gli agnelli sono l`unica tra le dinastie storiche del capitalismo italiano ad aver conservato una posizione paragonabile a quella dei tempi d`oro, della nascita delle grandi industrie moderne tra la fine dell`ottocento e l`inizio del novecento, e sono un simbolo del capitalismo famigliare non solo in italia. in questo libro si racconta chi sono gli eredi del senatore giovanni agnelli, il fondatore della fiat, attraverso piu` di cento microritratti di fratelli, cugini, nipoti, zie. sono bozzetti fatti di ritagli, notizie laterali, cenni personali, aneddoti, in cui vengono tratteggiati personaggi noti, ma anche meno conosciuti. si raccontano le loro parentele, le professioni che svolgono, i luoghi dove vivono o hanno vissuto. le vicende dell`economia e dell`industria italiana si intrecciano alla storia dei rami della famiglia, nel tentativo di definire lo spazio di questa dinastia nell`immaginario del nostro paese.
chi non ricorda l`emozione del primo giorno di scuola, i compagni, il maestro, le lezioni? certo, la classe protagonista di questo libro non e` proprio quella descritta da de amicis, con la compagna ninfomane, il pluri-ripetente di ottantanove anni, lo psicolabile che per non farsi interrogare si cosparge di benzina e si da fuoco... per non parlare di quegli strani maestri con il vizio di raccontare delle favole un po` alternative... ma sara` tutto frutto della fantasia di covatta, o forse che la scuola di oggi e` talora piu` assurda di quanto si possa immaginare?
come hanno potuto caino e abele generare l`umanita`? quando e` stato creato andreotti? e i puffi? perche` il signore distrusse gomorra? gesu` era bravo a fare le moltiplicazioni. ma le somme? i corinti hanno mai risposto a san paolo? a questi e ai mille altri dubbi che ci hanno assillato fin dalle prime lezioni di catechismo risponde giobbe covatta, con l`aiuto delle illustrazioni di stefano disegni. traduzione di paola catella dall`originale napoletano "dicette giobbe".
cinque storie allucinate a agghiaccianti che, ancora una volta, vedono l`affascinante investigatore alle prese con gli incubi peggiori dell`umanita`. "quando la citta` dorme", "il marchio rosso", "i demoni", "l`angelo sterminatore", "sciarada", cinque episodi per il detective che indaga nel mondo dell`incubo.
su una terra devastata in maniera irreversibile dall`inquinamento e dalle pestilenze imperversa ormai incontrastato il vuoto, essenza stessa del male. suoi fidi servitori sono i demoni, spaventose creature postumane, frutto delle terribili contaminazioni ambientali. il genere umano stesso sembra destinato a una progressiva e inesorabile estinzione. pochi e sparuti drappelli di uomini e donne sopravvivono in avamposti fortificati ai terribili attacchi dei mutanti, ma la loro fine sembra ormai prossima. spettera` ad angel perez e logan tom, gli ultimi sopravvissuti tra i cavalieri della parola, prendere in mano il destino del mondo, mettendosi alla ricerca di due misteriosi talismani in grado di garantire la sopravvivenza alla terra.
quella fra cristianesimo e natura e` stata nei secoli una relazione tormentata ma, nello stesso tempo, fondamentale nella formazione della civilta` occidentale. ed e` il tema al centro di questo volume che raccoglie 365 immagini affiancate da altrettante citazioni: una foto e una frase al giorno. dai versi poetici ai passi biblici, dalla prosa dei saggi alle regole ortodosse degli ordini monastici, il tema di dio e del creato viene articolato sotto molti riflessi e punti di vista.
