni della madre, grettamente egoista, e dell`altra sorella, dal carattere solare e in fondo distratta. ma al di sotto dei disegni segreti, dei complotti sotterranei, delle miserie e delle vigliaccherie inconfessabili, delle alleanze e delle strategie, che movimentano il racconto e coinvolgono il lettore in un crescente desiderio di vendetta, si sviluppa quella che puo` definirsi la tragedia delle migliori intenzioni: la falsita` si insinua nascosta dalla certezza di essere in buona fede; l`odio prende il sopravvento come reazione al sentirsi poco amati; l`affetto protettivo verso chi sembra indifeso diventa giustificazione della piu` cinica avidita`. viene in scena la dinamica del familismo, la cui angustia si rivela il laboratorio ideale per distillare veleni micidiali dagli effetti tardivi. un romanzo che appartiene al tema della letteratura familiare, segnato da una lucidita` antisentimentale e dissacrante, ma con un tono lietamente umoristico e crudele che regala un finale libertino.


"adolf rudnicki rimane, in un ideale archivio del novecento letterario, quale supremo cronista dell`orrore, quale costruttore di un`impervia, lacerante testimonianza. il piu` bel libro sullo sterminio degli ebrei nel ghetto di varsavia e sull`ideologia nazista e` un libro sul terrore. dove il terrore e` evocato non soltanto in termini contenutistici, narrativi, aneddotici, bensi` e soprattutto in termini formali. ogni racconto e` mantenuto sul filo del rasoio fra caos e labirinto, tanto che si insinua il sospetto che il caos abbia una sua logica." (cesare garboli)




che cosa e` stato veramente il fascismo? e quali sono gli elementi che ne intrecciano la storia con la piu` generale vicenda italiana? lupo risponde a queste domande, evitando di ricalcare le diverse interpretazioni ideologiche che hanno caratterizzato tutta una lunga stagione di studi e concentrandosi invece sulla politica del fascismo, il cuore per cosi` dire del problema. certo, il fascismo, per le sue stesse caratteristiche totalitarie, e` stato presente in ogni ganglio della vita italiana. ma e` necessario distinguere la storia del fascismo dalla storia d`italia nel periodo fascista. il fascismo in realta` e` stato un fenomeno politico nato con l`intento di realizzare una vera e compiuta rivoluzione antidemocratica. suo obiettivo era di sostituire al sistema rappresentativo, visto come inefficiente e corrotto, una coesa catena di comando, in grado di restituire all`italia la dignita` perduta. si e` trattato di un esperimento cruciale e tragico, capace di innescare una fortissima mobilitazione collettiva, e via via trasformatosi - per autonomi meccanismi, che il libro, in modo documentato, con ritmo serrato analizza e descrive - in regime, in oligarchia sempre piu` angusta e, da ultimo, in tirannide.




"il trattato di semiotica generale" e` certamente il libro che piu` di ogni altro ha segnato la semiotica italiana (e non solo), definendo i limiti di un campo disciplinare e offrendo una teoria globale di tutti i sistemi di segni e dei possibili processi di comunicazione. i problemi tradizionali della linguistica, della logica, della retorica, dell`estetica, della filosofia del linguaggio e delle teorie della percezione vengono qui ripresi, discussi e ripensati nel quadro di una disciplina che nel 1975 (anno del libro) era ai suoi albori. con questo libro umberto eco e` diventato a tutti gli effetti il "padre" della semiotica e da allora - dal 1975 - "il trattato di semiotica generale" non ha mai smesso di essere letto, discusso, citato, tradotto: punto di riferimento passato e presente (e certamente futuro) di intere generazioni.



se non fosse montato in modo quasi cinematografico, come quei piano sequenza in cui l`occhio della macchina si sposta da un personaggio a un altro intercettandone la storia a ogni incrocio casuale, questo libro probabilmente rischierebbe l`infinita`. e infatti una folla sterminanta quella dei personaggi eminenti che passano e raccontano le vicende, i casi e i capricci dei loro incontri, tra parigi e l`italia. daria galateria ha scavato in un secolo di memorie letterarie, testimonianze, ricordi a caccia delle conversazioni e liaisons parigine: ungaretti, apollinaire, barre`s e d`annunzio; buzzati e camus, malraux e moravia; sciascia e bernard-henry le`vy; ma anche gide con la capria a napoli, a capri malaparte e vailland e sartre e carlo levi a roma.






