Strano personaggio Damien Durado.Ha iniziato in una band punk, a Seattle, poi è diventato un cantautore, ed ha continuato sulla sua strada.Ha già pubblicato più di dieci dischi a suo nome e la qualità è medio alta e, nel caso di questo nuovo lavoro, molto alta.Partendo come emulo di Nick Drake si è poi evoluto introducendo armonie personali e liriche molto interessanti.Ed il sodalizio con Richard Swift, amico ma anche suo produttore da qualche disco a questa parte, comincia a dare dei bei frutti. Un disco di cantautorato del nuovo millennio.
I Los Lonely Boys ritornano con un disco, finalmente, degno del loro passato migliore. Don Gehman, produzione, e Matthew Gerrard, compositore e produttore, affiancano la band. Ed il trio torna al suo suono classico: un rock vitale, venato di blues, con le chitarre in decisa evidenza ed una bella serie di canzoni a fare da apripista. Revelation ci consegna i Los Lonely Boys in forma, grazie anche a canzoni come Rule The World, Don't Walk Away e Can't Slow Down.
Terzo album per la band scozzese. Edizione USA.
CD/ DVD. Paul Rodgers, ex leader dei Free e dei Bad Company, in possesso di una gran voce, fa un bel tributo alla musica Americana, quella del south in particolare. Infatti Paul riverde, con il suo stile, brani senza tempo di Albert King, Isaac Hayes, Otis Redding, Ann Peebles, Sam Cooke ed altri grandi dei sessanta. Un tributo forte, intenso e deciso. Edizione De Luxe, con tre canzoni in più ( due di Sam Cooke ! ) ed un DVD con il making of del disco e scene riprese in studio durante le sessioni di registrazione.
Mathus, sia con Squirrell Nut Zippers che nelle sue variegate avventure da solista, ha sempre mostrato una vena originale, non etichettabile. Non ha mai abbracciato un solo stile musicale, ma ha scorazzato dal blues elettrico al rock, dal jazz all'honky tonk, dal soul al folk. Umorale ma geniale, Jimbo ha saputo darci grande musica e questo album prende spunto dagli anni settanta, dalle cavalcate rock di Neil Young al suono straordinario di Tom Petty per confluire in ambito country elettrico.Un disco di stile quasi Americana, ma con il suggello della personalità di Jimbo Mathus, uno che non si mai mai fatto catalogare.
Dawn Landes è tutta la vita che scrive canzoni. Prima a livello amatoriale, poi professionale. Vive a Brooklyn, pur essendo originaria del Kentucky. Non ha delle radici ben definite ma viene considerata autrice pura, con un luminoso futuro davanti a sè. Questo album, prodotto da Thomas Bartlett, la mostra già matura, in possesso anche di un bella voce. Sono in studio con lei Norah Jones, Tony Scherr e Rob Moose.
Canadese, Barzin è già al suo quarto lavoro. Cantautore intimista, esplora in questo suono nuovo lavoro i rapporti tra persone che non si conoscono, la solitudine ed altri elementi abbastanza particolari. Musicalmente ricco Barzin ha una scrittura quasi cinematografica, che ha reso già abbastanza popolari le sue opere precedenti.
All The Labor è il primo disco dal vivo della formazione texana. Un album che funge da colonna sonora del film che la band ha pubblicato qualche mese fa.Ma qui ci sono solo le canzoni dal vivo, alcune note, altre nuove. 18 canzoni che che permettono di dare il primo sguardo (quasi) completo sulla carriera della band. Una band di grande forza espressiva che andrebbe rivalutata, visto il valore individuale dei musicisti coinvolti.
Atteso debutto della band di Los Angeles Run River North, dopo la sensazione che il gruppo ha creato con un demo di sei canzoni autogestito. Con la produzione della specialista Phil Ek (Band of Horses, Fleet Foxes, Built To Spill, The Shins, Father John Misty), la band ha preso forma e consistenza ed ha un un suono decisamente interessante che ha qualche analogia con la scena neo hippie ( Edward Sharpe and The Magnetic Zeros ).
Roots rock, country rock, vibrante e vitale. Nuova band, che arriva dall'Arizona e che si ispira a Dwight Yoakam. Toomy Ash è una bella ragazza, bionda e dotata di una voce brillante, mentre la band, rockin' country, la segue senza sbagliare una nota.
Nuovo album solista per John Wesley, lead guitar nei Porcupine Tree. In un brano appare come ospite Alex Lifeson dei Rush.