
Al secondo lavoro, il primo ( Coco Beware) risale al 2011, la band firma con la Fat Possum. I Caveman fanno del rock classico, venato di blues, ed hanno attinenze con altre band attuali come Black Keys e Band of Horses. Arrivano da Brooklyn, una delle scene più calde del rock Usa, e sono pronti per il grande salto.

Questa band ci è stata segnalata da Adam Duritz ( Counting Crows ), come una delle sue preferite. Field Report sono la band di Chris Porterfield, che si è fatto le ossa nei leggendari DeYarmond Edison, assieme a Bon Iver ed ai Megafaun. Quando la band si è sciolta, ognuno per la sua strada. Field Report hanno un suono rock, diretto e pulito, con ottime harmony vocals, una scrittura lucida ed una esecuzione decisamente piacevole. In questo, il secondo, i Field Report personalizzano ulteriormente il loro suono, un crossover tra rock e radici ( senza elementi country), a cui si associa una felice vena folk rock, che evidenzia al meglio la scrittura di Porterfield.

Inglese, Lawson esordisce su Warner, grazie alla spinta dell'amico Ed Sheeran. Ma, contro ogni previsione, l'album è un disco gradevole, ben costruito, con ballate in stile elettro acustico. Niente pop, ma canzoni ben costruite, cantate bene e suonate in modo preciso. Lawson è un musicista interessante, come dimostra dal singolo apripista, Wasn't Expecting That.

Haroula Rose, nome d'arte, è di origini greche, ma di mestiere fa la cantautrice in Usa. E' nata a Chicago, ma vive in California e, saltuariamente, lavora anche per il cinema. Infatti un paio delle sue canzoni sono finite in film importanti come Still Alice e For A Good Time. Al suo secondo disco Haroula mischia folk e rock in modo dsincatato, lasciando fuoriuscire le sue radici, ma andando poi direttamentre verso un suono, figlio del classici del cantautorato californiano. Ci sono echi della MItchell, ma non è tanto la derivazione, quanto il risultato ultimo ad interessare, in quanto le canzoni della Rose sono di indubbia qualità.

Vengono da New York, sono una delle high hopes del 2017. Band roots rock, con già due dischi alle spalle, i Candles sono un quartetto su cui si sta già scrivendo parecchio. Country rock, ma suonato con personalità attraverso canzoni destinate a restare a lungo. Canzoni che rispondono a titoli come Back to The City, Move Along, Blue Skies and Sun, Sunburned, You Won't Remember Me. Il leader è David Lattanzi, che ha una lunga milatanza con musicisti di gran nome come Brian Wilson, Norah Jones, Lucinda Williams, Boz Scaggs, Emmylou Harris. Gli altri sono: Pete Remm, Jason Roberts e Greg Wieczorek. C'è anche la cover, molto bella, del classico Lost My Drivin' Wheel, scritto da David Wiffen e interpretato da gente come Tom Rush, David Bromberg e decine di altri. Norah Jones canta assieme a Lattanzi in Move Along.


Gord Downie, molto noto in Canada, sia come solista che come band leader (Tragically Hip), è al suo sesto lavoro come solista. Prodotto da Kevin Drew dei Broken Social Scene, che lo ha anche aiutato a scrivere alcune canzoni, il disco presenta una serie di composizioni (ben 23!!!), a carattere personale, sociale anche politico. La vena fresca, l'andamento folk rock, il suono nitido, sono alcuni dei pregi di questo disco che, per chi ancora non lo conoscesse, conferma Gord Downie come autore e performer di indubbio valore. Questo disco è anche il suo canto del cigno, Downie ci ha lasciato lo scorso ottobre, dopo una lunga battaglia contro un perversa forma di cancro.

LP. Marlin records, 1976, USA. Un disco tra jazz, funk e musica latina del celebre percussionista con ospiti come la cantante Patti Austin, il sassofonista Groover Washington Jr., il pianista Bob James, il chitarrista Eric Gale e il percussionista Nicholas Marrero.