




nella sua prefazione al volume, che costituisce una biografia del suo compagno e amico, norberto bobbio ricostruisce le diverse matrici politiche e culturali presenti nella formazione di leone ginzburg. in particolare, bobbio sottolinea tutta la fecondita` del rapporto di ginzburg con gobetti. il libro e` diviso in due ampie sezioni di scritti politici e letterari. se nella prima le esigenze autonomistiche e libertarie di gobetti acquistano in ginzburg una prospettiva matura, la presenza gobettiana diviene nella seconda una trama ricca che unisce ricerche letterarie di valore.



la scandalosa discesa della giovane e bella o nei gironi della perversione ha stregato e diviso milioni di lettori. un vero classico insuperato della letteratura erotica, presentato in una edizione impreziosita dai contributi di alberto moravia e jean paulhan.

il dottor thurston e sua moglie mary amano trascorrere le serate nella loro residenza nella campagna inglese conversando sui piu` disparati argomenti con un gruppo di amici fidati. ma un venerdi` d`autunno il loro party finisce in tragedia. alle undici di sera, come d`abitudine, mary thurston va a coricarsi, ma pochi minuti dopo si sentono delle terribili grida provenire dalla sua camera da letto. il padrone di casa e gli ospiti accorrono sul posto e, trovando la porta chiusa a chiave, decidono di sfondarla. ma ormai e` troppo tardi: la donna giace sul letto con la gola squarciata. il fitto mistero che avvolge questo caso attira sul posto tre famosi investigatori dilettanti: lord simon plimsoll, monsieur amer picon e monsignor smith. i tre svolgono ciascuno le proprie indagini giungendo a differenti conclusioni, mentre il metodico e pacioso sergente william beef, per cui il pub locale e` quasi una seconda casa, sembra da subito fin troppo convinto di avere la soluzione in pugno. chi di loro ha visto giusto? pubblicato originariamente nel 1936, questo celebre mystery e` reso ancora piu` intrigante dal fatto che le figure dei tre detective sono modellate su quelle di lord peter wimsey, hercule poirot e padre brown.


il grande fiume si snoda nella pianura tra alberi secolari, barche e ponti, indifferente ai pesci mostruosi che popolano le sue acque e all`orrore che un giorno si sprigiona sulle sue sponde. un brutale ritrovamento segna l`inizio della nuova indagine dell`ispettore remo jacobi, uomo di cinquant`anni disilluso, divorziato e senza figli. o cosi` dice. vive con l`anziano padre rumeno in un borgo rurale e il suo curriculum di poliziotto e` ormai composto di casi che ha scelto deliberatamente di affossare. e convinto che un velo di male puro si sia sovrapposto alla realta` quotidiana e si e` rifugiato nella misantropia per sopravvivere a un mondo che percepisce sempre piu` incomprensibile e ostile. ma di fronte all`ennesima, insulsa atrocita`, jacobi si ribella e lungo quelle rive antiche e lussureggianti comincia a combattere una lotta che ha origini lontane: nei deserti della somalia teatro di guerra di mercenari disposti a tutto, e nell`europa dell`est dove altre violenze hanno piegato definitivamente la logica del vivere civile. fino ad approdare in una piu` vicina ma non meno torbida metropoli, dove ad aspettare jacobi ci sono una donna e la possibilita` di un sentimento che forse potrebbe riscattarlo...

il diario di etty hillesum ha commosso i lettori di tutto il mondo, ed e` ormai considerato fra le testimonianze piu` alte delle vittime della persecuzione nazista. ora la versione integrale delle lettere, scritte in gran parte dal lager di westerbork - dove etty ando` di sua spontanea volonta`, per portare soccorso e amore agli internati, e per "aiutare dio" a non morire in loro -, ci permette di udire la sua voce fino all`ultimo, fino alla cartolina gettata dal vagone merci che la conduce ad auschwitz: "abbiamo lasciato il campo cantando". a westerbork etty vive "l`inferno degli altri", senza "illusioni eroiche", recando parole vere la` dove il linguaggio e` degradato a gergo, la` dove i fossati del rancore dividono gli stessi prigionieri, contrapponendo ebrei olandesi a ebrei tedeschi. la resistenza al male si compie in lei attraverso l`amicizia - nata nel campo o mantenuta viva con chi e` rimasto libero e manda viveri e lettere -, attraverso la fede e grazie ai libri (come le poesie di rilke) e alla natura: anche sopra le baracche corrono le nuvole e volano i gabbiani e brilla l`orsa maggiore. per scrivere la storia del lager ci sarebbe voluto un poeta, non bastava la nuda cronaca, aveva detto un giorno un internato a etty. non sapeva che quel poema stava gia` prendendo forma, lettera dopo lettera. e che, da quel fazzoletto di brughiera recintata e battuta da turbini di sabbia, sarebbe giunto fino a noi rompendo un silenzio di decenni.

