

una raccolta scritta in tempi brevi, come se le poesie che la compongono fossero spinte da un lampo, un chiarore, una "vertigine", mettendo in campo altre prospettive dettate da un unico tempo capace di riassumerli tutti nel punto dantesco "a cui tutti li tempi son presenti". nell`ultimo stadio della sua poetica si puo` osservare come lo stilista dell`usuale lasci il posto allo stilista dell`universale. la vita, la morte, il tempo, i rapporti con la scienza e i problemi filosofici e letterari che a essi si legano sono un tema che scorre come un fiume sorgivo, un lungo ragionamento che, come una goccia d`acqua nel fondo di una grotta, si fa lago, fiume, stalattite. tutto resta cristallizzato nel vero di un pensiero che s`irradia sul presente, giorno dopo giorno, ora dopo ora, fino al punto finale, oltre al quale esiste solo "la memoria del futuro". in un mondo "abbrunato a mezz`asta", nelo risi offre cosi` il suo silenzio ricco di sonorita`, lasciando una traccia di un suo presente aeternitatis, di un attimo fuggente che orazio aveva celebrato come un momento irripetibile, eterno, libero dalla prospettiva del futuro. questa visione laica dell`ineffabilita` reca il marchio di una forma letteraria che sprigiona un`energia radiante senza ricorrere a orpelli linguistici. queste sono le note che nelo risi ha sentito vibrare, giorno dopo giorno, nel comporre questa sua sonata, "per cogliere l`istante di vero che talvolta mi da luce". (dal saggio introduttivo di giovanna ioli)

quante volte l`abbiamo pensato, guardando i nostri ragazzi, persino bambini, alle prese con telefonini, playstation, lettori dvd o mp3, computer e altri apparecchi elettronici? questa generazione e` nata con la tecnologia digitale nel dna. ma siamo proprio sicuri? cosa differenzia i giovani e giovanissimi degli anni duemila dai loro genitori o anche solo dai fratelli maggiori? e quali effetti, positivi o negativi, puo` avere sulla psiche e sul suo sviluppo la stretta interazione con le tecnologie in giovane eta`? rispondono tre psicologi esperti del problema in un saggio inedito e di estremo interesse per chiunque abbia a che fare con i "nativi digitali".

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continua l`itinerario di pausania attraverso le regioni del peloponneso. in questo settimo libro, dedicato all`acaia, la descrizione dei luoghi si apre ad abbracciare un panorama storico e geografico molto vasto: di li` infatti mossero i coloni che popolarono quella parte dell`asia minore denominata ionia, le cui vestigia sono tuttora visibili al visitatore appassionato di archeologia. testo originale a fronte.





il tema-base di "giallo matrigna" e` la perdita della memoria, un topos gia` presente in grandi mystery del passato: il protagonista e` uno scrittore affermato che, il giorno della presentazione del suo ultimo libro (la biografia di una cantante non famosa ma molto particolare come personaggio) si accorge di aver cancellato dalla memoria le ultime ventiquattro ore. in questo lasso di tempo e` stato compiuto un delitto. la vittima e` proprio la cantante, nita landis. un simile episodio era gia` accaduto vent`anni prima, il vuoto riguardava il giorno della morte della sua matrigna. un ulteriore elemento di mistero riguarda il figliastro della cantante, scomparso nel nulla. il titolo allude al colore del vestito indossato da entrambe le vittime. atmosfere morbidamente crepuscolari e decadenti (l`hotel regina palace di stresa e la tenuta in riva a un fiume dove vive il protagonista) danno al racconto un sapore old fashion di squisita eleganza, come del resto la scrittura sapientemente sorvegliata. "giallo matrigna" si e` classificato secondo al premio "alberto tedeschi" per il miglior romanzo giallo italiano nel 2002.

puo` un`opera d`arte, per quanto misteriosa e difficile da decifrare, attrarre con forza disorientante l`anima delle persone, travolgendola fino allo stordimento? un dipinto che raffigura un cavaliere e una strana coppia di sposi sullo sfondo di una campagna minacciata dall`alta marea, esercita proprio questa inspiegabile attrazione sui personaggi che vi ruotano intorno. di quest`opera alquanto singolare, il cui titolo - la sposa della morte - non aiuta a rivelare l`enigmatico significato, si conosce solo il nome dell`autore, un certo markus eberden, vissuto per qualche tempo in un convento a lonely island, nelle regioni delle maree, a sud della gran bretagna. la storia si svolge in un presente non definito poiche` il passato torna a rivivere in esso, e i destini sembrano sovrapporsi come in un allucinato de`ja` vu. le voci dei personaggi narranti - i cui nomi sono non a caso anagrammi l`uno dell`altro (eros-rose, nevile-evelyne, delio-odile) - si alternano nel tempo che passa, raccontando la loro esperienza, il proprio punto di vista, confondendosi con l`alzarsi e l`abbassarsi della marea, in un ritmo incessante, come quello della vita e della morte. a ricomporsi infine con implacabile simmetria nel vortice delle corrispondenze karmiche e` un mosaico talmente perfetto da riproporre un nuovo insondabile enigma.





