
roberto diodato elabora un`estetica e un`ontologia del corpo virtuale inteso come ente evento corpo-immagine insieme interno ed esterno che emerge dall`interazione tra scrittura informatica e corpo umano dotato di protesi tecnologiche. interroga le nuove forme di arte digitale e di narrativa ipertestuale e ne mostra il significato filosofico, permettendo di ripensare, sulla base dei dibattiti odierni sulla "realta` virtuale", luoghi classici dell`estetica quali i concetti di mimesis e di rappresentazione, il rapporto illusione-realta`, la natura dell`immagine.






questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1968, ha anticipato problematiche centrali della fase attuale della forma capitalistica in cui la comunicazione si presenta come il fattore costitutivo della produzione e il cosiddetto "lavoro immateriale" come la principale risorsa. lo stesso consumo e` fondamentalmente consumo di comunicazione. cio` che l`autore definisce produzione linguistica, lavoro linguistico, capitale linguistico, considerandone i rapporti di omologia con la produzione materiale, risulta oggi fattore fondamentale della riproduzione sociale. risultano cosi` introducibili nel campo del linguaggio nozioni e strumenti concettuali formatisi altrove come quelli di consumo, lavoro, capitale, mercato.