«Concupiscenza libraria» ce lo ha confermato: la recensione, «minimo mostriciattolo», può trasformarsi in una magnifica narrazione che ha come personaggi «le parole di un libro», in letteratura sulla letteratura o, se vogliamo, in uno specifico genere letterario, magari ambiguo, arbitrario, «impuro», persino irresponsabile, ma capace di svelare quell’«immagine segreta», quello «strato sotterraneo» in cui risiede la grandezza di un libro.

febbraio 1862, la guerra civile e` iniziata da un anno, e il presidente degli stati uniti, abraham lincoln, e` alle prese con cio` che sta assumendo tutti i contorni di una catastrofe. nel frattempo willie, il figlio prediletto di undici anni, si ammala gravemente e muore. verra` sepolto a washington, nel cimitero di georgetown. a partire da questa scheggia di verita` storica - i giornali dell`epoca raccontano che lincoln si reco` nella cripta e apri` la bara per abbracciare il figlio morto - saunders mette in scena un inedito aldila` romanzesco popolato di anime in stallo. il bardo del titolo, un riferimento al , allude al momento di passaggio in cui la coscienza e` sospesa tra la morte e la prossima vita. e questo il limbo in cui si aggirano moltitudini di creature ancora troppo attaccate all`esistenza precedente, come willie, che non riesce a separarsi dal padre, e il padre, che non riesce a separarsi dal figlio. accompagnati da tre improbabili guide di ascendenza dantesca, assisteremo allo sconvolgimento prodotto nel mondo di queste anime perse dall`arrivo di willie lincoln, che e` morto e non lo sa, e di suo padre, il presidente, che e` come morto ma deve vivere per il bene del proprio paese. sentiremo le voci - petulanti, nostalgiche, stizzose, accorate - degli spiriti e il controcanto della storia. leggeremo nei pensieri di lincoln e nella mente di suo figlio, uniti da un amore che trascende il dolore e il distacco fisico. il romanzo si svolge in una sola notte, eppure abbraccia le epoche e arriva fino a noi, spaziando in un territorio dove tutto e` possibile, dove la logica convive con l`assurdo, le vicende vere con quelle inventate, dove tragedia e farsa non sono due categorie distinte e separate ma un`unica realta` indifferenziata e contraddittoria, che proprio per questo appare spaventosa e viene negata. come si puo` vivere, amare e compiere grandi imprese, sapendo che tutto finisce nel nulla?



una milano, con i suoi condomini giganteschi, le piazzette, certi grovigli di vicoli, che e` insieme ritratto della metropoli in un preciso momento storico e simbolo della babele d`ogni tempo. su questo sfondo si muove il protagonista di un amore: un uomo inconsapevole di aver atteso troppo, che e` rimasto nell`intimo un giovane e crede che il sentimento possa compiere miracoli. e cosi` il professionista maturo si innamora perdutamente di una donna giovanissima, ma gia` carica della cinica spregiudicatezza e della stanchezza morale di un`epoca. unico romanzo erotico di buzzati, "un amore" sorprese al suo primo apparire i lettori abituati alle consuete tematiche dello scrittore. eppure anche queste pagine apparentemente "diverse" continuano l`indagine nelle inquietudini dell`uomo contemporaneo - e dell`uomo tout-court - esplorando la dimensione del sentimento e descrivendo la parabola di un amore vero, di esemplare limpidezza, destinato a smarrirsi nella menzogna come in un labirinto.

a partire dall?8 settembre del 1943 e fino al 25 aprile del 1945, migliaia di giovani e meno giovani abbandonarono la loro vita abituale, presero le armi e si gettarono in un?avventura che stravolse la loro esistenza. quali furono i sentimenti e le passioni che li spinsero a fare questa scelta e li sostennero in quei venti mesi?