Budapest è antica e insieme dinamica e animata: monumentale senza essere una città-museo. Dalla riva sinistra del danubio, quella di pest, il colpo d'occhio s'inebria di icone fin de siècle, la sagoma dell'isola margherita, le guglie del parlamento, le armoniche inserzioni barocche, neoclassiche, art nouveau in declinazione magiara. Guida: pest; I viali radiali di pest e l'isola margherita; Buda e óbuda; I monti di buda e la periferia sud; Fuori budapest. Oltre 70 immagini e la cartografia touring con il consueto dettaglio: piante di città, carte di itinerario e tematiche, la metropolitana di budapest. Oltre 300 indirizzi utili: informazioni pratiche, indirizzi dove dormire, ristoranti e locali, spunti per il tempo libero, la sera e lo shopping.



due famiglie, i jones e gli iqbal, le cui vite sconclusionate racchiudono gli ottimismi e le contraddizioni del secolo appena concluso. archie jones e` un tipico proletario inglese, mentre il suo migliore amico e` il bengalese e mussulmano samad iqbal. si sono conosciuti su un carrarmato alla fine della seconda guerra mondiale, diretti a istanbul e ignari del fatto che la guerra era gia` finita. riunitasi a londra trent`anni dopo, questa coppia improbabile si ritrova coinvolta nel ciclone politico, razziale e sessuale di quei tempi.

hannibal lecter e` uno psichiatra geniale, un uomo colto e raffinato. ed e` anche un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. ma e` l`unica risorsa che ha a disposizione la giovane agente dell`fbi clarice starling per rintracciare buffalo bill, l`imprendibile "mostro" che scuoia le sue vittime. il dottor lecter decide di aiutarla, ma al prezzo di uno scambio perverso: le consegnera` buffalo bill in tempo per salvare la sua ultima preda unicamente se clarice accettera` di svelargli cio` che da anni tormenta la sua anima...

santiago nasar morira`. i gemelli vicario hanno gia` affilato i loro coltelli nel negozio di faustino santos. a manaure, "villaggio bruciato dal sale dei caraibi", lo sanno tutti: presto i fratelli della bella quanto svanita angela vendicheranno l`onore di quella verginita` rubatale in modo misterioso dall`aitante santiago, ricco rampollo della locale colonia araba. tutti lo sanno, ma nessuno fa alcunche` per impedirlo: non la madre della vittima designata, non il parroco, non l`alcalde, neppure una delle numerose fanciulle che spasimano per il nasar. e cosi` la morte annunciata lo sorprende nel fulgore di una splendida mattinata tropicale. ma non per agguato o per trappola: un destino bizzarro e crudele fa si` che la fine di santiago si compia per un concorso di fatalita` ed equivoci, mentre gli stessi assassini fanno di tutto perche` qualcuno impedisca loro l`esecuzione. basato su un fatto reale, cronaca di una morte annunciata venne pubblicato nel 1981 (un anno prima del nobel a garcia marquez) e, pur nella brevita`, rappresenta uno dei vertici della sua narrativa: un romanzo magistrale che sa fondere i toni della tragedia antica con il ritmo di una detective story in una grandiosa allegoria dell`assurdita` della vita, l`apoteosi della fatalita`.


la prima nave di linea regolare fra i pianeti, l`ares, e` al suo viaggio inaugurale. porta su marte, tra gli altri, lo scrittore di fantascienza martin gibson, che sara` testimone delle dure lotte dei pionieri per colonizzare il pianeta: un mondo quasi privo di vegetazione e poverissimo di ossigeno, sul quale uomini coraggiosi combattono per rendere migliore quella che considerano la loro nuova patria. pubblicato nel 1951, dieci anni prima del volo di gagarin, e gia` l`anno seguente tradotto in italia per inaugurare la gloriosa collana "urania", "le sabbie di marte" e` un romanzo visionario e avvincente che ha saputo anticipare gli sviluppi tecnologici e scientifici dei decenni successivi. clarke dimostra di essere non solo uno straordinario profeta dei viaggi spaziali, ma anche, e soprattutto, un grande scrittore, capace di restituirci con mirabile immediatezza la suspense e l`emozione del viaggio di esplorazione, la piccolezza delle ambizioni umane trapiantate sul nuovo pianeta e la grandezza dell`animo dei pionieri della colonizzazione marziana. regalando al lettore, nel finale, la piu` straordinaria delle sorprese...
