
il secondo volume dei "romanzi" di anna maria ortese e` dedicato a quella trilogia fantastica ("l`iguana", "il cardillo addololorato", "alonso e i visionari") che fonda uno dei piu` enigmatici bestiari del novecento - dalla "bestiola verdissima e alta quanto un bambino, dall`apparente aspetto di una lucertola gigante, ma vestita da donna" sino al piccolo puma dell`arizona oggetto di un odio irragionevole o di un amore inerme - e insieme delinea una dottrina, un`etica (o forse una mistica) dove il male e` il "dolore recato all`altro" e l`amore, suo antidoto, "solidarieta` cieca". il volume contiene note ai testi che ricostruiscono la formazione dei romanzi.



in questo libro "su" e "con" giorgio griffa una storica dell`arte (martina corgnati), un giornalista scientifico (giulio caresio) e un filosofo (roberto mastroianni) dialogano sul percorso e sulla natura della pratica artistica di giorgio griffa, capace di portare a rappresentazione la facolta` dell`uomo di formare mondi attraverso segni semplici ed elementari e di condensare il "piu`" di cultura, storia e spiritualita` umane nell`apparente "meno" dell`azione simbolica e della pratica artistica.