stanco di storie tristi, reali o immaginarie, mauro corona ha deciso che e` arrivato il momento dell`allegria: basta disgrazie o morti ammazzati, esiste un tempo per la gioia. e quale modo migliore per rallegrarsi se non recuperando storie antiche perdute tra i boschi? "barzellette letterarie" come quella di rostapita, clausura e santamaria, riuniti per ammazzare il maiale ma troppo ubriachi per riuscirci davvero, o racconti che l`autore ha raccolto a erto e dintorni, nei paesi e nelle osterie, come quello di don chino, prete anziano, incapace di arrampicarsi fino alla casa piu` arroccata del borgo e di polte che, per ripagarlo della mancata benedizione, quasi lo uccide lanciandogli addosso una forma di formaggio. cosi`, scolpiti dalle sapienti mani di corona, momenti di vita di montagna, episodi tragicomici ed esilaranti diventano novelle, piccole grandi leggende da tramandare alle generazioni future. chi legge percepisce subito quanto l`autore si sia divertito nello scrivere - "come mi sono sempre divertito a fare libri, a raccontarmi storie per rimanere a galla" dice -, eppure lui stesso ammette di essersi accorto, procedendo nella stesura, di non essere stato fedele fino in fondo all`intento iniziale: a ben guardare, infatti, le storie raccolte in questo volume non sono tanto allegre. traggono tutte origine da fallimenti, solitudini, tristezze, "ricordano gente semplice, vissuta senza luci di ribalta, passata al buio del mondo in silenzio".
quando alan querdilion, un ufficiale della marina britannica, si risveglia nel letto di uno strano ospedale sono passati centodue anni, il mondo non e` piu` lo stesso e lui si ritrova imprigionato in un incubo. i nazisti hanno vinto la seconda guerra mondiale e regnano incontrastati. i prigionieri-schiavi vengono allevati e trasformati nella selvaggina di un feroce sovrano. un terrore remoto e indicibile si impossessa lentamente di alan: e` "il terrore che si prova ad essere cacciati". qualcosa di notte si muove nella foresta e brama sangue. lo sente avvicinarsi da lontano, preceduto dal suono di un corno. sono note isolate, appena avvertibili, separate da lunghi intervalli, "ognuna cosi` solitaria nel buio e nel silenzio assoluto, come un`unica vela su un vasto oceano". poco dopo la fine della guerra, e ben prima che il genere distopico infuriasse fra i lettori di tutto il mondo, un diplomatico inglese estremamente discreto, che passava da una sede all`altra del medio oriente, scriveva questo piccolo romanzo, che fa pensare a un racconto di wells, e dove all`immagine di un futuro alternativo governato dai nazisti si sovrappone ben presto la terrificante visione di un mondo capovolto e arcaico, regolato dalla caccia fine a se stessa. ossessione ricorrente da varie migliaia di anni fino a oggi, e forse oggi piu` che mai. con una nota di matteo codignola.
nel cielo dei sette regni, travolti da una guerra devastatrice, compare una cometa dal sinistro colore di sangue. e l`ennesimo segno di immani catastrofi che si stanno preparando? l`estate dell`abbondanza sembra ormai definitivamente passata, e ben quattro condottieri si contendono ferocemente il trono di spade. intanto al di la` del mare caldo l`orgogliosa principessa in esilio daenerys targaryen e` pronta a rischiare tutto per la corona che le appartiene di diritto. solo per lei, forse, la cometa di sangue non e` un presagio di tragedia ma l`araldo della riscossa... mentre lo scontro continua, qualcuno tesse un`inesorabile tela di morte. all`estremo nord, oltre la barriera, forze oscure vanno facendosi sempre piu` minacciose. in una terra di sinistra magia e violenza, ma anche di eroismo e passione, e` ambientato il secondo volume delle "cronache del ghiaccio e del fuoco".
dopo la morte di re renly baratheon gli avversari che si contendono il trono di spade sono ridotti a quattro; il gioco di alleanze, inganni e tradimenti si fa sempre piu` spietato, sempre piu` labirintico, e l`ambizione dei contendenti non ha limite. sui quattro re e sui paesaggi gia` devastati dalla guerra incombe la piu` terribile delle minacce: dall`estremo nord un`immane orda di barbari e giganti, mammut e metamorfi sta lentamente scendendo verso i sette regni. e con il "popolo libero" dei bruti, un pericolo ancora piu` spaventoso si avvicina: gli estranei, guerrieri soprannaturali che non temono la morte. perche` l`hanno gia` conosciuta... gli indeboliti, dilaniati guardiani della notte sanno che i loro giorni potrebbero essere contati. spettera` a jon snow, il bastardo di grande inverno, ergersi per una disperata, eroica, ultima difesa. forse, la guerra per il potere supremo e` ancora tutta da giocare.