quaranta voci di scrittori tra i piu` significativi del panorama letterario internazionale dialogano con francesca borrelli, critica letteraria del "manifesto", impegnata da trent`anni in una mappatura della narrativa contemporanea, attraverso la testimonianza diretta dei suoi protagonisti. da autori ormai iscritti al registro dei classici, come saramago, grass, morrison, sontag, yehoshua, soyinka, a maestri della stagione postmoderna come delillo, wolff, marias, pamuk, fino agli scrittori che con il loro talento hanno reso ridicole le voci sulla morte del romanzo, come franzen e foster wallace, per arrivare alla generazione delle promesse gia` consolidate, da cercas a egan, da eugenides a homes. unica presenza italiana, anna maria ortese, la "sonnambula assorta in un sogno" che negli ultimi anni della sua vita ci consegno` alcuni dei suoi frutti piu` visionari e originali. tra le pagine di questo libro, che interrogano alcuni degli autori prediletti nel corso di piu` incontri, si discute di strategie narrative, andando dal "primo palpito" di un`opera alla sua resa finale. al centro, il ruolo dei personaggi, le accortezze messe in campo per renderli vivi, e un sondaggio piu` o meno scherzoso sul loro grado di autonomia dalla volonta` degli autori che li hanno inventati: perche` c`e` chi come saramago e yehoshua si pretende arbitro assoluto dei loro destini e chi come paul auster e gunter grass concede alle proprie creature qualche possibilita` di evasione dai vincoli predisposti.




ottobre 1943. mentre il sole tramonta su st. martinville, louisiana, willie jones deve affrontare le ultime ore della sua vita: a mezzanotte in punto verra` giustiziato sulla sedia elettrica. ha solo diciott`anni, la pelle nera ed e` accusato di aver violentato una ragazza bianca. qualcuno lo crede innocente, qualcun altro invece scalpita per vederlo


milano, dopoguerra. una specie di demonio si aggira per la citta`. la "belva di via san gregorio", cosi` verra` ricordata. eppure "la belva", a ben vedere, ha un passato e un`anima umana. proprio come ogni uomo. max rizzotto e andrea vivaldo propongono una ricostruzione di uno dei casi che piu` ha fatto discutere l`opinione pubblica italiana.

STREGA 2020 (Proposto da Sabino Cassese)
Dietro l’apparenza del “giallo” si celano insegnamenti profondi: la pluralità dei punti di vista; i diversi modi in cui si presenta la realtà; l’invito a dubitare della verità stessa. Due citazioni, una del capolavoro di Kurosawa e una di Canetti, in pagine diverse, rafforzano queste conclusioni. Carofiglio si conferma come una delle voci più importanti della narrativa italiana.

agli sgoccioli d`una vita davvero speciale, stephen hawking poteva muovere solo la palpebra dell`occhio destro ma continuava a fare conferenze e rinnovo` fino all`ultimo la prenotazione per un volo nello spazio. dodicimilacinquecento anni prima il suo avo preistorico


chrono, riferito allo spazio-tempo, e orama, riferito alla vista, sono i cardini di quella che sara` una delle piu` importanti mostre di fotografia di questo terzo decennio del xxi secolo. basata su un`acquisizione senza precedenti da parte della pinault collection dell`archivio di conde` nast, chronorama raccoglie circa 400 stampe e illustrazioni d`epoca originali - alcune mai viste prima d`ora - scattate tra il 1910 e il 1979. il volume presenta i lavori di oltre 150 artisti internazionali, tra cui irving penn, helmut newton, edward steichen, cecil beaton, diane arbus. attraverso le produzioni dei piu` influenti fotografi e illustratori, le riviste del leggendario gruppo editoriale, vogue, vanity fair, house & garden, gq e glamour, hanno ridefinito l`estetica del loro tempo. ripercorrendo gli eventi clou, i fenomeni sociali, le personalita` illustri, i sogni e le tragedie del xx secolo, l`archivio conde` nast si fa testimone dell`eta` d`oro della fotografia: nella preziosa galleria di scatti, ritroviamo i ritratti di charlie chaplin, james joyce, henri matisse, ernest hemingway, mick jagger, catherine deneuve, karl lagerfeld, richard avedon e molti altri. matthieu humery - curatore della mostra - e andrew cowan - consulente storico - nell`introduzione affermano come l`opera fornisca una panoramica definitiva sul secolo scorso: attraverso la condivisione di un